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San Marino, la Giochi del Titano Spa va “all in” sulla sicurezza

da Redazione

Ricircolo del 100% dell’aria ogni 4 minuti e termoscanner all’ingresso. Il Direttore Salvatore Caronia: “Nuovi investimenti e procedure, pronti alla riapertura”.

Giochi del titano sale slot

 

di Daniele Bartolucci

 

Anche la Giochi del Titano Spa è pronta a riaprire l’attività al pubblico nella massima sicurezza, per i propri operatori e per i propri clienti. In questi mesi di chiusura forzata, infatti, la società non è rimasta ferma e, complice anche “l’aver già investito nel tempo in tecnologie all’avanguardia”, spiega il Direttore Generale Salvatore Caronia, “ha ideato e sviluppato un nuovo protocollo di procedure e organizzazione interna in grado di porla ai massimi livelli di sicurezza a San Marino e non solo”.

 

Sono passati più di due mesi dalla chiusura, come state preparando la ripresa delle attività?

 

“Fin dal primo giorno di chiusura abbiamo compreso che la sicurezza sanitaria sarebbe diventata l’obiettivo prioritario di tutta la nostra attività, sia per quanto riguarda il personale impiegato, sia per i nostri clienti. Fortunatamente per noi, questo non rappresenta un cambiamento impossibile: la salubrità degli ambienti, l’igiene e la pulizia sono sempre stati un obiettivo fondamentale della società, come dimostrano gli investimenti che si sono susseguiti nel tempo”.

 

Il potente impianto di ricircolo dell’aria è uno di questi, vero?

 

“Certamente. Si tratta di un sistema all’avanguardia, utilizzato non a caso nelle sale pre operatorie degli ospedali, capace di sostituire il 100% dell’aria presente in tutti gli ambienti ogni 4 minuti. Aria che viene prelevata dall’esterno e opportunamente filtrata. Questo impianto, studiato al tempo per avere aria fresca e pulita anche nelle sale fumatori, rappresenta oggi un vantaggio tecnologico che ci permette di ridurre enormemente il rischio di contagio attraverso il principale vettore del coronavirus, è come restare all’aperto. Oltre all’impianto di ricircolo dell’aria, avevamo già attivato delle procedure particolari, come ad esempio la pulizia delle mani ogni 3 ore: un’attenzione molto apprezzata dai nostri clienti, che ora implementeremo”.

 

Avete programmato anche altri investimenti?

 

“Ci siamo dotati di termoscanner agli ingressi, per misurare la temperatura corporea ed evitare che quanti presentino sintomi influenzali possano entrare in contatto con altre persone, pur garantendo il rispetto della privacy. Abbiamo previsto inoltre percorsi obbligatori, anche per i nostri operatori. Si tratta anche in questo caso di apparati tecnologici all’avanguardia, gli stessi che sono stati installati negli aeroporti di Milano e Roma”.

 

State ideando anche nuove procedure?

 

“Siamo partiti dalla valutazione degli indici di rischio, quindi, abbiamo ideato un protocollo di procedure e di organizzazione interna, sulla scorta delle esperienze a livello internazionale: abbiamo osservato come si sta muovendo Las Vegas, dove occorrono ovviamente procedure molto stringenti, trattandosi di un’intera città basata sulle attività del gioco, degli alberghi e dei ristoranti. Nello stesso tempo studiamo quanto disposto dalla Commissione europea sul turismo in generale e in particolare per le case da gioco”.

 

Quali gli interventi principali?

 

“Come detto, la società si era già attivata con procedure specifiche e i dati dei primi mesi dell’anno ci hanno confortato sulla loro efficacia, stante il fatto che su oltre 30mila ingressi non abbiamo avuto nessun caso segnalato. Merito anche delle procedure di sanificazione di tutti i locali, che ovviamente rafforzeremo. Oltre a questo, ci sono tutti i dispositivi di protezione individuale: per i clienti le mascherine, per i dipendenti mascherine e occhiali da indossare durante l’intero servizio e guanti quando necessitano; i gel igienizzanti per le mani, ma anche nuovi percorsi di formazione per il personale”.

 

A proposito di dipendenti, faranno anche loro i test sierologici?

 

“L’ISS ci ha già contattato e dovremmo eseguirli in questi giorni. Dico di più: nel nostro protocollo era già prevista questa verifica, ma non una tantum, perché l’intenzione è di attivare un monitoraggio continuo. Insieme al Responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP), al Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e al nostro Medico del lavoro, ripeteremo i test anche nel corso del tempo, a maggiore tutela degli operatori e dei clienti”.

 

A quando, quindi, la riapertura?

 

“Premesso che questa settimana stanno riaprendo le case da gioco in Germania, Repubblica Ceca e Croazia, siamo in attesa che l’ISS valuti e dia il proprio consenso formale al nostro protocollo di sicurezza. Nel frattempo stiamo osservando l’andamento epidemiologico per definire una data precisa. Di certo c’è che l’8 marzo 2020 ha rappresentato per tutti noi uno stop importante, non solo a livello operativo ma anche dal punto di vista emozionale: mai, in 13 anni di attività, la Giochi del Titano aveva chiuso un solo giorno… E’ da qui, dalla consapevolezza dei rischi e quindi dalla garanzia della massima sicurezza, vogliamo ripartire e pensiamo di essere per gli impianti e con le procedure adottate uno dei posti più sicuri. Siamo pronti”.

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