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San Marino, stretto legame con il territorio, tracciabilità e grande qualità

da Redazione

I segreti delle eccellenze dei prodotti delle sei filiere raccontati dal tecnico del CTSM Manuela Biserni.

CTSM Manuela Biserni

 

“Dopo il non far nulla, io non conosco occupazione per me più deliziosa del mangiare, mangiare come si deve, intendiamoci. L’appetito è per lo stomaco ciò che l’amore è per il cuore”. Le parole del compositore Gioachino Rossini dicono tanto ma non tutto: mangiare come si deve, certo, ma soprattutto mangiare bene e nutrirsi di prodotti di qualità. Un mantra che conosce bene il Consorzio Terra di San Marino e che anche TGcom24 ha rilanciato nei giorni scorsi: “San Marino a tavola, prodotti eccellenti e una cucina da gourmet. Piatti che profumano di latte e formaggi, il buon pane, la piada, l’olio extravergine di oliva, il tutto accompagnato dagli ottimi vini del Consorzio Vini Tipici come i rossi Brugneto, Tessano e Sterpeto o i bianchi fermi, Biancale, Roncale e Caldese” si legge sulla pagina web. Ma qual è il segreto di questa “eccellenza? Manuela Biserni, tecnico del CTSM, lo sintetizza così: legame con il territorio, tracciabilità e qualità.

“I prodotti tipici sono frutto della cultura del territorio di origine e delle sue caratteristiche ambientali, sono unici e preservano l’identità dei luoghi. La tracciabilità e la rintracciabilità per rendere trasparente la scelta dei cibi che finiscono sulle nostre tavole sono basi importanti per la salute dei consumatori perché ci dà la possibilità di ricostruire il percorso di un alimento in tutte le sue fasi”. In caso di “problemi” difatti l’organo preposto al controllo può capire e individuare l’anomalia e intervenire.

“Tutti i prodotti delle sei filiere seguono i disciplinari di produzione. Oltre alla rintracciabilità – prosegue il tecnico – i disciplinari permettono di certificare la qualità dei prodotti: periodicamente vengono eseguite una serie di analisi per garantire l’eccellenza e lo stato ‘di salute’ di tutto quello che ‘esce’ con il marchio CTSM. Il monitoraggio non finisce dopo la vendita: dedichiamo sforzi ed energie anche al cosiddetto ‘follow up post marketing’, quindi controlliamo anche le fasi di post vendita chiedendo ai consumatori di segnalarci eventuali anomalie”.

Questo impegno si traduce in un valore aggiunto che ha un valore profondo che certamente dialoga con la qualità ma anche con qualcosa di sensoriale, quasi materico. “Attraverso i prodotti del Consorzio i consumatori entrano in contatto con il territorio di produzione e sin dai primi momenti hanno la percezione netta di trovarsi davanti a un’eccellenza”. Dietro ogni prodotto c’è un operatore agricolo, un territorio da tutelare, una storia da raccontare. Non sono prodotti industriali ma artigianali, quindi la qualità ha un prezzo giustamente diverso da quello della grande distribuzione.

“I processi di trasformazione – conclude Manuela Biserni – sono seguiti con la massima attenzione e sono tesi a rispettare i prodotti e a non stressarli”.

Sostenere l’economia locale non significa solamente sostenere il territorio, la sua storia, le persone che lavorano ma anche scegliere la sicurezza e la qualità di quello che si mangia. È un percorso virtuoso di educazione al volersi un po’ più bene.

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