Il manifatturiero possiede la maggior parte dei dipendenti: 6.453. L’aumento dei contratti “indeterminati” riguarda soprattutto i frontalieri.
di Alessandro Carli
La forza lavoro della Repubblica di San Marino mostra per l’anno 2018 una variazione tendenziale pari a +2,2%. Una variazione positiva dovuta in parte all’aumento del numero di dipendenti (pari a +2,8%, sono mediamente 19.375 nel 2018 ed erano mediamente 18.840 nel 2017) e alla diminuzione, seppur lieve, del numero di disoccupati (-0,7%, 1.336 nel 2018 e 1.346 nel 2017).
Lo spiega la “Relazione economico statistica al bilancio di previsione dello Stato 2020” pubblicata dall’Ufficio di Statistica. Nel corso degli ultimi cinque anni, la forza lavoro è aumentata del +3,4%, in particolare i dipendenti sono cresciuti del +5,3% (passando da 18.408 nel 2014 a 19.375 nel 2018) e i disoccupati totali sono diminuiti del -7% (passando da 1.437 nel 2014 a 1.336 nel 2018); il numero di lavoratori indipendenti, invece, ha un andamento costantemente in calo nel quinquennio e nel 2018 registra una diminuzione del -11,4% rispetto all’anno 2014, passando da 1.891 unità nel 2014 a 1.755 unità nel 2018. A settembre 2019 il totale della forza lavoro è pari a 22.992 unità (+2,0% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). In modo particolare, aumentano i lavoratori occupati (+2,4% rispetto a settembre 2018), diminuiscono i lavoratori indipendenti (-2,2%) e aumentano i disoccupati (+1).
A settembre 2019 i lavoratori dipendenti totali sono 19.975 e il valore della categoria è aumentato del +2,48% rispetto a settembre 2018 dove gli occupati totali erano 19.491.
Sempre a settembre 2019, i lavoratori dipendenti del settore privato sono 16.335 registrando un aumento del +3,33% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (a settembre 2018 erano 15.808). I lavoratori dipendenti del settore pubblico sono 3.640 e rispetto all’anno precedente hanno subito un decremento del -1,17% (a settembre 2018 erano 3.683). A partire dal 2015, il numero totale dei lavoratori occupati nel settore privato è regolarmente cresciuto, mentre il numero di occupati nel settore pubblico ha mostrato un trend in calo.
Sempre a settembre 2019, i lavoratori frontalieri sono 6.319 e registrano una variazione tendenziale del +6,76% (nel 2018 erano 5.919 e nel 2017 erano 5.391).
Il ramo “Attività Manifatturiere” possiede la consistenza maggiore di dipendenti (pari a 6.453) e a partire dal 2015 conferma un trend positivo di crescita rafforzando il proprio ruolo trainante nell’economia sammarinese.
L’analisi del dato dei lavoratori dipendenti per posizione anagrafica, settore e tipo di contratto evidenzia che l’82,37% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, mentre il restante 17,63% rientra tra coloro che possiedono un contratto a tempo determinato.
Attraverso l’analisi della serie storica si nota come nel 2018 ci sia stata un’impennata dei contratti a tempo indeterminato nel settore privato con una percentuale del +33,14% (al contrario, i contratti a tempo determinato sono diminuiti del -45,9%). A settembre 2019 i contratti a tempo indeterminato del settore privato continuano a crescere, registrando un aumento del +5,5%, a fronte di una diminuzione dei contratti a tempo determinato del -5,6%.
L’aumento dei contratti a tempo indeterminato riguarda soprattutto i lavoratori frontalieri (passando da 1.428 unità nel 2017 a 4.500 unità nel 2018 e a 5.031 unità nel 2019). Questa evidente conversione è da attribuire alla Legge del 29 settembre 2017 n.115 “Modifiche e integrazioni alle norme in materia di sostegno allo sviluppo economico” ed in modo particolare l’art. 5 comma 11 prevede che i lavoratori non iscritti alle liste di avviamento al lavoro godono dei medesimi trattamenti normativi dei lavoratori iscritti alle liste di avviamento al lavoro, anche rispetto alla durata dell’assunzione, del conseguente permesso di lavoro ed al periodo necessario per la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.