Il Dott. Pierluigi Arcangeli: “Nell’emergenza priorità all’assistenza, ora la sfida è più grande”.
di Daniele Bartolucci
Dal Paese più colpito dal Coronavirus in proporzione agli abitanti, a quello più controllato, forse l’unico al mondo che potrebbe essere “totally checked” proprio in forza delle sue dimensioni. Quello che la macchina sanitaria sammarinese – e in particolare il Covid Team Territoriale sta realizzando non è solo un progetto, ma “una sfida molto più corposa”, ha annunciato il coordinatore Dr. Pierluigi Arcangeli, “perché superata la fase emergenziale in cui la priorità era l’assistenza, ora che i numeri sono un po’ più incoraggianti possiamo pensare anche a come evitare l’insorgere di nuovi focolai, con controlli capillari a tutti i livelli, dalle famiglie all’ambiente di lavoro”. La massima garanzia, quindi, per chi vive e lavora in Repubblica.
I DATI INIZIANO AD ESSERE CONFORTANTI
“La data del 30 aprile”, ha spiegato ieri in conferenza stampa la Dott.ssa Stefania Stefanelli Responsabile della Comunicazione/URP, “segna un nuovo record positivo per San Marino con ben 9 guariti, nessun deceduto e solo 6 nuovi casi positivi, ma su ben 70 tamponi refertati”. A 65 giorni dall’inizio di questa emergenza, i numeri iniziano quindi a riportare un timido sorriso sui volti degli operatori sanitari. Resta comunque alto il numero dei casi positivi in osservazione sanitaria ( 450, di cui solo 14 ospedalizzati e 436 le persone positive al test molecolare in isolamento al proprio domicilio), a cui si aggiungono le 41 vittime di questi due mesi.
“CONTROLLI CAPILLARI A TUTTI I LIVELLI”
Facendo leva sul fatto dal 7 aprile, con l’esecuzione di test sierologici e dei tamponi analizzati direttamente dal Laboratorio Analisi di San Marino, il Dott. Arcangeli, ha ricordato che è iniziata l’indagine specifica della ricerca del virus Sars Cov 2 nella rete dei contatti stretti delle persone già positive, anche su individui asintomatici. Ma non solo: “Abbiamo affrontato l’emergenza ponendo come priorità l’assistenza ai malati, ma ora che i numeri iniziano ad essere più confortanti, noi dobbiamo incominciare ad allargare la nostra azione sul territorio, partendo da chi deve riprendere una vita sociale, che può essere anche quella lavorativa”. Più precisamente, rinnovando gli annunci del Commissario Arlotti ad Euronews e della Direttrice Ivonne Zoffoli alla Rai,”ora ci attende una sfida ben più solida, ed è quella, in una comunità controllabile come lo è San Marino, di controllare quante più persone ad ogni livello sociale”.
CERTIFICATI “GUARITI” E “FINE QUARANTENA”
L’altro tema riguarda, infine le guarigioni e i cosiddetti “fine quarantena”. “Entrambi casi, il primo dopo un doppio tampone negativo e il secondo dopo il sierologico negativo”, ha spiegato Arcangeli, “sono certificati e documentabili”. Quindi, chi torna in famiglia o al lavoro è completamente sano e in sicurezza, anche per chi vive e lavora con lui.