Home categorieComunicati Stampa Matteo Mauri (Interno) a Radio 24: “Decreti sicurezza, senza pregiudiziali risolveremo presto”

Matteo Mauri (Interno) a Radio 24: “Decreti sicurezza, senza pregiudiziali risolveremo presto”

da Redazione

Decreti sicurezza, “stiamo lavorando per realizzarli in poco tempo, martedì avremo il terzo incontro e ci confronteremo sulla base delle proposte di tutti, sono positivo sulla possibilità di arrivare a un testo condiviso”. Così Matteo Mauri, vice ministro all’Interno, a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. “Il Movimento 5 stelle ha posto dei temi, il clima è positivo e se non verranno poste delle questioni politiche pregiudiziali, vogliamo azzerare gli effetti negativi dei decreti di Salvini sull’immigrazione ma anche per cambiare le politiche migratorie di questo paese che fanno capo a una legge molto vecchia che non rispetta più la realtà”.

 

“MONDRAGONE: INACCETTABILE, LE REGOLE VALGONO SEMPRE”


Mondragone, c’è chi soffia sul fuoco? “Sicuramente c’è chi prova speculare dal punto di vista politico, ma quello che è successo è inaccettabile perché il rispetto delle regole deve valere sempre e ancor di più quando c’è un pericolo sanitario, in questi casi escono allo scoperto delle tensioni che erano presenti anche prima”. Così Matteo Mauri, vice ministro all’Interno, a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24.

 

“REGOLARIZZAZIONI, MI ASPETTO PIÙ COLLABORAZIONE DAI DATORI E ASSOCIAZIONI IMPRENDITORI, C’È TEMPO FINO A METÀ AGOSTO”

 

Lo sfruttamento dei lavoratori è “una vera piaga dell’Italia, soprattutto delle zone agricole, ed è il motivo per cui abbiamo deciso di fare la regolarizzazione che riguarda sia per gli extra comunitari che gli italiani e gli europei che lavorano in maniera irregolare, situazioni di questo genere sono inaccettabili e incivili”. Così Matteo Mauri, vice ministro all’Interno, a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. A proposito delle scarse domande di regolarizzazione finora pervenute Mauri specifica che “finora sono quasi 70mila e c’è tempo fino a metà agosto e c’è quindi tempo raggiungere le cifre ipotizzate. Mi aspetto più collaborazione da parte dei datori di lavoro e delle associazioni di categoria degli imprenditori agricoli, non avere persone schiavizzate nei campi deve essere un imperativo di tutti”.

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