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CGG, respinta la mozione di sfiducia contro il Segretario di Stato Ugolini

da Redazione

SAN MARINO – I lavori consiliari del 12 ottobre si sono concentrati sul dibattito sulla mozione di sfiducia nei confronti del Segretario di Stato per la Giustizia e la Famiglia, Massimo Andrea Ugolini, presentata dai 15 consiglieri di Repubblica futura e Libera. In apertura, l’indirizzo di saluto degli Ecc.mi Capitani Reggenti, Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini, in occasione della prima sessione consiliare del loro mandato reggenziale. Bypassato il comma comunicazioni, in cui si è avuto un solo intervento, si è aperto il comma 2 cui sono previsti 62 interventi. Ad aprirlo Maria Katia Savoretti, Repubblica Futura, e Eva Guidi di Libera che hanno dato lettura della mozione di sfiducia. Sei i punti su cui fa leva la richiesta, due dei quali tirano in ballo la lettera del Segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic Buric e quella del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, indirizzate al governo, entrambe, secondo i firmatari, dai toni allarmati sulla situazione della giustizia sammarinese. La mozione riporta anche le denunce sottoscritte da diversi magistrati del tribunale sammarinese, quella del 17 luglio 2020, inviata al Consiglio d’Europa, per “la violazione dello stato di diritto e delle più elementari norme che regolano l’ordinamento giudiziario” e quella del 31 luglio scorso per “l’emergenza democratica” in corso sul Titano. Per tutti i sei motivi esposti nella mozione “appare non più rinviabile la rimozione dal proprio ruolo del Segretario di Stato Massimo Andrea Ugolini- termina il testo- il quale si è dimostrato largamente inadeguato a ricoprire un ruolo tanto importante quanto delicato”.

“Si pensa di mettere una ‘tappo’ a tutto ciò, con la nomina del dirigente del tribunale, Giovanni Canzio, come nulla fosse successo”, lamenta Guidi. E se sul neodirigente non sono avanzate critiche, anzi, a lui l’opposizione stessa ripone fiducia “perché riporti l’equilibrio al nostro martoriato tribunale”, d’altra parte, il capogruppo di Libera punta il dito su “governo e maggioranza che per ben 10 mesi di legislatura hanno catalizzato i propri interessi sul tribunale a scapito di mettere nuove energie per il bene del Paese e contravvenendo alle raccomandazioni dell’Alto commissariato dei diritti umani, ma anche alle indicazioni espresse nel rapporto del Greco”.

Da parte sua, il Sds Massimo Andrea Ugolini risponde alla mozione ponendo a sua volta delle domande e rivolgendo critiche all’operato del governo precedente: “Chi ha inaugurato la stagione nello scontro nella magistratura?- manda a dire-Chi ha permesso la revoca di un magistrato dirigente, senza previsione di legge alcuna, per accuse mai ancora verificate? Chi ha portato al vertice del tribunale una figura non in possesso dei titoli e che faceva parte del Collegio Garante di costituzionalità delle norme, in regime di incompatibilità?”. E prima di rispondere a tutti e sei i punti mossi dalla mozione, preferisce elencare i provvedimenti portati avanti sulla Giustizia durane il suo mandato: dal pdl sulla modifica della legge costituzionale del 30 ottobre 2003 n.144, al Pdl di modifica della procedura penale, e ancora il gruppo di lavoro sull’informatizzazione del tribunale, il decreto legge 124 fino all’avvio dei gruppi di lavoro per la riforma dell’ordinamento giudiziario. “Per dire che questa maggioranza e questo governo- puntualizza- vogliono rispondere con riforme per troppi anni rimaste ferme e giacenti”. E proprio sulle riforme invita l’opposizione a collaborare: “Occorre cominciare a confrontarsi su queste – manda a dire – e abbandonare il continuo clima di conflitto”.

Il dibattito prosegue con interventi da parte della maggioranza a difesa del Segretario di Stato Ugolini e viceversa di critica da parte dell’opposizione. Il dibattito proseguirà in seduta notturna, per giungere infine al voto sulla mozione che appare comunque scontato con la bocciaura da parte della maggioranza.

 

San Marino News Agency

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