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San Marino, il lockdown non ferma la crescita dell’USBM

da Redazione

Nei primi 6 mesi incassati oltre 900mila euro: verso un nuovo record. Il Direttore Rossi: “Garantita continuità di servizio anche nell’emergenza”.

Silvia Rossi USBM

 

di Daniele Bartolucci

 

L’innovazione non si ferma e con essa prosegue il trend positivo dell’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, che potrebbe – in base alle proiezioni dei primi sei mesi – aumentare gli incassi anche nel 2020. “Abbiamo registrato una continuità di depositi e annualità anche nel primo semestre 2020”, spiega infatti il Direttore dell’USBM, Silvia Rossi, “con correlativo possibile aumento degli incassi a fine anno”.

Ma anche di attività, nonostante “a questo periodo corrisponda una diminuzione delle persone assegnate alla UO, con conseguente difficoltà ad assolvere i compiti d’Ufficio con la dovuta correttezza e tempistica”. Una situazione che, in verità, si protrae da tempo, nonostante i risultati più che positivi, visto che “nonostante il periodo di lockdown, nel corso del primo semestre 2020 l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi ha già incassato 900.057,86 euro, a fronte di 1.579.6233,99 euro in totale nel 2019. Di fatto, in soli sei mesi, è quanto l’Ufficio aveva incassato in tutto il 2016 o, per dare un altro dato di riferimento dell’evoluzione positiva, più del doppio di quanto incassato nel 2012. Cifre che, sommate alla crescita dell’Ufficio, in particolare nei rapporti con EPO-European Patent Office, EUIPO-European Union Intellectual Property Office e WIPO-World Intellectual Property Organization (numerose le collaborazioni in corso, che hanno dato vita anche a seminari internazionali a San Marino), giustificherebbero un aumento di organico, mentre sta avvenendo il contrario.

“Rispetto al 2019”, spiega infatti il Direttore Rossi, “l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi accusa oggi una diminuzione di 2 persone, che presto diventeranno 3, visto che si avvicina il pensionamento di uno degli Esperti”.

Nonostante questo, come si può constatare dai dati riportati nella tabella qui sopra, il flusso di depositi nel 2020 non è diminuito rispetto all’anno precedente, però il numero di persone oggi assegnate all’Ufficio (4 persone), è troppo basso per assolvere a tutte le funzioni. “Con grande sacrificio”, spiega quindi il Direttore, “il personale dell’USBM ha fatto temporaneamente fronte alle conseguenze dell’emergenza sanitaria (interruzione del servizio a cui si sono aggiunti la riduzione personale e il conseguente recupero dell’arretrato accumulatosi, ndr), assicurando la continuità del servizio, che è stato l’obbiettivo primario di tutti gli Uffici Brevetti e Marchi d’Europa e delle Organizzazioni Internazionali del settore (Organizzazione Europea dei Brevetti, Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale)”.

 

IL PRIMO SEMESTRE E LE PREVISIONI

 

Tornando ai dati, al 30 giugno 2020 sono stati depositati 360 brevetti di primo deposito (nello stesso periodo l’anno prima erano 370, quindi l’attività è perfettamente in linea), mentre sono state 1350 le annualità di rinnovo (ben 239 in più rispetto allo stesso periodo del 2019). Per quanto riguarda i Marchi, invece, sono già 84 quelli di primo deposito e 41 i rinnovi.

Purtroppo, come detto, nonostante ci siano ampi margini di miglioramento (e anche di possibilità di incassare più risorse per lo Stato), l’attuale numero di persone impiegate non risulta affatto sufficiente ad affrontare un carico di lavoro ordinario simile o addirittura maggiore a quello del 2019.

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