Dati a supporto delle decisioni politiche? “Immagino che i dati siano in possesso del Comitato tecnico scientifico ma io non li ho visti”. Lo ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24, interpellato sulla chiusura di palestre e piscine. “I dati vengono presentati tra il giovedì e il venerdì ma l’analisi accurata delle varie attività divisa per settore immagino sia in seno al Cts, io ricevo delle analisi generali – continua a Radio 24 -. Al Cts e all’Istituto Superiore di Sanità arrivano i dati prodotti dalle Regioni, immagino abbiano tutte le attività di contatc tracing che consentano di capire dov’è l’origine del contagio e stabilire i rischi stimati”.
“I NUMERI NON MI PREOCCUPANO, NON PREVISTO UN ALTRO DPCM”
Una nuova stretta domenica prossima? “Al momento non è in previsione un altro Dpcm, ma continua l’azione di monitoraggio: sono state fatte critiche per due Dpcm ravvicinati, ma i numeri sono quasi raddoppiati da una settimana all’altra, con alcune aree del Paese nelle quali è oggettivo il sovraccarico dei servizi, quindi era necessario procedere ad un atto per proteggere il Servizio sanitario e le nostre strutture”. Lo ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24. “Io non sono molto preoccupato dei numeri: i contagi ci è chiaro che più circola il virus e più è probabile che i soggetti più o meno giovani vanno a impegnare il Servizio sanitario con un rischio di sovraccarico. Ma questo ancora non sta avvenendo: mitigare la curva significa ridurre quanto più possibile la circolazione del virus a una forma contenuta”. Secondo il viceministro Sileri sulle future misure “dovranno essere determinate a livello locale. – sostiene a Radio 24 – Non ci troviamo nella situazione di marzo, quando ci fu un boom di contagi in pochissimi giorni, di impegno delle terapie intensive, ospedali sovraccarichi, persone che non riuscivano a fare il tampone. Ma è possibile che in alcune aree del Paese possa accadere. Se il virus dovesse circolare di più: andranno declinate azioni a livello locale, anche chiusure di una città o di una regione, per prendere fiato e poi ripartire”.
“TORNERÒ A FARE IL CHIRURGO”
“Il titolo di Libero è un po’ fuorviante: io ho sempre detto che mi mancano 880 giorni al ritorno nella sala operatoria. Quello è il mondo, do il massimo come viceministro, lavoro in maniera instancabile ogni giorno, è una bella esperienza, ma la mia vita è fare il chirurgo. Dovrebbe essere così la politica per tutti: non devo campare di politica, ora faccio la mia bella esperienza poi torno a fare il mio lavoro”. Lo ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24, in merito a un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano Libero. “Lascio i 5 Stelle? No, io ero 5 Stelle ancora prima di essere 5 Stelle: ho sempre preso a testate un po’ il mondo e continuerò a prenderlo anche dopo. Poi magari tra vent’anni non si chiameranno più 5 Stelle, ma l’area resta quella”. “Andare a lavorare con Zangrillo? “Spero di vederlo poco: essendo lui un rianimatore, vorrebbe dire che i pazienti che opero io vanno male e devono andare da lui”, ha concluso il vice ministro Sileri a Radio 24 .