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Dal 27 agosto “Bagliore”, con il contributo della sammarinese Giulia Gregnanin

da Redazione

Gregnagnin

 

Il Covid e il periodo di lockdown ne hanno tardato la pubblicazione, ma finalmente il 27 agosto è uscito “Bagliore”, edito da il Saggiatore di Milano. “Bagliore” è una raccolta di sei scritti di altrettanti giovani autori selezionati attraverso un concorso, nato da un progetto di CheFare con il patrocinio di Mibact e della Siae, per raccontare la biografia di sei nuovi centri culturali italiani. Tra i giovani scrittori c’è la Sammarinese Giulia Gregnanin con un lo scritto dal titolo “Doccia Fredda”, scaturito dalla residenza trascorsa ai Bagni Pubblici di Via Agliè di Torino nel quartiere di Barriera. La giovane scrittrice sammarinese di 29 anni ha superato una selezione tra 459 ragazzi delle diverse regioni italiane. Dopo la presentazione, avvenuta a Milano il 27 agosto, il libro sarà presentato nei prossimi mesi nelle principali città italiane.

 

Doccia Fredda


“Doccia fredda” è un racconto fittizio basato su alcuni incontri avvenuti ai Bagni Pubblici di Via Agliè di Torino. La storia narra piccole vicende di una famiglia originaria del Marocco che, fin dal suo trasferimento a Torino, trova nei Bagni Pubblici una calorosa accoglienza. Omar frequenta le docce dal 2006, quando si trasferisce in Italia in cerca di un’occupazione su consiglio del cugino che possa mantenere la famiglia. Fatima si reca ai bagni su suggerimento del marito partecipando ad un laboratorio di uncinetto che le ha permesso di esercitare l’italiano. È così che ha incontrato la signora Maria che aiuta economicamente la famiglia nei momenti di difficoltà. Sara ha quattro anni, gli occhi scuri come la notte e aspetta ogni martedì con ansia per incontrare la sua amica Olivia al laboratorio “Nessun pesciolino è fuor d’acqua”. Adam e Youssef sono alle scuole superiori, passano i fine settimana al parchetto e ascoltano musica Trap. La musica li ha tenuti lontani dai guai, dicono.

I Bagni Pubblici sono un centro culturale atipico poiché oltre che a fornire un ampio spettro di attività interculturali, garantiscono un servizio docce attivo dal 2006 nel quartiere di Barriera di Milano. L’anima dei Bagni è costituita da coloro che vivono gli spazi: gli operatori, i volontari e i “bagnanti”, ovvero i frequentatori delle attività e coloro che usufruiscono del servizio docce. Per questo ho pensato che il mezzo a me più congeniale per descrivere le due settimane di residenza fosse adottare un taglio narrativo in grado di restituirne i colori delle relazioni che prendono vita quotidianamente in Via Agliè.

Nel corso del lockdown i bagni hanno messo temporaneamente in sospeso le iniziative basate sull’incontro per fare spazio ad attività solidali. Una di queste è stata la distribuzione di panieri rivolti alle categorie più fragili colpite dalla pandemia, iniziativa che ha visto l’aiuto di numerosi abitanti di Barriera e che, vista la crisi, ancora non si è fermata. Oggi il programma culturale e il Bistrot hanno riaperto i battenti, con la speranza che il periodo vissuto sia una spinta ulteriore per costruire nuove forme di comunità che trovano il proprio afflato nello scambio interculturale.

 

Giulia Gregnanin

 

Giulia Gregnanin, attualmente residente a Glasgow, si è laureata con lode in Arti, Patrimoni e Mercati allo IULM di Milano. È stata redattrice di Flash Art e ha svolto un tirocinio editoriale al Corriere della Sera. È curatrice di mostre come la Biennale del Mediterraneo e “Too Much”, parte del festival Glasgow International. È co-fondatrice e co-curatrice dello spazio no profit “Il Colorificio” di Milano.

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