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San Marino, ecco il Decreto “economia”: liquidità garantita dallo Stato

da Redazione

Tasso Euribor 6 mesi+2 punti. Previste deroghe ai termini per versare i contributi. Istituito un “reddito minimo” per le famiglie, ma il punto principale è il Fondo Straordinario.

decreto

 

di Daniele Bartolucci

 

Il Decreto Legge n. 63 (SCARICA QUI IL PDF) prevede – finalmente – diversi aiuti e interventi a sostegno dell’economica, ma, parafrasando la vicina Italia, non si può chiamare “Cura San Marino” perché di risorse vere e proprie non ce ne sono. Certamente il Fondo Straordinario istituito all’art. 18 ne può mettere a disposizione, ma tutto dipenderà dal finanziamento che il Governo riuscirà a reperire tramite la diplomazia internazionale (in primis con l’Italia e, nel caso, attraverso questa per arrivare all’Unione Europea, vedi articolo a pagina 7), perché si concretizzi davvero questa iniezione di liquidità che il sistema necessita ormai da tempo. Tempo che comunque è anche l’oggetto di molti interventi, come le tante e importanti proroghe concesse dal Decreto in oggetto, che si aggiungono a una delle richieste principali delle imprese, ovvero una liquidità immediata, con la concessione di prestiti con garanzia statale. Mentre per le famiglie è interessante il permesso parentale straordinario per nuclei familiari non superiore a 150 ore lavorative di cui possono usufruire i genitori lavoratori dipendenti del settore privato o pubblico, per i figli di età non superiore ai 12 anni. Anche se la vera novità è che dal 1 marzo 2020 e fino alla data di cessazione della emergenza sanitaria, è stato istituito un reddito minimo garantito di 580 euro ai nuclei familiari residenti, anche se composti da una persona sola, che si trovano in stato di difficoltà economica e con insufficienti mezzi di sostentamento, maggiorato di 150 euro per il coniuge o per il convivente more uxorio o per il contraente l’unione civile, e di 50 per ogni altro convivente del nucleo familiare.

 

LIQUIDITÀ ALLE IMPRESE GARANTITA DALLO STATO


Il più importante intervento del Decreto contenuto nell’art. 20 “Misure temporanee per il sostegno alla liquidità degli operatori economici” e prevede, per gli operatori economici, che alla data del 31 dicembre 2019 non erano in stato di dissesto e non avevano esposizioni non performante, apposita garanzia sui finanziamenti concessi dalle banche sammarinesi e purché siano in regola con i pagamenti di stipendi, anticipi di CIG, contributi previdenziali e scadenza fiscali e tributarie (o comunque aver definito per quanto di competenza con le Organizzazioni Sindacali, l’ISS o Dipartimento Esattoria, un piano di rientro per il pagamento di tale somme). In caso mancasse quest’ultimo requisito, il finanziamento potrà essere erogato solo a condizione che contestualmente avvenga il saldo delle citate pendenze. La garanzia verrà rilasciata entro il 31 dicembre 2020 per finanziamenti di durata non superiore a 6 anni, con la possibilità per l’operatore economico di avvalersi di un preammortamento di durata fino a 12 mesi. L’ammontare del finanziamento può essere al massimo di 500.000 euro ed è determinato nella misura del 50% del costo sostenuto per il personale nell’esercizio 2019 maggiorato del 50% della media dell’imposta generale sui redditi versata sull’utile di esercizio nell’ultimo triennio e la garanzia copre il 70% dell’importo del finanziamento. Il tasso di interesse non può essere maggiore all’Euribor a 6 mesi maggiorato di 2 punti e comunque non inferiore al 2% e le commissioni applicate dall’istituto di credito devono essere limitate al recupero dei costi. Alle condizioni di mercato sammarinesi, quindi, è un tasso ottimale, con l’aggiunta delle garanzie statali, che servirà, anzi, deve essere proprio destinato a sostenere costi del personale, investimenti o capitale circolante impiegati in attività imprenditoriali che siano localizzati nel territorio della Repubblica di San Marino.

 

IL FONDO STRAORDINARIO PER L’ECONOMIA

 

Come già anticipato, è stato istituito (art. 18) il “Fondo Straordinario a sostegno del rilancio dell’economia” che dovrà essere alimentato con stanziamenti provenienti dal Bilancio dello Stato, da finanziamenti provenienti da enti, istituzioni o istituti, sammarinesi o esteri, da donazioni di persone fisiche, soggetti pubblici o privati, comprese associazioni datoriali o sindacali, sammarinesi o esteri. Tra le finalità del Fondo sono previsti anche finanziamenti agevolati e a fondo perduto per le imprese.

 

DEROGA PER I CONTRIBUTI DEI DIPENDENTI

 

I contributi dei lavoratori dipendenti relativi al periodo marzo-ottobre 2020 possono essere rateizzati, previa apposita istanza da presentarsi da parte del datore di lavoro all’Ufficio Contributi dell’ISS, senza applicazione di penalità per un massimo di dodici mensilità, la cui prima scadenza coincide con l’ultimo giorno del mese di calendario in cui il contributo avrebbe dovuto essere versato, ma con applicazione degli interessi nella misura del tasso fisso del 2%.

 

PROROGHE, ACCONTI E DEBITI A RUOLO

 

Previste diverse proroghe, tra cui quelli per la presentazione della dichiarazione e il conseguente versamento, spostati per il periodo di imposta 2019 al 31 agosto 2020. Qualora l’imposta dovuta sia superiore a 300 euro (per tutti, cittadini e imprese) si potrà procedere al versamento in tre rate di uguale importo con scadenza 31 agosto, 30 settembre e 31 ottobre 2020. Slittano anche gli acconti dovuti per il periodo di imposta 2020, che saranno da pagarsi il 30 novembre e 31 dicembre 2020 ciascuno nella misura del 25% dell’imposta dovuta nell’esercizio precedente, al netto di eventuali crediti per imposte pagate all’estero su redditi di impresa e di lavoro autonomo. Interessante, infine, la possibilità di dilazione di pagamento per i debiti iscritti a ruolo (art. 7).

 

DEDUZIONE FISCALE PER LE RICAPITALIZZAZIONI

 

Altra interessante opportunità per le imprese è data dal fatto che per i periodi d’imposta 2020 e 2021, cumulativamente a quanto previsto dall’art. 74 della legge n. 166/2013 (10%), è stata prevista la deducibilità dal reddito imponibile di una quota corrispondente all’incremento del capitale sociale o della riserva in conto capitale nella misura del 10% (ulteriore) qualora l’incremento sia effettuato con capitali finanziari detenuti all’estero da almeno 12 mesi e a condizione di distribuire i dividendi relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 in misura non superiore al 90%. In tale ultimo caso, il beneficio non dovrà essere restituito qualora l’azienda non proceda con la riduzione del capitale proprio nei cinque esercizi successivi, fatta salva l’ipotesi della riduzione derivante da perdite di esercizio.

 

COMPENSAZIONE CREDITI E DEBITI VERSO LO STATO

 

È stata prevista la possibilità di compensare i crediti già divenuti esigibili nell’anno 2019 vantati verso lo Stato ed il Settore Pubblico Allargato, per la fornitura di beni o prestazione di servizi, con debiti di qualsiasi natura verso lo Stato. Secondo la norma, il contribuente dovrà presentare apposita istanza di compensazione verso l’ufficio interessato alla liquidazione del credito ed alla compensazione del debito. L’iniziativa difficilmente troverà compimento nell’immediato, ma l’averla inserita palesa una volontà politica di andare in questa direzione, dopo che per anni le imprese e le associazioni che le rappresentano l’hanno chiesto più volte. Ora, con la tecnologia disponibile, si potrà fare davvero.

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