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Scuola, Ministra Azzolina a Radio 24: “Ci sono 2,5 mld, 800 mln li ho trovati io”

da Redazione

“Per settembre abbiamo 2,5 miliardi di euro, 1,5 mld previsti nel decreto Rilancio e ora un miliardo in più. Di questa ultima somma, 800 milioni li ho trovati io. Erano soldi non spesi, che c’erano già. L’ho scoperto interpellando i dirigenti del ministero e chiedendo loro la situazione dei conti. Mi hanno risposto che ero il primo ministro a fare questa domanda”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, a proposito dei fondi disponibili per la scuola a settembre. “Questi soldi – ha chiarito la ministra – sono destinati a diversi aspetti scolastici: arredi nuovi e diversi, con banchi singoli e moderni per recuperare spazio e mantenere il metro di distanza da bocca a bocca, nuove aule, anche fuori dalla scuola intesa in senso tradizionale, e organico docenti, perchè più gruppi di studenti significa più maestri. Chi dovrà controllare l’uso di tali fondi? Ciascuno in base alle proprie responsabilità monitorerà nei tavoli regionali che si faccia quello che si deve fare”, ha spiegato Lucia Azzolina.

 

“CHIUSURA PER ELECTION DAY? NON DECISO IO, MA SANIFICAZIONE DURA UN GIORNO”

 

“Fermo restando che non è il ministro che decide dove si svolgono le elezioni, perché è competenza di altri, la sanificazione della scuola dura un giorno”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, sottolineando che la possibilità di chiusura delle scuole, ad alcuni giorni della riapertura prevista per il 14 settembre a causa dell’election day, riguarderà non tanto le scuole superiori di secondo grado quanto gli altri ordini e gradi.

 

“LINEE GUIDA SCUOLA SOLO GIORNI FA? QUADRO EPIDEMIOLOGICO IN ITINERE”

 

“In altri paesi europei non sono arrivate e in altri ancora arrivate ora, procediamo nello stesso modo. Prendere decisioni adesso sulla base di un quadro epidemiologico in itinere per settembre non è semplice. Dovevamo pensare a opzioni diverse sulla base del quadro epidemiologico”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina rispondendo a una domanda sul fatto che le linee guida sulla riapertura delle scuole sono arrivate solo pochi giorni fa. A chi le chiedeva se da questo punto di vista abbia da recriminarsi qualcosa, Azzolina ha precisato: “Penso si possa sempre fare di più, ma la tempistica nasce dal fatto che non decidiamo da soli, ma in primis sulla base delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico del ministero” e anche la questione della distanza di un metro “dipende dal quadro epidemiologico che va cambiando e cambia in considerazione”. “Le linee guida sono state scritte adesso, ma in altri Paesi europei le linee guida per settembre ancora non sono arrivate, in altri sono arrivate adesso: stiamo procedendo tutti nello stesso identico modo”, ha spiegato Azzolina.

 

“PLEXIGLAS NELLE AULE? SEMPRE STATA UNA BUFALA”

 

“La storia dei divisori in plexiglas nelle aule? E’ sempre stata una bufala, fin dal primo momento”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. La Azzolina ha spiegato: “Avevamo fatto una riunione privata e avevamo comunicato ai nostri interlocutori che il comitato tecnico scientifico stava valutando diverse misure per la riapertura della scuola a settembre tra cui anche i divisori, tra le altre mille ipotesi. Pochi minuti dopo, per i giornali quella ipotesi di divisori era diventata la notizia di ‘bambini a settembre nelle gabbie di plexiglas’, con tanto di immagine. Cosa ripresa da tutti tanto che dopo tre giorni feci un video per dire che mai si era parlato di bambini nelle gabbie. E subito i giornali hanno parlato di ‘Azzolina fa dietrofront, marcia indietro su plexiglas’. Ci vorrebbe maggiore correttezza da parte di tutti, perchè i documenti ufficiali non parlano assolutamente di gabbie di plexiglas, questo non aiuta, e tutt’oggi qualcuno ancora ne parla. Qualcuno vive bene nella confusione e vuole creare confusione”.

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