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Radio 24, “Due di Denari”: Btp Futura, i chiarimenti di Davide Iacovoni (MEF)

da Redazione

Lunedì 6 luglio parte l’operazione Btp Futura, ovvero il collocamento del nuovo titolo di stato esclusivamente dedicato al pubblico retail la cui raccolta sarà destinata a finanziare l’emergenza economica scatenata dalla pandemia.

Questa mattina a Radio 24, nella trasmissione Due di Denari, il Responsabile Direzione Debito Pubblico del Mef Davide Iacovoni ha spiegato lo speciale meccanismo di riconoscimento del flusso cedolare del titolo, definito tecnicamente ‘step up’, in quanto crescente del tempo (cioè nei dieci anni di vita del titolo). “Venerdì 3 luglio comunicheremo la sequenza delle cedole minime, poi a fine collocamento verranno fissati i tassi cedolari definitivi. I criteri che andremo ad adottare saranno sostanzialmente due: da un lato dovremo tenere conto del rendimento a scadenza di un Btp normale cioè con cedole fisse che noi ordinariamente collochiamo sul mercato su una scadenza molto ravvicinata rispetto a quella del luglio 2030, e quello sarà il primo riferimento che andremo a prendere. Ovviamente non sarà un riferimento puntuale: andremo ad analizzare l’andamento del Btp a 10 anni in questi giorni”.

Il secondo riferimento, ha proseguito Iacovoni, consisterà nello “spalmare questo tasso di rendimento fisso su una sequenza cedolare che sarà crescente. Vedremo venerdì quale sarà la sequenza ottimale per consentire – da un lato – di dare un interesse importante già per il primo periodo cedolare, cioè i primi 4 anni. Ma naturalmente dovremo tenere conto dell’aspetto di attrarre l’investitore fino a scadenza: chi mantiene fino a scadenza avrà questo premio che dovrebbe essere significativo. Avrà infatti un valore minimo dell’1% del capitale nominale sottoscritto ma che potrebbe essere più elevato in funzione dell’andamento del Pil”.

A quanto potrà arrivare? “Sarà una premialità importante – spiega Iacovoni – che oggi non possiamo di predeterminare e quindi non rientrerà nel calcolo della sequenza delle cedole che comunicheremo venerdì. L’investitore deve sapere che quelle cedole di cui oggi andrà a beneficiare saranno collegate con l’andamento del tasso a BTp normali ma deve anche sapere che a scadenza avrà un premio che oggi non siamo in grado di prevedere e che non rientra nel calcolo di queste cedole, è completamente aggiuntivo rispetto al normale BTp.

Il BTp futura, è stato detto, ha un carattere difensivo. Che significa? “Avendo questa struttura con cedole crescenti nel tempo, questo è un titolo che ha un carattere che noi chiamiamo in gergo tecnico di tipo difensivo. Può succedere che una volta che abbiamo chiuso il collocamento i tassi di interesse di mercato possano salire per diverse ragioni. E sappiamo che quando i tassi di interesse salgono i prezzi dei titoli già esistenti tendono a scendere. Questo può essere un problema per chi ha bisogno di vendere il titolo prima della scadenza. Questo titolo, invece, con la sua sequenza crescente di cedole, ha la capacità di vedere il suo prezzo di mercato ridursi di meno a fronte di un possibile incremento dei tassi di interesse. Il confronto va fatto rispetto a un normale BTP a cedole fisse la cui riduzione di prezzo sarebbe più elevata. Quindi con il BTP futura si è in qualche modo un po’ più immunizzati rispetto alle oscillazioni dei tassi di interesse di mercato”.

Naturalmente, chiosa il Responsabile della Direzione Debito Pubblico, “se i tassi di interesse dovessero scendere – cosa che ovviamente come emittente auspichiamo – è evidente che il prezzo sale ma tende a salire di più dei normali BTp a cedole fisse. Un aspetto importante che tende a tutelare chi oggi investe su questo strumento e magari tra 4,5,6 anni potrebbe aver bisogno di vendere il titolo. Chiaramente rinuncerà al premio, ma sapendo di poter contare su una dinamica dei prezzi sottostanti più stabile e meno volatile”.

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