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Consiglio Grande e Generale: panoramica sulla ripartenza della scuola

da Redazione

Il Segretario Andrea Belluzzi: “Abbiamo fatto interventi di edilizia leggera per adattare le aule che non avevano una capienza adeguata”. Il report di San Marino News Agency.

 

SAN MARINO – Il Consiglio Grande e Generale si apre con il Comma dedicato alle Comunicazioni. A prendere per primo la parola è il Sds Andrea Belluzzi, che compie una panoramica sulla ripartenza della scuola. “Abbiamo varato linee guida che sono principi generali e dovranno essere adattati ai vari gradi di scuola ma anche ai vari plessi”. Ora ha inizio una fase di formazione ed informazione delle linee guida “nei confronti degli attori della scuola, insegnanti e personale, ma anche delle famiglie”. “Sappiamo – aggiunge Belluzzi – che durante l’anno scolastico potranno esserci dei casi di ragazzi con disturbi. Bisogna sapere come affrontarli. Occorre utilizzare dei protocolli. Protocolli indicati dalla sanità. Al centro ci sarà la famiglia”. “Nel frattempo – ricorda il Segretario – abbiamo fatto interventi di edilizia leggera per adattare le aule che non avevano una capienza adeguata e dopo circa un mese siamo già pronti a fare un debriefing per capire se quei modelli vanno adattati o modificati”.

Pasquale Valentini (Pdcs) si raccomanda di “non far calare dall’alto le decisioni: mi auguro che questi protocolli siano la base del rapporto con le famiglie in modo che si abbia una chiarezza di partenza di quelle che sono le condizioni da rispettare e le responsabilità nel caso del non rispetto”. Valentini si riallaccia quindi al recente discorso di Mario Draghi in occasione del Meeting di Rimini, evidenziando la discrepanza tra quelle che sono le reali esigenze del Paese e “il clima di sospetto e veleno” che coinvolge un po’ tutti i settori, politica in primis. “Se non mettiamo da parte questo clima avvelenato – dice – non troveremo soluzioni adeguate”. Gloria Arcangeloni (Rete) prende posizione sul tema dei rifiuti. “Rete non ha nessun progetto preconfenzionato sulla gestione del rifiuto nel lungo periodo. Stiamo ragionando su isole ecologiche, ma non sui cassonetti a bordo strada. Vogliamo mettere insieme un sistema duraturo e sostenibile che allo stesso tempo soddisfi il cittadino nell’interesse di tutti noi”. Alessandro Bevitori (Libera) bacchetta il Governo. “La cosa più grave e preoccupante è la totale assenza di idee per il futuro e aiuti per affrontare la stagione autunnale che per molte attività economiche potrebbe risultare fatale”. Nicola Renzi (Rf) torna invece sulla questione giustizia, facendo riferimento alle recenti dichiarazioni del Segretario di Stato. “La lettera del Consiglio d’Europa non è stata condivisa con il Consiglio Grande e Generale. Se non avessimo chiesto al Consiglio d’Europa stesso di disvelare quei contenuti, la nostra popolazione sarebbe ancora qui a pensare che veramente aveva fatto i complimenti, quando invece c’è una tirata d’orecchi vera e propria sulle intromissioni nelle cose della giustizia”.

Michele Muratori (Libera) critica il segretario del Pdcs, Gian Carlo Venturini, e il discorso tenuto in occasione della giornata conclusiva della Festa dell’Amicizia. “Un discorso pieno di livore proiettato solo al passato e agli ultimi tre anni di Governo”. Il Sds Teodoro Lonfernini rinvendica l’azione portata avanti dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid dal punto di vista sanitario ed economico. Matteo Ciacci (Libera) chiede più attenzione per le nuove generazioni. “I giovani non possono permettersi una politica miope, una polemica fatta di slogan. Non si può raccontare che i problemi sono nati negli ultimi tre anni: queste sono balle”. Il Sds Luca Beccari commenta l’accensione di una linea di credito da parte della BCE. “L’Europa ci vede ora come un interlocutore che ha imboccato una strada di convergenza verso gli standard europei”. Sara Conti (Rf) difende l’operato del precedente Governo sul fronte dell’accordo di associazione con l’Ue. “Tra il 2016 e 2019 – tempo che ha visto il consigliere Renzi ricoprire l’incarico di Segretario di Stato – ci sono stati almeno 12 round negoziali a Bruxelles, ai quali Renzi ha preso parte personalmente”.

 

Di seguito una sintesi degli interventi.

 

Comma 1 – Comunicazioni (Risposta Interpellanze/Interrogazioni)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: In Segreteria è arrivata dall’Unesco una comunicazione con cui si chiede alla Segreteria ragguagli su come e con quale modalità riprende l’attività scolastica. Interessante quel che dice l’Unesco quando afferma che le decisioni sulla riapertura della scuola sono impegnative e spesso confermate pochi giorni prima delle riaperture programmate. Vorrei dire che dobbiamo essere orgogliosi come sammarinesi di alcuni fatti. Anche grazie al dialogo e alla collaborazione avuto nella Commissione Istruzione, a San Marino la scuola è ripresa già nel mese di giugno. Sono ripresi nidi e infanzia. La fase di attenzione è ancora alta. Abbiamo sempre affrontato il tema già a partire dal mese di maggio. Già quando riflettevamo se riaprire o no la scuola nel mese di giugno guardavamo già a settembre. Abbiamo già valutato come affrontare la situazione se avremo criticità. Abbiamo varato linee guida che sono principi generali e dovranno essere adattati alle varie scuole e gradi. Ora inizia la fase della comunicazione di queste linee guida per far capire come riprenderà la scuola. Formazione e informazione verso gli attori della scuola e verso le famiglie, alle quali chiederemo un feedback di ritorno. Avremo il supporto della TV di Stato, della stampa, ogni contributo al dibattito e all’informazione mi auguro possa essere utile. Sappiamo che durante l’anno scolastico potranno esserci dei casi di ragazzi con disturbi. Bisogna sapere come affrontarli. Occorre utilizzare dei protocolli. Protocolli indicati dalla sanità. Al centro ci sarà la famiglia. Poi l’ISS parteciperà fin da subito nella valutazione e nell’azione da compiere. L’indiciazione che viene data è di tenere i gruppi circoscritti e identificabili, cosa che saremo costretti a fare a malincuore. La scuola sarà pronta a reagire. Nel frattempo abbiamo fatto interventi di edilizia leggera per adattare le aule che non avevano una capienza adeguata e dopo circa un mese siamo già pronti a fare un debriefing per capire se quei modelli vanno adattati o modificati. Vedo segnali di tensione. Vi invito ad avere fiducia nel modo in cui abbiamo lavorato fino adesso. Faremo di tutto per garantire la luce accesa nella scuola nel caso malaugurato il Paese debba andare in lockdown. Abbiamo avuto situazioni di difficoltà a cui abbiamo il dovere di dare una risposta. Siamo pronti anche in quel caso a dare una rispsota. Vanno ridefiniti gli aspetti didattici. Il modello della didattica a distanza non è quello che auspichiamo. I casi di focolai nella scuola sono stati nulla o rarissimi. Teniamo in considerazione questo elemento.

Pasquale Valentini (Pdcs): Sarà complesso tradurre quelle linee guida in protocolli condivisi tra istruzione e sanità ma anche con il personale della scuola e le famiglie. Plesso per plesso l’applicazione di queste linee dovrà avere una flessibilità. Non è uguale il numero dei ragazzi, non sono uguali gli edifici. Andranno visti gli aspetti logistici e quelli di personale. Mi auguro che questi protocolli siano la base del rapporto con le famiglie in modo che si abbia una chiarezza di partenza di quelle che sono le condizioni da rispettare e le responsabilità nel caso del non rispetto. Una raccomandazione. C’è una tendenza a sorvolare gli organismi preposti. Le decisioni non fatele calare dall’alto. Quelle linee guida vanno condivise nel rapporto stretto con queste realtà che sono le realtà che fanno la scuola. Tutta una serie di cose su cui bisogna insieme trovare la modalità più corrispondente a quelle direttive. Non credo che in questo caso sia un problema diretto della Commissione, ma una questione da fare sul campo. Forse la scuola può essere un bell’esempio perché finora le cose fatte sono nate con una certa convinzione. Voglio sottolineare come questo però non è un esempio diffuso. Sono molto preoccupato perché trovo un contrasto forte che investe soprattutto il mondo politico – ma non solo – fra l’esigenza ineludibile di un cambiamento forte di fronte alle emergenze – sanitaria ed economica – e quello che richiederebbero in termini di coesione, mentre di fatto questa realtà a me sembra nella maggior parte dei casi che venga investita da modalità che sono sempre quelle, quelle vecchie che stanno alimentando un clima di sospetto e veleno. Se non mettiamo da parte questo clima avvelenato, non troveremo soluzioni adeguate. Mi ha confortato l’intervento di Draghi che ha fatto il giro del mondo. Draghi ha detto che le decisioni devono essere basate sulla conoscenza e quindi sui fatti. Il secondo elemento di cui ha parlato Draghi è il coraggio: non si possono ritardare certe scelte anche se si avrebbe voglia di rimandarle. La terza caratteristica è l’umiltà. Capire che il potere è affidato non per uso arbitrario ma per raggiungere gli obiettivi che il legislatore ha assegnato. Poi ha aggiunta un’altra caratteristica: l’emergenza ha richiesto maggiore discrezionalità nella risposta dei Governi, maggiore del solito dovrà essere la trasparenza delle loro azioni e la spiegazione della loro coerenza.

Mariella Mularoni (Pdcs): San Marino ha portato a conclusione l’anno scolastico con la didattica a distanza. Tuttavia l’aggregazione rappresenta la forza del sistema scolastico. La disgregazione ha determinato l’interruzione dei processi di crescita e di acqusizione di competenze. Fattori che non vanno sottovalutati. La scuola è il contesto in cui il bambino può crescere e svilupparsi. Le difficoltà a livello cognitive e relazionale possono essere colmate. La ripresa delle attività scolastiche va effettuata in equilibrio tra sicurezza, benessere socio-emotivo di studenti e personale, rispetto del diritto all’istruzione e alla salute. Le linee guida presentate in questi giorni hanno la finalità di fornire elementi tecnici per la definizione di azioni di sistema. Si propongono misure di sistema preventive e di protezione nonché semplici regole per l’avvio dell’anno scolastico. Indicazioni di carattere generale per garantire una coerenza con le misure essenziali e rappresentano un elenco di criteri guida da contestualizzare. Centrale sarà il ruolo delle singole scuole nel calare le regole nello specifico contesto. Il distanziamento fisico, gli adeguamenti delle strutture e la riorganizzazione delle attività didattiche, ma anche la dotazione organica: criticità che potrebbero però trasformarsi in un’occasione di rilancio del sistema scolastico in un lavoro complessivo di investimenti che mettano al centro dell’agenda il valore della scuola. Tale indicazioni proposte potrebbero comportare la necessità di rimodulare alcuni aspetti che richiederanno anche modifiche legislative attraverso Decretazione.

Gloria Arcangeloni (Rete): I nostri Segretari sono andati al Meeting per stringere la mano di ministri e senatori non quella di Confuorti come fece qualcuno di voi in passato. Non voglio parlare dei post imbarazzanti di alcuni ex Congressisti che si leggono su Facebook. Se un ex Segretario di stato non si è preso la briga di capire la differenza tra isole ecologiche e cassonetti, allora significa che è un tema che poco gli importa. Ciò che resta sono i fatti. L’impegno è raggiungere il 70 per cento di rifiuto differenziato, intercettando quello che viene conferito all’inceneritore. Andiamo ad intervenire sul rifiuto prodotto dalle utenze non domestiche e riprendiamo i lavori per l’impianto di compostaggio di San Giovanni. Intercettare il rifiuto organico nei Castelli non serviti dal Pap, ci consentirebbe di avere un risparmio di 800mila euro all’anno, da indirizzare per il sito di San Giovanni. Questo è ciò che di concreto si è deciso di fare nell’immediato per affrontare l’urgenza. E’ una soluzione di immediata attuazione. Nulla in passato è stato fatto. Rete non ha nessun progetto preconfenzionato sulla gestione del rifiuto nel lungo periodo. Stiamo ragionando su isole ecologiche, ma non sui cassonetti a bordo strada. Vogliamo mettere insieme un sistema durato e sostenibile che allo stesso tempo soddisfi il cittadino nell’interesse di tutti noi. Tutto il resto sono chiacchiere da bar.

Alessandro Bevitori (Libera): E’ evidente a tutti che questa compagine governativa ha posto la giustizia come obiettivo prioritario. Tutti i sammarinesi stanno assistendo a un tragico cambio d’abito. Torniamo ai problemi della Repubblica: l’assenza di misure a sostegno dell’economia reale e di quella sammarinese. Ad oggi in questo senso c’è stato il nulla più assoluto se non il rinvio della dichiarazione dei redditi. La cosa più grave e preoccupante è la totale assenza di idee per il futuro e aiuti per affrontare la stagione autunnale che per molte attività economiche potrebbe risultare fatale, con conseguenze anche per i lavoratori. A questi sicuramente ci penserà il sindacato appena si risveglierà dal letargo in cui è caduto negli ultimi otto mesi. Se un Governo vuole portare a casa dei risultati deve lavorare in maniera corale verso un preciso obiettivo. Lavorare per compartimenti stagni non porterà a casa nessun risultato. Sono dispiaciuto perché ritengo fermamente che San Marino abbia tante possibilità per la sua crescita. Anche nella passata legislatura ero tra quelli che più portava l’attenzione verso questi aspetti. Nell’intervento di Venturini non c’è un minimo riferimento al futuro e alla San Marino che vorremmo disegnare per i nostri futuri. Vedo gioire perché ci prestano 5 milioni.

Gerardo Giovagnoli (Npr): Servono tempismo e grande capacità di adattamento per non abbassare la guardia. Il riferimento del Segretario Belluzzi danno l’idea di uno sforzo fatto con i giusti tempi per garantire la ripartenza della scuola. Siamo stati in diversi in quest’aula protagonisti attivi e passivi di una modalità di fare scuola che è stata pesantemente sconvolta e modificata. Alcune cose le abbiamo imparate e migliorate. C’è stata una capacità di adattamento su cui abbiamo tratto insegnamenti utili. Quello del Segretario Belluzzi è un piano che naturalmente deve confrontarsi con la realtà. Però bisogna ammettere che a volte i piani vanno cambiati in corso d’opera. Alla prova dei fatti i soldi fin qui disponibili sono quelli del Consiglio d’Europa e dell’UE. I soldi stanziati dal Consiglio d’Europa sono poca cosa rispetto a quello che ci serve e per cui si sta studiando la collocazione sul mercato dei nostri titoli. Sarà fondamentale definire in queste settimane che cosa eventualmente farsene di questi soldi. C’è già chi dice che saranno usati per la liquidità: non si può arrivare a questo e non è la nostra intenzione. Occorre determinate quali sono i settori su cui usare parte di questi finanziamenti. Quali grossi player delle comunicazioni richiamare a San Marino per determinare l’apertura del mercato? Velocemente bisogna cercare di risolvere questo piano. Però queste soluzioni sono condizionate dallo status in cui San Marino si ritrova. Non è la stessa cosa pensare a un futuro in cui San Marino è integrata con l’Ue oppure no. Non si possono fare previsione senza avere la certezza dello status che si ha.

Nicola Renzi (Rf): Questa sta diventando la legislatura dell’arroganza e nella quale le informazioni non possono circolare. Ci si scaglia contro i giornali, non è dato conoscere gli esiti delle votazioni all’interno di organi importanti, il segreto regna sovrano. Io credo il contrario invece. Non ero al corrente dell’intervento del consigliere Valentini, che molto di buono ha detto. Se riflettiamo, ci rendiamo conto che nella fase difficilissima in cui si trova il nostro Paese, questo dovrebbe essere il momento di concentrarsi sulle soluzioni. Noi riteniamo che ciascun sammarinese debba sapere cosa sta accadendo in questo Paese. C’è un clima di sospetto, di scontro e trappole nel quale noi possiamo dire in maniera precisa che non c’è neanche un settore nel quale si possa respirare un po’ di serenità e tranquillità. Quello che conta è che voi dovete assolutamente dire ai cittadini quale progetto avete in mente per il Paese. Dove volete trovare le risorse? Come le volete impiegare? Di questo ad oggi non c’è alcuna traccia. Venerdì accendiamo la televisione e apprendiamo che il Consiglio d’Europa ci ha fatto i complimenti. Il Segretario fa una direta con RTV fornendo a tutti i cittadini indicazioni che sono incomplete e direi quasi capziose. La lettera del Consiglio d’Europa è molto diversa rispetto a quanto riferito dal Segretario. La lettera non è stata condivisa con il Consiglio Grande e Generale. Se non avessimo chiesto al Consiglio d’Europa stesso di disvelare quei contenuti, la nostra popolazione sarebbe ancora qui a pensare che veramente aveva fatto i complimenti, quando invece c’è una tirata d’orecchi vera e propria sulle intromissioni nelle cose della giustizia. Questo è chiarissimo. Mettiamo fine alle sedute convocate in fretta e furia.

Mirko Dolcini (Domani – Motus Liberi): Mi aggancio ad alcuni interventi precedenti. Bevitori chiede scelte giuste e rapide per essere competitivi. Mi collego alle parole del consigliere Renzi, che dice che è il momento di concentrarsi delle cose serie. E’ di ieri la sottoscrizzione di un accordo per il pagamento digitale con AliPay. Un’opportunità commerciale unica che favorirà l’arrivo di nuovi consumatori a San Marino. Si potrà favorire la vendita di prodotti sammarinesi su piattaforme online usate in tutto il mondo. Notizia che merita attenzione e rilievo.

Stefano Giulianelli (Pdcs): Quando si parla dell’assenza di un progetto il Paese, i consiglieri di opposizione li leggono i programmi economici che la Segreteria di Stato elabora oppure no?

Marco Nicolini (Rete): Si tratta di un paracadute di riserva di liquidità per il nostro sistema bancaria definito da Banca Centrale Europea che dalla Banca Centrale di San Marino. Si è scatenata una ridda di commenti non curanti, ma il fatto è che il nostro sistema finanziario non è nel miglior periodo e in nessuno modo esso può prescindere da forme di liquidità. Alcune generazioni di sammarinesi si sono formate nel pensiero che, per chi avesse voglia di misurarsi in qualcosa di diverso dall’apparato statale, ci fosse la possibilità di concorrere nelle banche. Poi sono arrivati gli anni Duemila e i politici in auge del tempo cominciarono a distribuire licenze bancarie. Allora ha avuto inizio il periodo di assistenzialismo alle banche. Chi ha distribuito quelle licenze è criminalmente colpevole di aver drogato il mercato del lavoro e messo in seria difficoltà tre generazioni di persone che oggi sono di fronte ad un muro delle loro esistenze. Ai vertici della banche sammarinesi sono arrivati i meno preparati. Magari i più furbastri e hanno cominciato a girare per le nuove banche contrattando stipendi doppi. I giovani cambiavano l’indirizzo dei loro sogni e si sentivano di cambiare le loro esistenze. Ora che la promessa è svanita, cosa ne sarà di queste persone? A breve uscirà la relazione della commissione di inchiesta su Banca Cis, che conterrà le peggiori nefandezze mai commesse nel settore bancario. Se tali elementi fosse provati come già essere stati in mano al tribunale senza che nulla sia stato mosso, questi giudici non devono andare a casa, devono andare in galera.

Michele Muratori (Libera): Ho sempre avuto rispetto di tutte le forze politiche e mai sono entrato nel personale. Le mie affermazioni vengano prese come buffetti e incitamenti a fare qualcosa di meglio. Fate qualcosa che vi caratterizza e vi caratterizzava. Avevamo parecchi temi che ci accomuniavano a rete. Arcangeloni ha parlato di porta a porta: ora si abbandona quel percorso a favore delle isole ecologiche. Si sono sempre criticate le consulenze che venivano date agli amici degli amici. Ora soprattutto nella sanità le consulenze vengono date per qualsiasi cosa. Ora le delibere non vengono pubblicate oppure con ritardo. Fino ad arrivare alla convocazione di questo Consiglio dove addirittura un comma è in seduta segreta. Addirittura si invocava un referendum sul finanziamento estero. Adesso il finanziamento va bene, ma senza un minimo di condivisione. E’ terminata da poco la Festa dell’Amicizia. Ho avuto l’occasione di rileggermi il discorso del Segretario nella serata di chiusura. Un discorso pieno di livore proiettato solo al passato e agli ultimi tre anni di Governo. Se c’è una cosa che ho imparato, è che prima di chiedere l’assoluzione sia necessario un minimo di esame di coscienza riflettere su un passato che si riferisce solo agi ultimi 3 anni non è onesta intellettuale. Le malefatte hanno le gambe ben più lunghe, segretario Venturini

Andrea Zafferani (Rf): Il Covid è stato un enorme problema. La colpa del Governo è la totale inerzia nell’affrontare le conseguenze economiche. Glisserei per decedenza sulle parole del consigliere Giualinelli. Il Governo fa tutto in barba a quanto concordato negli ordini del giorno. Siamo tutti più consapevoli che a breve andremo sui mercati a fare debito. Non ne sa nulla il Paese che non ha ancora visto le delibere di incarico a Jp Morgan e Rotschild. Quella Rotschild che Rete aveva criticato quando il segretario Valentini gli fece una consulenza. Viene da pensare che le delibere siano state segretate dal Governo. Sarebbe una cosa gravissima visto che si parla di milioni di euro dati senza valutazioni e senza capire se c’è stata o meno una scelta ponderata. Dov’è quindi la trasparenza che Rete ha nel suo nome? Si approccia così a un problema come questo? I dati positivi sul fronte del Pil del 2019 stanno paurosamente virando e spero che qualcuno voglia farsi carico di questo tema con interventi mirati. I dati ci dicono che dove c’è il porta a porta siamo al 70 per cento. Aggiungendo la raccolta separata dell’umido nei Castelli dove non si fa, non ci avviciniamo molto alle percentuali richieste. Il rischio è che l’Emilia Romagna non prenda più i nostri rifiuti con le conseguenze che si possono immaginare. Tristezza sono le capriole di Rete rispetto alle posizioni passate.

Giovanni Zonzini (Rete): La linea di credito di 100 milioni è una buona notizia perché se fossero necessari sarebbero a tasso zero. Un sistema che ha accesso a una linea di credito questo tipo può offrire maggiori garanzie. Rete nel 2015 e nel 2013 era contro il debito estero: il dramma è che le condizioni macro economiche negli ultimi cinque anni sono cambiate sostanzialmente, e mantenere la stessa posizione non è coerenza ma idiozia. Pensare che si possa togliere liquidità per rimettere in sesto quel sistema finanziario che la liquidità dovrebbe prestarla, è assolutamente assurdo e impossibile. C’è il problema dell’invecchiamento della popolazione. Io penso che una modalità per perseguire una politica demografica efficiente sia una sorta di piano casa. Abbiamo tanti immobili sfitti e tanti frontalieri integrati nel nostro tessuto economico. Si tratterebbe a mio avviso di inserirli nel nostro tessuto sociale perseguendo due obiettivi: ringiovanire la popolazione con nuove famiglie, non mandando in malora quegli immobili e trattenendo in territorio molti stipendi.

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: Il consigliere Renzi è stato il principale artefice del cortocircuito all’interno del tribunale di San Marino. Tra il volere e l’incapacità, c’è sempre un fattore comune. Non va bene condurre le cose in quel modo. Sentire l’ex Segretario di Stato alzare la voce sulla giustizia continuamente puntando il dito nei confronti di chi deve gestire quella partita difficile, è un po’ sgradevole, devo dire la verità. L’emergenza Covid è stata una sciagura ma il Paese ha retto grazie anche alle azioni di questo Governo e alle sue strutture. Nella passata legislatura non ho visto quel riformismo che era stato auspicato. Siamo stati noi a dover mettere mano a settori importanti come il mercato del lavoro e la pubblica amministrazione e lo stiamo continuando a fare per offrire risposte al Paese. Consigliere Renzi, lei parla di trasparenza: ma quante volte, quando lei era Segretario, le ho chiesto di portare in aula quei documenti che lei contestava? Mettiamoci tutti quanti insieme con credibilità ed evitiamo le false considerazioni su circostanze che conosciamo bene e mettiamoci a disposizione del Paese.

Matteo Ciacci (Libera): Segretario Lonfernini, non potete dire che se l’ospedale ha retto è merito vostro, visto che governate da meno un anno. Meglio dire che c’è stato il gioco di squadra. Oggi tanti nostri concittadini fanno fatica a pagare l’Igr. Accolgo l’esigenza di un percorso di responsabilità. Sono convinto che solo con l’esigenza di far squadra riusciremo a uscire da questa difficoltà enorme. La sfida davvero importante è quella dei posti di lavoro. Nonostante il racconto capzioso che viene fatto, l’occupazione nel nostro sistema economico negli ultimi 3 anni è stata mantenuta. Oggi c’è stata una riduzione del personale per via del Covid. Specialmente in un comparto come quello turistico – commerciale. Un ragionamento da fare è legato all’indebitamento. Il Paese ha bisogno di liquidità. Dare liquidità alle famiglie, ai lavoratori autonomi e alle famiglie. La liquidità serve ed è necessaria. Importante il passaggio legato alla BCE. E’ un’opportuità che va contestualizzate e che va utilizzata bene. I giovani non possono permettersi una politica miope, una polemica fatta di slogan. Non si può raccontare che i problemi sono nati negli ultimi 3 anni: queste sono balle segretario Venturini. Auspico che il grande assente di questo Governo Luca Beccari inizia a intavolare trattative proficue.

Paolo Rondelli (Rete): Voglio fare coming out su un’esperienza personale. Ciavatta non voleva, è colpa mia se è andato al Meeting. I nostri Segretari di Stato assumono ruoli isitutizionali. Non è questione di Rete o meno, ma di rispetto istituzionale. In questi anni il contributo al Meeting è diminuito. Non ragioniamo sulle convinzioni religiosi o personali di una persona, ma ragioniamo se questa persona fa il suo dovere istituzionale o meno. D’accordo con Ciacci: la gestione del futuro dev’essere una questione trasversale.

Fernando Bindi (Rf): Devo dire che mi sembra che le linee guida siano in qualche modo di tipo sanitario ed è questo abbastanza normale, ma applicarle e il collega Valentini ha ben evidenziato quelle che sono le problematiche vanno oltre, come in concreto ci si cala in quelle. Anche dal punto di vista pratico siamo andati avanti con articoli che cominciavano con ‘in deroga’. Non si può andare avanti sempre ‘in deroga. Bisogna cominciare a riorganizzare e non sempre ‘in deroga’. Bisogna avere bene chiaro quali sono i compiti di ciascuno. In molti luoghi di lavoro la tecnologia dei termo-scanner viene utilizzata. Qui ancora siamo nelle linee guida, ma se non le facciamo diventare concrete nella pratica, non si va molto lontani. La scuola ha delle dinamiche relazionali talmente differenziate e mutevoli per le quali le linee guida sono semplicemente una indicazione di carattere generale che serve casomai a livello pedagogico. Necessario che non ci si fermi agli annunci, ma che ci sia l’appoggio e la partecipazione anche critica di tutti quelli che compongono la scuola e la vita scolastica.

Segretario di Stato Luca Beccari: La notizia dell’apertura di una linea di credito da parte della BCE è stata accolta con freddezza dall’opposizione. In primo luogo ci fa ottenere qualcosa che San Marino chiede da anni. L’accesso agli strumenti di rifinanziamento europei. Lo fa in una maniera tecnica che riconosce la legittimità delle nostre istituzioni. L’Europa ci vede come un interlocutore che ha imboccato una strada di convergenza verso gli standard europei. E’ un risultato importante che si innesta nel piano di interventi di cui abbiamo parlato più volte. Abbiamo ottenuto un finanziamento per le spese sanitarie legate al Covid. Stiamo conducendo un confronto con la Repubblica italiana per quanto riguarda la possibilità di sostenerci dal punto di vista finanziario per l’acquisizione degli strumenti che entreranno nelle casse dello Stato. Non ci affidibiamo alla clemenza di qualcuno, ma ricorriamo agli strumenti disponibili sul mercato e nel mondo economico per arrivare a soddisfare il fabbisogno finanziario. La partecipazione al Meeting è stata fatta tenendo conto delle possibilità che l’edizione di quest’anno offriva. Abbiamo ottenuto comunque possibilità di confronto importante. Per qualcuno magari il Meeting era la kermesse in cui si andava per stringere la mano a Confuorti o assistere al dito medio di Savorelli. Aspetti che lasciano il tempo che trovano. Dal dialogo con le controparti italiane abbiamo la possibilità di promuovere la Repubblica di San Marino in quello che fa. Non si tratta di dare medaglie a nessuno. Qui nessuno richiede riconoscimenti ma attenzione a non perdere di vista ciò che è buono per il Paese.

Matteo Rossi (Npr): Se penso alla scuola che ripartirà da qui a breve, mi sento di essere abbastanza tranquillo. Si svolgerà attività didattica in presenza, ma seduti e con il distanziamento. Nel comparto scuola la cittadinanza ha dimostrato maggiore coesione e propensione a mettere in campo le giuste direttive per la ripartenza. Il diritto allo studio è fondamentale e il mondo scuola ci ha insegnato tanto in questo periodo Covid. La scuola può pensare di ripartire nel miglior modo possibile. E’ notizia di poco fa. A San Marino abbiamo 5,6 casi di positività, tra cui un ragazzo che si è trovato a San Marino per un match di Uefa. La gestione, nonostante le vacanze e il caos della vita estiva, è stata comunque buona, unita all’educazione e al senso civico che i sammarinesi hanno imparato. Altro dato è la ripartenza delle attività sportive, fondamentale per la nostra Repubblica. La proposta delle isole ecologiche non è un ritorno indietro, ma non ci si deve fermare lì. Con le giuste misure anche le isole ecologiche possono portarci al raggiungimento degli obiettivi che abbiamo. In questo periodo Covid con una visione prospettica lungimirante anche le misure più impopolari possono col tempo diventare punti di svolta.

Sara Conti (Rf): A proposito dell’accordo di associazione, il consigliere Venturini lo ha definito in fase di stallo, annoverandolo nella politica fallimentare del precedente Governo. Una colossale bugia. Tra il 2016 e 2019 – tempo che ha visto il consigliere Renzi ricoprire l’incarico di Segretario di Stato – ci sono stati almeno 12 round negoziali a Bruxelles, ai quali Renzi ha preso parte personalmente. E’ stato dato un grande impulso ai lavori. E’ una falsità smentita dai fatti. Nell’arco temporale che va dal 2018 al 2019 ho avuto l’opportunità di analizzare da vicino l’accordo di associazione. Voglio essere coerente con me stessa e per questo non giudicherò l’operato del Segretario Beccari. Per ora possiamo dire dopo 8 mesi e che non ci sono stati incontri con l’omologo italiano. In conclusione alcune considerazioni su quello che sta avvenendo in Bielorussia.

Adele Tonnini (Rete): Vorrei relazionare la mia attività in seno all’Assemblea parlamentare del Mediterraneo. L’occasione è stata utile per dimostrare che il nostro Paese ha le carte in regola per giocare un ruolo importante anche nel contesto Mediterraneo, puntando soprattutto sulla neutralità della nostra Repubblica, un valore che portiamo avanti da secoli e che ci ha permesso di distinguerci nel corso del tempo.

Marika Montemaggi (Libera): La scuola è stata la prima ad essere chiusa e i nostri bambini sono i primi a dover ancora riprendere l’attività. Le famiglie vivono un periodo di smarrimento in cui non sanno bene cosa succederà al momento del rientro. La didattica a distanza è un salvagente che ci ha permesso di arrivare alla fine, ma non deve essere questo un piano B. Spero non ci troveremo a dover affrontare nuove ordinanze e coprifuoco per far fronte a una situazione complessa. Non va sottovalutato e sono convinta non lo si stia facendo il numero sebbene minimo di casi. Mi piacerebbe ci sia anche un confronto. Da cittadini mi piacerebbe capire cosa ci dobbiamo aspettare da qui a ottobre almeno. Un orizzonte di due mesi. Oppure se dobbiamo attenderci di vivere alla giornata. Viviamo in uno stato confusionale.

Segretario di Stato Federico Pedini Amati: La giustizia purtroppo ha ormai preso il sopravvento su qualsiasi altro argomento. Sulla giustizia però faccio solo un appunto. Ricordo perfettamente che il vecchio Governo convocò dall’oggi al domani il Consiglio grande e generale con dentro solo la maggioranza. Non veniteci a raccontare le regole della democrazia, quando avete fatto qualsiasi cosa contro di esso. Vi siete dimenticati il Cda montepaschiano di Cassa di Risparmio? La sfida del nuovo Governo contro il vecchio la lascerei indietro. Il Governo si è adoperato per ricercare aiuti economici. A proposito della parte sanitaria: un ambito assolutamente non da sottovalutare come sostegno e aiuto verso i cittadini. Il Covid ha purtroppo una fase di ritorno. Non possiamo abbassare la guardia. Chi lo sa cosa potrebbe succedere da qui ad un mese? Il mondo del turismo e del commercio si è fermato per primo ed è ripartito per ultimo. Io pretendo che l’unità del Paese riavvenga qualora la situazione dovesse partecipare. Lo avete fatto e lo farete come uomini e donne di opposizione. Noi ci siamo trovati a dover gestire qualcosa di unico nella storia da un giorno all’altro. Lo abbiamo fatto, ci siamo messi a lavorare a testa bassa. Pretendo che si dicano le cose vere e che non si faccia polemica tanto per farla in un momento come questo.

Maria Katia Savoretti (Rf): Sui rifiuti assistiamo a una inversione di marcia. Non condivido le scelte che vengono portate avanti dalla maggioranza. Il porta a porta può essere un ottimo strumento e un ottimo servizio per i cittadini. Non mi risulta che sia un servizio che crea disagio, al contrario ci sono ampi consensi da parte della cittaidnanza. Nei Castelli in cui è stato introdotto il servizio, è migliorata la responsabilizzazione dei cittadini e di conseguenza anche una riduzione dei rifiuti. Tutti si sono adeguati e hanno imparato ad essere più responsabili. Si sarebbe dovuto andare oltre ed estenderlo anche laddove non è previsto. Si sarebbe completato un servizio per una gestione più sostenibile dei rifiuti. La motivazione non può essere quella del risparmio. Rischiamo di fare dei passi azzardati. In questo modo una parte del nostro territorio sarà servita dal porta a porta, una parte diversamente, con costi e trattamenti diversi. Due parole sulla scuola. Non dobbiamo abbassare la guardia e sottovalutare che il virus è in agguato. Valutare con attenzione e responsabilità sia le scelte già fatte che quelle che dovranno essere fatte in futuro. Il problema annoso dei trasporti è stato ancora una volta confermato: era necessario organizzare un piano alternativo. Restano alcuni dubbi. Come si potranno verificare tutte le prescrizioni sopratutto quelle a carico dei genitori?

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