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Banco BPM, le parole dell’AD Castagna nel corso della diretta Instagram de Il Sole 24 Ore

da Redazione

Banco Bpm ha ricevuto oltre «100mila richieste di moratoria, di cui tre quarti dalle aziende e un quarto da privati». Lo ha dichiarato l’a.d. Giuseppe Castagna nel corso di una diretta Instagram sull’account del Sole 24 Ore nell’ambito della serie “#PostCovid – Il mondo che verrà”. «Ci stiamo poi adoperando e siamo a buon punto sulle famose erogazioni» di prestiti garantiti dallo Stato «sotto i 25mila euro». Castagna ha ammesso che l’erogazione di questi finanziamenti è stata «molto complicata» a causa della necessità «di doversi raccordare con le procedure del Mediocredito, che comunque usavamo anche prima ma siamo passati da qualche decina al giorno a 3-4 mila al giorno». «Ci sono volute un paio di settimane a farci partire – ha aggiunto – ma ora su 40mila richieste le abbiamo processate tutte, erogate 22mila e ottenuto garanzie su 28mila». «In un paio di settimane dovremmo riuscire a erogare tutto», ha concluso.

 

“GRANDI AZIENDE NON STANNO CHIEDENDO GARANZIE STATO”

 

«Non sono in grado di dare interpretazione della richiesta, ma se stiamo a quello che dice Fca non è per liquidità a se stessa ma per dirottare liquidità verso i subfornitori. Non ne conosco la motivazione, ma è più probabile che sia questa che una necessità fisiologica della grande azienda. Le grandi aziende non stanno ricorrendo a questo tipo di garanzie». Così l’a.d. di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, ha commentato la richiesta di Fca di un prestito a Intesa Sanpaolo con garanzia Sace. Castagna è intervenuto a una diretta Instagram sull’account del Sole 24 Ore nell’ambito della serie “#PostCovid – Il mondo che verrà”. «Noi siamo i primi tifosi dei nostri clienti e i primi interessati a dare tutto il supporto finanziario», ha aggiunto parlando in generale delle misure a sostegno delel imprese. Castagna ha poi ricordato che «le misure del Governo sono molto utili», ma che mancano strumenti a sostegno delle imprese che si trovano in fase di ristrutturazione e che hanno debiti classificati come Utp. «Non c’è nessun provvedimento di sostegno: non hanno né moratorie né finanziamenti garantiti», ha concluso.

 

“PURTROPPO RIAPERTO LO SHORT SELLING IN BORSA”


«Da quando abbiamo annunciato i conti del primo trimestre a ieri abbiamo sovraperformato l’indice bancario. Il motivo per cui oggi i titoli bancari scendono è molto chiaro: hanno riaperto, e purtroppo dico io, la possibilità di shortare». Lo ha dichiarato l’a.d. di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, nel corso di una diretta Instagram sull’account del Sole 24 Ore nell’ambito della serie “#PostCovid – Il mondo che verrà”. «Io su questo rispetto tutte le decisioni, ma è ovvio che nel bel mezzo della prima settimana di riapertura in cui c’è ancora una speculazione estrema, mi interrogo sulla necessità di aver fatto tutto ciò». Secondo Castagna, in ogni caso, l’andamento del titolo Banco Bpm «è abbastanza chiaro: finché si basava sui risultati siamo andati bene e oggi con lo short aperto abbiamo i nostri affezionati shortisti che hanno ricominciato a lavorare».

 

“NUOVO PIANO VERSO LA FINE DELL’ANNO”


Per poter mettere a punto un nuovo piano industriale bisognerà «essere veramente sicuri che questa fase» di incertezza «sia completata» e quindi «è più opportuno aspettare verso la fine dell’anno». Lo ha dichiarato l’a.d. di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, nel corso di una diretta Instagram sull’account del Sole 24 Ore nell’ambito della serie “#PostCovid – Il mondo che verrà”. «Mai come in questo momento di settimana in settimana cambiano le prospettive», ha aggiunto, sottolineando che in ogni caso «si potrà dare qualche indicazione in occasione delle prossime trimestrali». Castagna ha notato che l’impatto della pandemia di coronavirus ha cambiato il contesto in maniera tale che è necessario rivedere alcune assunzioni strategiche: «Stiamo valutando di incrementare la chiusura di filiali prevista e considerando un impatto più veloce del digitale», ha spiegato, sottolineando che «con i ricavi sotto minaccia la mossa più efficace più efficiente è quella di ridurre i costi». L’impostazione del piano presentato a inizio marzo, ovvero la prospettiva di una fase di «grande crescita e sviluppo» dopo la ristrutturazione degli ultimi anni, è quindi confermata, ma «ora dovremo individuare le modalità per questo sviluppo». Quanto agli accantonamenti su crediti iscritti a bilancio per affrontare l’emergenza Covid Castagna ha spiegato che si tratta di «accantonamenti prudenziali per una deterioramento che avverrà dal 2021 in avanti». «Non ci aspettiamo un deterioramento del credito già da quest’anno», ha concluso.

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