Home FixingFixing Repubblica di San Marino, in arrivo i “Titani” per rilanciare i consumi interni

Repubblica di San Marino, in arrivo i “Titani” per rilanciare i consumi interni

da Redazione

Prendendo spunto dal progetto di Biagio Bossone sulla moneta fiscale, la maggioranza ha presentato il progetto di legge per istituire i “Certificati di Compensazione Fiscale Sammarinesi”: avranno un controvalore di 1 euro ciascuno e saranno integrati al circuito sconti SMaC, oltre a essere usati per pagare una parte delle pensioni.

SMaC 5

 

di Daniele Bartolucci

 

Arrivano i “Titani”, saranno loro a risollevare i consumi interni e a rilanciare l’economia reale, i redditi e rifornire al tempo stesso anche le banche e il sistema di nuova liquidità? I partiti di maggioranza ci credono e, con le dovute riserve (già ampiamente corroborate da polemiche e critiche), hanno presentato il progetto di legge istitutivo dei “certificati di compensazione fiscale sammarinesi”. Tecnicamente (come ipotizzato al tempo da Biagio Bossone, dalla cui idea si prende spunto) si tratta di un progetto di “moneta fiscale” (niente a che fare con le cryptovalute) che coinvolgerebbe da una parte il circuito SMaC per i consumi, dall’altra stipendi e pensioni (in parte pagati in Titani), ma anche sussidi e aiuti a fondo perduto per imprese e famiglie.

 

“UNO SFORZO DI CREATIVITÀ POLITICA ED ECONOMICA”

 

I gruppi politici di maggioranza hanno presentato questo progetto di legge consapevoli che “la Repubblica di San Marino – di fatto – non si sia mai completamente ripresa da quella iniziata come indiretta conseguenza del crack di Lehman Brothers: la fine dei capisaldi, ovvero sia di quelle peculiarità normative che avevano caratterizzato per circa un ventenni o il nostro sistema economico-finanziario, assicurandogli uno sviluppo tanto impetuoso sul fronte della creazione di ricchezza quanto discutibile sul piano della sua redistribuzione, dell’etica nonché della sostenibilità sociale, politica e finanziaria sul medio – lungo periodo. Il nuovo tracollo economico che si prospetta sin d’ora”, scrivono nella relazione accompagnatoria riferendosi al dopo Covid-19, “appare quindi come l’ennesima scossa di terremoto, che s’abbatte questa volta su una città dai molti ruderi e dalle fondamenta traballanti”. “Il presente Progetto di Legge”, spiegano i promotori dello stesso, “costituisce uno sforzo di creatività politica ed economica per rispondere ad una crisi di liquidità che, ben lungi dall’interessare il solo sistema bancario, affligge oggi più che mai il settore dell’economia cosiddetta reale”. Tale proposta “persegue quindi l’intento di aumentare la capacità di spesa dei cittadini, al fine di aumentare – per mezzo dell’aumento dei consumi all’interno della Repubblica – la domanda aggregata e quindi il Prodotto Interno Lordo, o quantomeno limitarne il crollo verticale previsto in seguito all’ emergenza pandemica”. I proponenti ovviamente non nascondono che “il progetto prende le mosse dal manifesto per una moneta fiscale lanciato, fra gli altri, dall’economista Biagio Bossone e dal sociologo Luciano Gallino, con l’obiettivo di creare liquidità senza emettere onerosi titoli di debito e, al tempo stesso, senza battere moneta nel rispetto degli accordi con l’Unione Europea”. “Ogni tempo ha bisogno di condotte alla sua altezza”, avvertono: “Una situazione straordinaria richiede azioni e approcci fuori dall’ordinario”.

 

BANCHE, STIPENDI PENSIONI, SCONTI E SUSSIDI

 

Come detto e come riporta l’art. 1 del progetto di legge, sarà fondamentale che i CCFS siano integrati con il sistema SMaC, visto che la scontistica effettuata su San Marino Card verrà accreditata in Titani. La particolarità dello strumento, di base, è comunque che sia accettato dagli utilizzatori su base volontaria. I “Titani” avranno un controvalore di 1 Titano uguale a 1 euro. L’altra possibilità (art.5) è che “il pagamento di una quota dei salari, sussidi e pensioni venga pagata in CCFS”. Mentre per le banche è previsto che possano “prestare CCFS contro euro, ad un tasso di interesse però più basso di quello corrente sui normali prestiti, specie quelli consumo a cui fisiologicamente i Titani si prestano. Gli Istituti di Credito, così”, spiegano i proponenti, “una volta convertiti alle aziende i Titani, potranno di fatto riconvertirli in maniera remunerativa col sistema economico, spingendo altresì la spesa per il consumo interno e assicurando così la redditività della propria liquidità”. L’articolo 8 stabilisce inoltre la possibilità di pagare una quota dei pubblici appalti tramite Titani. Ma la cosa più interessante è contenuta nel Titolo II, “afferente alla necessaria iniezione di liquidità a fondo perduto a sostegno delle famiglie, degli imprenditori, dei disoccupati, dei lavoratori duramente colpiti dall’ emergenza pandemica”, stabilendo gli aventi diritto ai sussidi, nonché l’entità degli emolumenti: 2000 Titani ai disoccupati privi di ammortizzatori sociali e agli imprenditori costretti a sospendere le proprie attività in seguito al DL 52/2020 e successivi a cui s’aggiungono 1000 Titani per gli imprenditori eli quei settori maggiormente colpiti, 700 Titani ai lavoratori e disoccupati che hanno ricevuto ammortizzatori sociali inferiori a 700 euro durante l’emergenza, 500 Titani a disoccupati e lavoratori che hanno percepito ammortizzatori sociali superiori a 700 euro. Previsti comunque anche incentivi a chi accetterà i Titani: c’è ad esempio “un margine di favore nell’assegnazione dei pubblici appalti alle aziende che dichiarano di essere disposte ad accettare una quota più ampia di CCFS rispetto a quella proposta dal bando di gara”, uno “sconto fiscale sulla tassa di licenza – o un bonus di 250 Titani annui per chi ne è esente – agli operatori economici che decidono di aderire al circuito CCFS”. Ma anche “un bonus per i lavoratori, i disoccupati, i pensionati che aderiscono al circuito CCFS”.

 

DUBBI SULL’UTILIZZO E ATTENZIONE AI PREZZI

 

“I Certificati di Compensazione Fiscale sono degli strumenti che, come ogni altro strumento di condizionamento e indirizzo macroeconomico, sia esso fiscale, monetario o di altra natura, possono avere delle potenziali ricadute sia positive che negative sul tessuto economico”, mettono le mani avanti i gruppi di maggioranza, che specificano al Governo alcune raccomandazioni, “principalmente riferite a possibili sofferenze nei settori della finanza pubblica e privata. Tali problematicità potrebbero verificarsi qualora la quantità di Titani in circolo superasse di molto le capacità di assorbimento del sistema commerciale e produttivo. Per questa ragione, invitiamo l’Esecutivo ad effettuare le emissioni gradualmente, sempre tenendo in dovuta considerazione l’andamento della loro circolarità e testando le capacità di assorbimento del sistema economico”.

L’altro aspetto da tenere in considerazione, ci permettiamo di consigliare, riguarda i prezzi, che andranno tenuti sotto stretto controllo (un Osservatorio?) perché non vengano aumentati della quota “incentivante” o degli sconti, azzerando di fatto la potenza di questi strumenti nell’aumentare i consumi.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento