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EUCO, Cottarelli a Radio 24: “E’ andata bene all’Italia. Ora capire condizionalità”

da Redazione

“Con frase enfatica potrei dire che ‘ha vinto l’Europa’, ma in concreto dico che è andata abbastanza bene all’Italia, i fondi che arrivano sono più del previsto di quelli che si prevedeva sulla base della proposta di più di un mese fa dell’Unione Europea. La quantità di trasferimenti è più o meno uguale, aumenta quella che viene da prestiti molto lunghi, a tassi di interesse molto bassi.” Giudica così l’esito dell’EUCO, Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio dei conti pubblici italiani a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24.”Sul meccanismo della governance, che preoccupava, – Cottarelli aggiunge a Radio 24 – è chiaro che fosse inevitabile arrivare alla possibilità di un intervento a livello politico già dell’Ecofin, con la presenza del cosiddetto freno di emergenza, rispetto alla proposta di controllo della sola Commissione europea. Ci sono alcuni aspetti che vanno guardati per vedere se ci sono altre forme di condizionalità”.

 

“DOPO EUCO, C’È UN PO’ MENO VANTAGGIO A PRENDERE MES”


“Quelli del Mes sono soldi che arriverebbero quest’anno, è chiaro che con la discesa dei tassi di interesse che c’è stata in previsione di un accordo, il Mes conviene sempre però c’è meno vantaggio nel prenderlo perché un conto se i tassi di interessi sui 10 anni erano 1,5-1,6%, ieri erano meno di 1,1% e forse scenderanno oggi, vedremo”. Così Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio dei conti pubblici italiani a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. “C’è un po’ meno vantaggio a prendere il Mes perché i tassi di interessi sui prestiti scendono, ma io lo prenderei lo stesso perché sono soldi che arriverebbero quest’anno”, conclude a Radio 24..

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