Il bollettino dell’UPECEDS relativo al secondo trimestre del 2020. Rispetto a giugno 2019, però, il settore privato ha perso 300 lavoratori.
Imprese – e quindi occupazione e Cassa Integrazione – ma anche il turismo: gli effetti della Covid-19 si sono abbattuti sul sistema Paese come una pioggia. Lo rileva l’Ufficio di Statistica che nei giorni scorsi ha pubblicato il bollettino del secondo trimestre 2020.
Il totale delle imprese presenti e operanti in Repubblica, al 30 giugno 2020, sono risultate essere 4.950, registrando quindi, rispetto al 30 giugno 2019, un decremento di 54 aziende (-1%). Analizzando il trend dell’ultimo anno solare, i settori nei quali si è verificata la maggior diminuzione del numero di imprese sono “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (-18 unità pari al -1,8%), “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di Supporto alle Imprese” (-14 unità pari al -7,4%), “Attività Manifatturiere” (-8 unità pari al -1,5%) e “Commercio all’Ingrosso e al Dettaglio, Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” (-10 unità paria al -0,9%).
I settori che hanno registrato un lieve incremento sono “Servizi di Informazione e Comunicazione” (+8 unità pari al +4,3%), “Costruzioni” (+4 imprese pari al +1%) e “Attività Immobiliari” (2 imprese pari al +0,7%). La maggior parte delle imprese sul territorio ha piccole dimensioni, infatti il 93,8% del totale ha meno di 10 addetti.
IL MONDO DEL LAVORO IN GRANDE DIFFICOLTÀ
Al 30 giugno 2020 le forze di lavoro complessive sono state pari a 22.710 unità: rispetto al 30 giugno 2019 l’UPECEDS evidenzia un decremento di 385 unità (-1,7%), imputabile interamente ai lavoratori dipendenti del settore privato, che hanno raggiunto il valore di 16.241 (-300 unità pari al -1,8%) che, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’87,4% della forza lavoro. Anche le altre componenti della forza lavoro, registrano variazioni negative, i lavoratori indipendenti sono 1.672 (-41 unità pari al -2,4%) e 1.186 disoccupati (-21 unità pari al -1,7%), di cui 917 disoccupati in senso stretto.
I lavoratori dipendenti del settore privato sono diminuiti complessivamente di 300 unità nell’ultimo anno. La diminuzione più consistente si riscontra nelle “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione” (-184 lavoratori pari al -17%), “Commercio” (-161 lavoratori pari al -5,7%) e “Attività Finanziarie e Assicurative” (-50 lavoratori pari al -7,1%). In controtendenza il settore “Attività Manifatturiere” che ha registrato un aumento degli occupati (+111 lavoratori pari al +1,7%).
Nel Settore Pubblico Allargato i lavoratori sono diminuiti di 23 unità nell’ultimo anno, assestandosi a 3.611 (-0,6% rispetto al 30 giugno 2019).
Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è diminuito del -2,2%, raggiungendo la cifra di 6.188 lavoratori (-141 unità), pari al 31,2% del totale dei lavoratori dipendenti (un anno fa la stessa proporzione si attestava sul 31,4% ); nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente “Operai” (56%) e “Impiegati” (41,8%), mentre solo l’1,7% rientra tra i dirigenti.
Al 30 giugno 2020 i disoccupati totali ammontano a 1.186 unità, -21 rispetto al 30 giugno 2019, pari al -1,7%. I disoccupati in senso stretto, ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro, sono 917, in calo rispetto allo stesso periodo 2019 di 15 unità, pari al -1,6%.
La CIG liquidata, nel periodo gennaio – marzo 2020, ammonta a 1.607.321 euro, con un totale di 1.537 aziende che ne hanno fatto ricorso. Rispetto allo stesso periodo del 2019, si registra un incremento di 1.202.513 euro (+297%) in termini di importo liquidato ed un incremento di 1.129 aziende (+ 277%) che ne hanno fatto ricorso. Tale aumento è dovuto principalmente al mese di marzo nel quale sono stati liquidati 1.101.049 euro in più rispetto allo stesso mese del 2019, di cui 959.909 euro relativi alla causa “Riduzione di attività per Covid-19”, che ha riguardato 1.298 aziende.
Facendo riferimento al solo mese di aprile 2020, si rileva che la cassa integrazione guadagni liquidata ammonta a 4.124.096 euro (711.500 ore), quasi interamente imputabile alla causa “Riduzione di attività per Covid-19”.
Nello stesso mese del 2019 tale valore ammontava complessivamente a 220.749 euro (22.572 ore). L’Indennità Economica Speciale erogata nei primi sei mesi del 2020 ammonta a 1.702.453 euro, registrando un incremento, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di ben 266.445 euro (+19%).
TURISMO: RISPETTO AL 2019 -66% DI VISITATORI
Nei primi sei mesi del 2020 l’afflusso turistico è stato pari a 251.475 visitatori (-66% rispetto allo stesso periodo del 2019): rispetto al primo semestre 2019, l’afflusso dei visitatori dal mese di marzo in poi ha subito un calo drastico dovuto ai provvedimenti restrittivi emanati a seguito della diffusione del COVID-19.
Per quanto riguarda il turismo di sosta, da gennaio a giugno 2020 si sono registrati 15.311 arrivi (-65% rispetto al 2019) per un totale di 26.438 pernottamenti (-64%), con una media di 1,7 notti trascorse per ogni persona arrivata.
I turisti che nel 2020 hanno scelto di pernottare nella Repubblica di San Marino provengono per l’90,6% dall’Europa.
L’Italia è il paese di provenienza della maggior parte di turisti (75% sul totale).