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Banca Centrale di San Marino: impieghi lordi giù di 51 milioni di euro

da Redazione

La contrazione dovuta principalmente ai rimborsi di finanziamenti. A fine 2019 le società di gestione di diritto sammarinese attive erano 12.

BCSM grande

 

di Alessandro Carli

 

Nel quarto trimestre 2019 gli impieghi lordi verso clientela sono diminuiti di 51 milioni di euro, attestandosi 2.636 milioni, principalmente in ragione dei rimborsi di finanziamenti. Lo sottolinea il bollettino del IV trimestre 2019 di Banca Centrale della Repubblica di San Marino.

Le sofferenze lorde, pari a 784 milioni, hanno registrato un incremento di 84 milioni, principalmente in ragione della contabilizzazione dei crediti in sofferenza di una società finanziaria incorporata nella banca capogruppo. Gli impieghi netti verso clientela, pari a 1.594 milioni8 , sono risultati in calo di 91 milioni (-5,4%), prevalentemente in ragione dei citati rientri sui finanziamenti e delle rettifiche operate dalle banche, riconducibili in modo rilevante alla fusione per incorporazione sopra menzionata. I crediti in bonis netti sono diminuiti di 144 milioni, attestandosi a 1.002 milioni mentre i crediti non performing netti, pari a 592 milioni, che rappresentano il 37% del totale degli impieghi netti, risultano in aumento di 53 milioni rispetto al trimestre precedente. Tra i crediti dubbi netti, si evidenziano sofferenze per 274 milioni (+42 milioni), crediti ristrutturati per 210 milioni (+12 milioni), incagli per 105 milioni (sostanzialmente invariati) e scaduti/sconfinanti per 2 milioni (-1 milione). Il coverage ratio sui crediti dubbi è diminuito al 63,6% dal precedente 64,8%, mentre il coverage ratio sulle sofferenze è diminuito al 65% (66,8% a fine settembre 2019). I crediti dubbi lordi rappresentano il 61,7% degli impieghi lordi (NPL Ratio a valori lordi), mentre i crediti dubbi netti rappresentano il 37,1% degli impieghi netti (NPL Ratio a valori netti).

Nel trimestre in esame il patrimonio netto del sistema bancario risulta in diminuzione di 6 milioni, ragguagliandosi a 231 milioni, sostanzialmente in ragione della cancellazione dal Registro dei Soggetti Autorizzati della Banca Impresa di San Marino S.p.A. (incorporata in Banca di San Marino S.p.A.) e dell’incremento della perdita netta di periodo registrata dal sistema. L’effetto negativo è parzialmente compensato dalla copertura della perdita dell’esercizio 2018 della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, operata tramite emissione del titolo di Stato autorizzato dal Congresso di Stato (art. 25 della Legge 88/2019).

 

LE SOCIETÀ DI GESTIONE


A fine dicembre 2019 i fondi comuni di diritto sammarinese attivi e gestiti dalle tre SG erano n. 12, di cui n. 4 istituiti ai sensi di specifici decreti-legge nell’ambito di operazioni di ristrutturazione bancarie, di tipo chiuso e riservati esclusivamente alle banche sammarinesi, con attivi riconducibili prevalentemente a crediti deteriorati. Il patrimonio netto dei citati n. 12 fondi risulta pari a 200 milioni, rispetto ai 209,2 milioni di euro di fine settembre 2019. La variazione delle masse gestite è riconducibile prevalentemente alla liquidazione di n. 8 fondi di tipo aperto gestiti da una società di gestione e dall’aggiornamento del Net Asset Value dei fondi chiusi, parzialmente compensato dall’incremento registrato da un’altra società di gestione, relativamente a fondi di tipo aperto. Del citato importo di 200 milioni, la parte riferita ai menzionati 4 fondi di crediti è pari a 82,5 milioni.

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