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San Marino, il settore manifatturiero è in territorio positivo

da Redazione

Il report di luglio dell’Ufficio Statistica della Repubblica. Segnali interessanti dalle “forze di lavoro” che sfiorano le 23 mila unità.

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di Alessandro Carli

 

Leggera contrazione dei numeri relativi alle imprese operanti nella Repubblica di San Marino ma anche una buona crescita delle forze di lavoro. Il report di luglio dell’Ufficio di Statistica, come di consueto, fa il punto sullo stato di salute del Monte Titano.

Vediamo quindi assieme le “voci” di maggiore importanza, quelle cioè legate al mondo dell’economia. Come detto, al 31 luglio 2020 il numero totale di imprese per ramo di attività economica è risultato “in discesa”: 4.946 quando a giugno 2020 erano 4.950 e a luglio 2019 ben 5.012. In territorio positivo troviamo le “attività manifatturiere” (520, +1 rispetto al mese prima), il “commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli” (1.077, +2 rispetto al mese prima) e i “servizi di informazione e comunicazione” (196, +3 rispetto a giugno 2020). Se raffrontate a luglio 2019 emerge che le prime due categorie si sono contratte (a luglio 2019 le imprese manifatturiere erano 524, 1.089 invece quelle del commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli) mentre la terza è in crescita (a luglio 2019 erano 186). Più o meno costanti invece le costruzioni: 394 a luglio 2020, 396 a giugno 2020 ma in lieve aumento rispetto a luglio 2019 quando erano 391.

Segnali interessanti arrivano dalle forze di lavoro: luglio 2020 si è concluso con un totale di 22.954 persone così suddivise: 20.048 dipendenti (a giugno 2020 erano 19.852; a luglio 2019 invece 20.388), 1.667 indipendenti (1.672 il mese prima; 1.715 l’anno prima) e 1.239 disoccupati (1.186 a giugno 2019; 1.248 a luglio 2019). A luglio 2020 i disoccupati in sensi stretto sono risultati essere 977, in crescita rispetto a giugno 2020 (917) e rispetto a luglio 2019 (970).

Per quel che concerne i lavoratori dipendenti del settore privato per ramo di attività economica, il totale è risultato in crescita: 16.411 (erano 16.241 il mese prima ma 16.738 a luglio dell’anno prima). Le attività manifatturiere hanno confermato al millesimo la performance di giugno 2020 con 6.574 persone. Al secondo posto per “popolosità” troviamo il “commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli” (2.725 quando a giugno erano 2.671 e a luglio 2019 ben 2.893). Le “costruzioni” a luglio hanno contato su 941 lavoratori: tre in meno rispetto a giugno ma in linea con quelli di luglio 2019, 942. Dopo la “frenata” di giugno (6.188), a luglio è tornato a salire il numero dei lavoratori frontalieri: 6.232. Va ricordato comunque che 12 mesi prima erano 6.347.

In aumento nel “mese su mese” i lavoratori dipendenti del settore pubblico allargato per ente di appartenenza: i 3.611 di giugno sono diventati 3.637, in calo però se raffrontati a quelli di luglio 2019 (3.650). Nel confronto giugno-luglio sono diminuiti quelli della Pubblica Amministrazione (da 2.064 a 2.048), sono saliti quelli dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (da 1.044 a 1.082) mentre gli altri enti sono rimasti più o meno in linea.

Infine i dati sui flussi turistici: a luglio 2020 si sono registrate 44.359 automobili per 133.077 visitatori e 429 pullman e corriere per 19.305 visitatori. Complessivamente quindi il totale dei visitatori è stato di 152.382 unità, un numero che ha doppiato quello di giugno 2020 (72.756) ma ancora lontano da quello dell’anno prima, che si è chiuso con 258.885 persone.

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