“Che ci sia una discussione sul recovery fund mi pare inevitabile”, ma “ci sono due punti importanti: nessuno ha sbattuto la porta, dunque ora si discute nel merito.” Lo ha detto questa mattina Paolo Gentiloni, Commissario europeo agli Affari Economici, intervistato dal Vicedirettore del Sole 24 Ore Alberto Orioli all’interno del webinar “Fuori dall’emergenza sanitaria: una nuova Europa” organizzato dal Sole 24 Ore per la fiera internazionale R2B onAir. Gentiloni prosegue: “Non ci sono atteggiamenti di totale chiusura e soprattutto è nell’interesse di tutti i Paesi europei. Questa proposta deve essere alla fine condivisa nella sua sostanza, si possono modificare piccoli dettagli, ma non la si può cambiare nella sostanza”.
“PER PAESI COME ITALIA NON PUÒ SCOMPARIRE IL TEMA DI RIDUZIONE DEL DEBITO PUBBLICO”
“Il punto non è che i piani di cui discuteremo hanno come obiettivo principale quello di ridurre il deficit o di ridurre il rapporto debito-Pil; il punto è che i paesi che hanno un debito molto alto devono porsi il problema nei prossimi anni di evitare che vada a livelli superiori, perché è vero che oggi tutti i paesi Ue hanno un accesso ai mercati e sostenibilità del debito ma è altrettanto vero che accumulare debito troppo alto alla lunga rischia di essere un problema”. Lo ha detto il commissario all’economia Paolo Gentiloni intervenendo al webinar ‘Fuori dall’emergenza sanitaria: una nuova Europa’, organizzato dal Sole 24 Ore. Gentiloni continua: “In un dibattito pubblico in un paese come l’Italia il tema di riportare il debito entro certi confini non può scomparire, non deve essere un limite agli interventi di emergenza necessari e al rilancio che va pianificato anche con i fondi Ue, il rilancio non deve essere limitato da questa preoccupazione; ma questa preoccupazione non può scomparire da questa discussione”.
