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Lettera aperta del Congresso di Stato alla redazione delle Iene

da Redazione

SAN MARINO – La lettera del Congresso di Stato alla redazione delle Iene.

 

Caro Direttore, siamo veramente dispiaciuti della caduta di stile che abbiamo dovuto constatare nel servizio sui social network che il suo programma satirico ha voluto dedicare alla Repubblica di San Marino e che riporta una serie di inesattezze che ci hanno lasciati a dir poco increduli.

Non solo ci è sembrato strano che con tutti gli assembramenti di ogni genere, il vostro inviato/a si sia preso la briga di salire sul nostro impervio monte per documentare quello che non c’è, ma ci ha sorpreso anche l’incuria e la superficialità con cui si è voluto condire un servizio denso di luoghi comuni e di disinformazione.

In primo luogo ci teniamo a rassicurare Lei e il suo pubblico che non solo a San Marino non salgono migliaia di giovani da Rimini e dintorni, ma vorremmo anche metterLa a conoscenza del fatto che qui le discoteche non ci sono, come pure non ci sono più locali da ballo, fagocitati dal successo straordinario delle discoteche di gran moda della riviera romagnola dove i nostri giovani, quelli sì, scendono a frotte per godersi le loro serate.

La satira è un’arte nobile ed espressione altissima della democrazia, capace di mostrare le contraddizioni, di aprire le menti, di condizionare l’azione politica, di favorire il cambiamento. Ha avuto, come lei sa, padri storici sia nell’antica Grecia, con il grande Aristofane e il mitico Omero, e sia nella letteratura latina, con Lucillo, Orazio, o Seneca, solo per citarne alcuni.

Peccato che queste cose non le conosca il suo inviato/a, che della dissacrazione e della critica ha dimostrato di avere scarsa dimestichezza e arrivi a scambiare una festa privata in migliaia di giovani scatenati nel ballo senza mascherina o un concerto all’aperto, con doveroso distanziamento sociale e solo posti a sedere, per un “infernale sabba anti Covid”.

Sarebbe stato sufficiente verificare e leggere il Decreto emesso dal Governo sammarinese, magari confrontarlo con quello emanato dalle autorità di governo italiane, per rendersi conto che le misure restrittive sono le stesse e che il senso di responsabilità con il quale questo Paese ha affrontato una pandemia devastante sia stato quantomeno pari a quello espresso dalle strutture sanitarie italiane e dagli organi decisionali.

Il Covid-19 è una cosa seria mentre cercare fantasmi là dove non ci sono solo per esprimere livore, serio non lo è affatto. Con l’auspicio che Lei e la sua redazione vogliate in futuro garantire maggiore attenzione ed equilibrio, pur nel diritto di esprimere critica e sarcasmo, porgiamo cordiali saluti.

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