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San Marino, indici prezzi al consumo: nel 2019 su di un punto

da Redazione

UPECEDS: lo scorso anno la media generale è arrivata a 112,48. Salgono i prodotti alimentari e gli alcolici, scendono le comunicazioni.

inflazione

 

di Alessandro Carli

 

In attesa di conoscere i numeri del 2020 – un anno che si preannuncia davvero difficile sotto il profilo economico: il Fondo Monetario Internazionale, nel suo “World Economic Outlook: the Great Lockdown” ha previsto una contrazione del PIL reale del Monte Titano (quello cioè che misura il reddito totale di tutti i soggetti che partecipano a un sistema economico, depurato dalle variazioni dei livelli dei prezzi) del 12,2% -, l’Ufficio di Statistica della Repubblica ha pubblicato i dati per il 2019 sugli indici dei prezzi al consumo a San Marino per le famiglie di operai e impiegati. Per capire meglio l’andamento, li mettiamo a specchio con quelli del 2017 e del 2018.

 

IL PANIERE DEL TITANO

 

Sono 12 le voci che compongono il paniere: prodotti alimentari e bevande analcoliche; bevande alcoliche e tabacchi; abbigliamento e calzature; abitazione, acqua, elettricità e combustibili; mobili, articoli e servizi per la casa; servizi sanitari e spese per la salute; trasporti; comunicazioni; ricreazione, spettacoli e cultura; istruzione; servizi ricettivi e ristorazione; altri beni e servizi.

Preso il valore 100 come base (dicembre 2010), il “Generale” lo scorso anno è arrivato a una media di 112,48 (era 109,49 nel 2017 e 111,42 l’anno successivo). Rispetto al 2018 sono cresciuti i prodotti alimentari e bevande analcoliche (da 133,24 a 138,23) e, in maniera più contenuta, la “ricreazione, spettacoli e cultura” (da 107,89 a 109,30) e l’istruzione (da 106,62 a 109,11). Si sono invece mantenuti sui livelli del 2018 o hanno fatto registrare oscillazioni minime le “bevande analcoliche e tabacchi” (da 111,17 a 111,46), “l’abbigliamento e calzature” (da 112,14 a 113,78), “l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (da 110,63 a 110,77), “i mobili, articoli e servizi per la casa” (da 112,46 a 112,95), i “servizi sanitari e spese per la salute” (da 110,98 a 110,96) e i “trasporti (da 104,51 a 104,30). Si sono contratti invece i prezzi per la “comunicazione, da 76,11 a 74,18.

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