Home FixingFixing La qualità dell’aria: il Monte Titano è in salute

La qualità dell’aria: il Monte Titano è in salute

da Redazione

Anche nella prima settimana di giugno sono ottimi i valori di PM10. Dall’inizio dell’anno i limiti del Particolato sono stati sforati solo 9 volte.

tabella aria

 

di Alessandro Carli

 

In parte lo avevano già preannunciato nelle scorse settimane due voci del Consorzio Terra di San Marino, Melissa Marzi, Presidente della Cooperativa Apicoltori Sammarinesi, e Flavio Benedettini, Presidente della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi: forse in parte per la Covid-19, anche a giugno la qualità dell’aria della Repubblica è “buona”. La conferma arriva dai dati dell’ISS che, attraverso la centralina di Piazza Bertoldi a Serravalle, monitora quotidianamente i dati ambientali e le emissioni nell’atmosfera di Biossido di Azoto (NO2), Ozono (O3), Benzene (C6H6) e Particolato (PM10). Il primo (forte irritante delle vie polmonari; già a moderate concentrazioni nell’aria provoca tosse acuta, dolori al torace, convulsioni e insufficienza circolatoria. Può inoltre provocare danni irreversibili ai polmoni che possono manifestarsi anche molti mesi dopo l’attacco. È emesso soprattutto dai motori diesel ed è ritenuto cancerogeno), dall’inizio del 2020, non ha mai superato i limiti consentiti. Il secondo (gas con capacità irritanti per gli occhi, per le vie respiratorie e per le mucose in genere. Elevate concentrazioni di questo inquinante nell’aria possono favorire l’insorgenza di disturbi sanitari o l’acuirsi delle patologie già presenti nei soggetti più sensibili) 11 volte. Il “nome” più conosciuto è quello del PM 10 e il Decreto Delegato numero 44 del 2012 ammette in un anno 35 superamenti. Dall’inizio dell’anno i valori di Particolato sono stati “sforati” nove volte ma mai nel mese di giugno.

 

IL SIGNIFICATO DI PM10

 

Il PM10 indica un insieme di polveri inquinanti altamente nocive per l’uomo. Si tratta di particelle solide e liquide, di diametro inferiore a 10µm, generate da fenomeni naturali, o più comunemente dai gas di scarico delle automobili o dall’inquinamento degli impianti industriali. Gli effetti irritativi sul tratto superiore dell’apparato respiratorio possono comprendere l’infiammazione e la secchezza del naso e della gola, aggravandosi se le particelle hanno assorbito sostanze acide (come il biossido di zolfo o gli ossidi di azoto).

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