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Manfredi (ministro Università e ricerca) a Radio 24: “Taglio rette non è all’ordine del giorno”

da Redazione

“I ragazzi hanno avuto un servizio limitato in questo periodo, ma dal prossimo anno si tornerà in presenza. Non credo quindi che sia all’ordine del giorno un cambiamento sulle rette”. Così Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, a proposito dell’ipotesi di un taglio dei costi per l’iscrizione e la frequenza delle università legato alla minore offerta di servizi negli atenei per l’emergenza sanitaria. Un’operazione, ha ricordato, “la abbiamo fatta in relazione alla crisi economica, con un grosso intervento per il diritto allo studio. Metà degli studenti o non paga le tasse o ha agevolazioni importanti, è un modo per aiutare chi ne ha bisogno”, ha spiegato Manfredi a Radio 24. Infine il ministro è tornato sulla polemica legata al “dumping regionale” delle Università: “Tasse più basse in alcune aree geografiche? “E’ un metodo che non mi piace. L’università è un grande sistema nazionale che vive di autonomia ma in un sistema che deve garantire pari diritti a tutti: questa forma di dumping regionale da qualsiasi parte venga fatta, dal sud, dal nord o dal centro, va contro questo principio di uniformità nazionale che resta un valore da difendere”.

 

“STANZIATI CIRCA 2 MILIARDI PER DARE RISPOSTA A PROBLEMI”


“Al momento abbiamo la disponibilità di 1 miliardo e 400 milioni che vengono dal decreto Rilancio e poi ci sono risorse per l’edilizia di 400 milioni. Quindi abbiamo messo in campo all’incirca 2 miliardi, per dare risposta ai problemi dell’università e della ricerca”. Così Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. “Ci auguriamo, quando saranno disponibili ulteriori risorse dall’Europa, di ricavare nuovi investimenti per dare slancio all’università”, ha aggiunto.

 

“CRISI COVID PUÒ ESSERE OCCASIONE PER MODERNIZZARE DIDATTICA”

 

“Noi abbiamo la necessità di affrontare una modernizzazione della didattica, sia in presenza sia a distanza. Io penso che tutte le grandi crisi siano anche delle grandi opportunità: gli atenei devono cogliere l’occasione per innovare, perché la didattica del nuovo millennio sarà in presenza ma anche digitale”. Lo ha affermato il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. “Certo, c’è il grande tema del digital divide, legato a problemi infrastrutturali del Paese – ha ricordato Manfredi a Radio 24- L’emergenza ci ha fatto capire che serve una connessione che arrivi a tutti, a larga banda, altrimenti non si può usufruire di alcuni servizi fondamentali”.

 

“PIÙ LAUREATI DELLO SCORSO ANNO NONOSTANTE EMERGENZA COVID”

 

“Abbiamo attraversato un periodo di eccezionale difficoltà, ma il sistema universitario ha continuato la sua funzione: abbiamo avuto un numero di laureati addirittura superiore a quello dello scorso anno e un numero di esami sostenuti praticamente uguale. Significa che complessivamente la risposta è stata molto positiva”. Lo ha detto il ministro dell’Universià e della Ricerca Gaetano Manfredi a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24 parlando dei problemi legati al lockdown. “Disagi ci sono stati, era inevitabile – ha ammesso Manfredi – cercheremo di limitarli al massimo e di fare in modo che nessuno resti indietro: abbiamo un milione e 600 mila studenti, gli atenei hanno molto lavorato per evitare problemi con bonus di sostegno e cercando di aprire le strutture nei limiti del possibile”.

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