Home FixingFixing Coronavirus, precauzioni e controlli: “Siamo un Paese sicuro”

Coronavirus, precauzioni e controlli: “Siamo un Paese sicuro”

da Redazione

Emanate le Ordinanze allineate all’Emilia Romagna, con cui si lavora in totale sinergia per evitare il propagarsi dei contagi. Governo, Gruppo di Coordinamento per le Emergenze Sanitarie, associazioni datoriali e sindacali: “Prudenza e buonsenso”.

riunione coronavirus

 

di Daniele Bartolucci

 

“San Marino è un Paese sicuro e aperto, le attività sono operative e gli approvvigionamenti non sono interrotti”. I rappresentanti del Governo e del Gruppo di Coordinamento per le Emergenze sanitarie, così come le associazioni datoriali e sindacali, lo stanno ribadendo ogni giorno, semmai è vero che “stiamo tutti lavorando perché tale livello di sicurezza e di operatività resti così”. E in questo, dopo gli incontri ufficiali di questi giorni, l’invito è alla massima prudenza, a seguire le indicazioni precauzionali delle Istituzioni e, ovviamente, ad agire sempre con buonsenso.

 

TAMPONI NEGATIVI

 

Intanto il Gruppo di Coordinamento per le Emergenze sanitarie è stato convocato in seduta quotidiana permanente e ha innalzato il livello di guardia, alla luce anche di quanto sta accadendo in Italia e nelle aree confinanti con la Repubblica, ovvero i primi casi nel riminese e le pesarese. “Al momento non risultano casi di contagi registrati in territorio sammarinese”, hanno spiegato dall’ISS, “tuttavia, in ragione della vicinanza con i casi a Rimini, è stata istruito un team ristretto di sanitari che presidierà le domande dei cittadini e l’accertamento epidemiologico su eventuali contatti”. Va sottolineato, comunque, che “la Direzione Sanitaria ISS è in costante contatto con la direzione dell’igiene pubblica di Rimini per il monitoraggio dei contatti con il caso positivo al Coronavirus e ricoverato all’Ospedale Infermi”. Contemporaneamente la Direzione, “in base alle ordinanze emanate e per dare priorità all’emergenza da Coronavirus, ha disposto la riduzione delle attività chirurgiche e di sala operatoria mantenendo attive tutte le urgenze e l’attività oncologica, e rimodulando l’attività ambulatoriale su più sedute”. Detto questo, i controlli comunque non mancano, e “sono due al momento le persone in quarantena su base precauzionale, in forza dell’ordinanza n.1 del 22 febbraio. Si tratta di persone asintomatiche e in buono stato di salute Sono anche risultati tutti negativi i tre tamponi eseguiti su persone di rientro da zone considerate a rischio, che presentavano invece una sintomatologia respiratoria”.

 

I NUMERI UTILI

 

È stato predisposto un numero di telefono sanitario, che sarà attivo tutti i giorni dalle 8 alle 18, a partire da mercoledì 26 febbraio, al quale risponderà del personale ISS per fornire informazioni di tipo sanitario. Il numero è lo 0549 994001. Restano validi anche gli altri numeri, quali quello della Centrale Operativa Interforze per ogni eventuale segnalazione che risponde allo 0549 888888 e quello del Dipartimento Affari Esteri per l’assistenza nelle fasi di rientro dalle zone a rischio (0549 882337). Anche qui con delle indicazioni prudenziali: “In questo momento di emergenza sanitaria, dove sono in campo importanti risorse umane, tecniche e organizzative, si chiede alla cittadinanza la massima collaborazione e supporto attraverso comportamenti di responsabilità e comprensione. Ad esempio evitando lunghe file nei Centri per la Salute o nelle farmacie, rimandando controlli non urgenti o non legati a terapie in corso al Laboratorio analisi, posticipando, se non prioritari, controlli routinari dal proprio medico curante”.

Infine, “si invita la cittadinanza a non farsi condizionare da allarmismi o da notizie non veritiere, ma di affidarsi alle informazioni rilasciate dalle autorità o fonti ufficiali, quali l’OMS, i ministeri della salute europei, il sito della Segreteria di Stato agli Esteri (www.esteri.sm), il sito dell’ISS (www.iss.sm), e i rispettivi canali social compreso quello della Protezione Civile di San Marino (@protezionecivilersm)”.

 

LE ORDINANZE

 

In sinergia con l’Emilia Romagna, sono state emanate due ordinanze (scaricabili anche dal sito dell’Istituto per la Sicurezza Sociale) dalla Segreteria di Stato alla Sanità.

L’ordinanza n.1 “Provvedimenti per le emergenze sanitarie da COVID-19” introduce principalmente “l’obbligo a tutti gli individui che fanno ingresso nella Repubblica di San Marino e che ne precedenti venti giorni, indipendentemente dalla nazionalità e dalla storia di viaggi, abbiano soggiornato e/o transitato in aree a rischio, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, oppure che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19, di comunicare tale circostanza alla Centrale Operativa Interforze al numero 0549.888888”. L’ordinanza n.2 “Misure urgenti per limitare la diffusione del COVID-19” dispone invece una serie di misure, tra cui la sospensione per una settimana in particolare “di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludica, sportiva ecc. svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, pubblici e privati, e delle scuole di ogni ordine e grado, nonchè della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, Università, salvo le attività formative svolte a distanza”. In osservanza all’ordinanza n.2, è stata attuata l’estensione delle misure di sospensione delle attività che prevedono particolari aggregazioni di persone, come il centro diurno per anziani di Borgo Maggiore, il Centro Ricreativo “Vivi la Vita”, il laboratorio Atelier “Le mani” del Servizio Disabilità e il corso OSS.

 

ANIS INVITA LE AZIENDE ASSOCIATE A SEGUIRE UN DECALOGO DI COMPORTAMENTI RESPONSABILI

 

Anche ANIS segue con attenzione l’evoluzione della situazione e, in linea con quanto stanno facendo anche altre realtà confindustriali italiane, ha inviato alle proprie aziende associate un “decalogo” di comportamenti responsabili da tenere sui luoghi di lavoro, “nell’ottica di tutelare la salute del personale delle aziende e delle comunità in cui vivono e lavorano salvaguardando al contempo la continuità aziendale e produttiva”.

1 – Fornire a tutto il personale adeguata informazione generale sulle indicazioni igieniche da adottare prescritte dall’ordinanza n.2 del 20 febbraio 2020;

2 – Limitare i viaggi e gli spostamenti (nazionali ed internazionali) a quelli strettamente necessari e non differibili. Suggeriamo di assoggettare le trasferte alla preventiva approvazione da parte dei responsabili di riferimento;

3 – Predisporre un filtro di ingresso in azienda (reception/portineria, ufficio spedizioni controllo documentazione di trasporto), per l’accesso o il passaggio di personale non dipendente, fornitori, clienti, anche mediante la somministrazione di una scheda di autodichiarazione nelle zone a rischio (estero: Cina, Corea del Sud, Italia: Piemonte, Lombardia Veneto) circa gli spostamenti degli ultimi 15 giorni (dal momento dell’ingresso in azienda);

4 – Si consiglia di valutare l’opportunità di sospendere eventi e attività che prevedono forme di aggregazione di persone diverse da quelle necessarie e previste per il regolare svolgimento delle attività aziendali.

5 – Le riunioni con ospiti esterni non urgenti potranno essere posticipate o sostituite con riunioni in audio/video conferenza;

6 – Ove possibile e previa autorizzazione, favorire il lavoro da remoto;

7 – Il personale residente nei comuni eventualmente identificati come a rischio o oggetto di specifiche misure di contenimento non potranno accedere ai locali dell’azienda fino a diversa specifica disposizione;

8 – Rafforzare le dotazioni di detergenti specifici nei servizi igienici e nelle sale di riunione mediante l’installazione di dispenser;

9 – In caso di sintomi influenzali anche minimi è opportuno rimanere a casa, avvertire telefonicamente il proprio responsabile diretto, contattare i presidi sanitari ai numeri sopra indicati e di ripresentarsi al lavoro solo previa autorizzazione del proprio medico curante.

“In buona sostanza”, spiegano da ANIS, “si richiede la massima osservanza di tutte le buone prassi igieniche e dei comportamenti consigliati anche all’interno dell’opuscolo emesso dal Ministero della Salute Italiano, che si allega, precisando che il numero verde indicato al punto 9) è a beneficio dei soli lavoratori frontalieri”.

Oltre a questo, già nei giorni scorsi ANIS aveva inviato altre comunicazioni inerenti le Ordinanze 1 e 2 (vedi articolo a lato, ndr) con ulteriori indicazioni, tra cui “alcuni consigli generali finalizzati a salvaguardare da una parte la salute e dall’altra dare comunque continuità al lavoro”. Come “valutare attentamente l’opportunità di effettuare visite/incontri/appuntamenti con le persone esterne all’azienda (rappresentanti, clienti, fornitori, manutenzioni, pulizie, ecc.), in tal caso si possono utilizzare altre modalità (telefono, e-mail, videoconferenze, ecc.)”. Per i magazzinieri, invece, “evitare il più possibile il contatto diretto con gli autisti dei corrieri/fornitori/conto lavoristi, ed eseguire le attività di carico e scarico all’esterno dell’azienda con le dovute precauzioni”.

Oltre alle canoniche raccomandazioni già divulgate dal Ministero della Salute italiano nei giorni scorsi: a) Lavati spesso le mani; b) Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; c) Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani; d) Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci; e) Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; f) Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; g) Contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni 8 (Nel caso San Marino fare riferimento al numero 0549 888888); h) Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate; i) I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi; j) Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

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