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San Marino, i dati di Banca Centrale: la raccolta totale perde altri 160 milioni (-3%)

da Redazione

Il bollettino del IV trimestre 2019 evidenzia anche i 114 milioni in meno nel “risparmio”. Cresciuti i debiti rappresentati da strumenti finanziari, giù invece quelli verso la clientela.

BCSM

 

di Alessandro Carli

 

Il quarto trimestre 2019, al pari del precedente, è stato fortemente caratterizzato dalla gestione della crisi di un intermediario bancario (Banca Nazionale Sammarinese in risoluzione, già Banca CIS S.p.a.), in linea con la normativa in materia di risoluzione bancaria (Legge 102/2019) e con il Programma di risoluzione adottato da BCSM a luglio 2019. Lo comunica, nel bollettino periodico, Banca Centrale della Repubblica di San Marino. Da inizio ottobre a fine dicembre le attività della Vigilanza nel periodo si sono concentrate nel coordinamento e nel monitoraggio del processo di migrazione di attivi e passivi da BNS a tre banche cessionarie, privilegiando dal punto di vista temporale il passaggio dei depositi protetti della clientela, al fine di mettere in sicurezza le disponibilità finanziarie di circa 3.400 clienti.

 

LA STRUTTURA DEL SISTEMA FINANZIARIO

 

Al 31 dicembre 2019 risultavano iscritte nel Registro dei Soggetti Autorizzati 13 società, mentre in pari data erano 37 gli intermediari assicurativi e riassicurativi iscritti nel relativo registro di competenza. Rispetto al trimestre precedente il numero delle società è diminuito di 2 unità (una banca e una società finanziaria) a seguito di operazioni di fusione per incorporazione. Inoltre, relativamente agli intermediari assicurativi e riassicurativi, si rilevano, rispetto al trimestre precedente, 3 cancellazioni d’ufficio e un’iscrizione.

 

I DATI DEL SISTEMA BANCARIO

 

In premessa: i dati relativi al 31 dicembre 2019 tengono conto degli effetti del programma di risoluzione di Banca CIS, già sottoposta ad amministrazione straordinaria, in conformità a quanto previsto dalle leggi n. 102/2019 e n. 115/2019.

Nel quarto trimestre 2019 la raccolta del risparmio, attestatasi a 3.611 milioni di euro, ha registrato un decremento di 114 milioni rispetto alla fine del trimestre precedente (-3,1%), sulla quale ha inciso, in modo rilevante, il trasferimento di fondi di clientela istituzionale dal sistema bancario alla Banca Centrale, i cui valori non sono ricompresi nei dati di sistema. Con riguardo alle componenti della raccolta del risparmio, i debiti rappresentati da strumenti finanziari, pari a 1.483 milioni, evidenziano un incremento di 109 milioni (+7,9%), mentre i debiti verso clientela registrano una diminuzione di 222 milioni (-9,5%). Sulle predette dinamiche incide, tra l’altro, la conversione dei depositi non protetti di Banca Nazionale Sammarinese in obbligazioni in applicazione del programma di risoluzione di Banca CIS.

La raccolta interbancaria registra una diminuzione di 29 milioni, in ragione, principalmente, delle modalità tecniche adottate per la registrazione contabile dei trasferimenti di attività e passività tra BNS e le tre banche cessionarie (iniziale rilevazione di crediti interbancari in contropartita ai depositi ceduti e successiva sostituzione con gli attivi concordati nel contratto di cessione).

La raccolta indiretta, prosegue il bollettino, ha mostrato una diminuzione di 19 milioni, attestandosi a 1.623 milioni (-1,1%). A fronte della diminuzione del valore delle gestioni patrimoniali (-22 milioni), si è registrato un incremento sia della custodia e amministrazione di strumenti finanziari (+3 milioni), sia dell’attività di banca depositaria (+1 milione).

Sulla dinamica dell’aggregato hanno inciso, tra l’altro, le vendite e i trasferimenti di strumenti finanziari disposti dalla clientela, parzialmente compensati dalla trasformazione da raccolta del risparmio in raccolta indiretta. La raccolta totale ha di conseguenza registrato una contrazione di 162 milioni (pari a -3%), attestandosi a 5.254 milioni.

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