SAN MARINO – La Nazionale di San Marino ha conosciuto ieri il proprio futuro prossimo all’interno della più giovane tra le competizioni internazionali: il sorteggio della seconda edizione di UEFA Nations League, che si svilupperà tra l’autunno prossimo e la prima porzione di 2021, ha destinato la selezione biancoazzurra al Girone D2 composto esclusivamente – unico in tutto il torneo – da sole tre squadre. Per la formazione affidata a Franco Varrella, dunque, quattro incontri ufficiali tra settembre, ottobre e novembre.
Il sorteggio dei quattordici gruppi spalmati nelle quattro leghe della competizione (A, B, C e D) si è tenuto presso il Beurs van Berlage, icona dell’architettura olandese e sede – in passato – della Borsa di Amsterdam. Deputato all’estrazione dalle due fasce di riferimento per la Lega D, quella in cui sono inserite le ultime sette formazioni del Ranking UEFA, è stato l’ex portiere di Inghilterra ed Arsenal David Seaman – che pure con San Marino ha avuto a che fare, entrando suo malgrado nell’immaginario britannico e sammarinese per la rete di Davide Gualtieri dopo poco più di 8″ dal calcio d’inizio di San Marino-Inghilterra del ’93 -.
I Biancoazzurri, in seconda fascia insieme ad Andorra e Malta, sono stati estratti immediatamente dopo i Cavalieri, avendo dunque immediatamente la certezza di ritrovarsi nel Girone composto da tre squadre e di condividerlo con due nazionali provenienti dalla fascia di Ranking superiore alla propria. A bocce ferme, il risultato del sorteggio per San Marino si sostanzia nelle doppie sfide a Gibilterra e Liechtenstein. Entrambe rappresentano una novità assoluta all’interno delle competizioni UEFA o FIFA: in particolare con Gibilterra non esiste alcun precedente di campo, nemmeno amichevole. Contro la nazionale alpina, invece, si ricorda l’unico successo della storia calcistica sammarinese ottenuta a Serravalle (1-0, era il 28 aprile 2004 con Andy Selva in gol). Quattro in totale gli incontri amichevoli disputati tra le due squadre dei piccoli stati: dopo il pareggio alla prima assoluta (2-2, a segno per San Marino Nicola Ciacci ed Alex Gasperoni) ed il successo biancoazzurro, due più recenti vittorie di misura per il Liechtenstein (febbraio 2011 e marzo 2015).
Nella capitale olandese i massimi dirigenti della Federcalcio di San Marino: il Presidente Marco Tura ed il Segretario Generale Luigi Zafferani, insieme al Direttore Tecnico Massimo Bonini, sono arrivati ad Amsterdam per prendere parte anche al 44° Congresso Ordinario della UEFA – durante il quale Zafferani ha svolto il prestigioso ruolo di scrutinatore -. Nella giornata di ieri li ha raggiunti il CT Franco Varrella, che a margine dell’estrazione confida come non avesse “alcuna preferenza sulle eventuali avversarie da incontrare nel proprio raggruppamento. Speravo potessimo entrare nel girone da quattro squadre per riuscire ad avere due ulteriori partite nelle quali mettere a frutto il lavoro che stiamo facendo, purtroppo non è andata così”. Dunque per San Marino si profila un autunno nel quale solo in un’occasione si profilerà la doppia sfida in settimana: “Il grande vantaggio quando non si giocano due partite a stretto giro si sviluppa principalmente quando ti trovi a condividere il girone con grandi squadre, in grado di creare grandi turbative; giocare più spesso contro squadre più vicine al nostro livello credo invece che ci avrebbe fatto comodo”.
E sul leitmotiv che accompagna le nazionali dei piccoli stati, in particolar modo quelle che non sviluppano un calcio professionistico – vale a dire la gestione delle energie per affrontare due incontri in 72 ore – Varrella assicura come “non abbia riscontrato eccessivamente questo problema, benché in termini di recupero e carburante da cui attingere è fin troppo evidente che un calciatore professionista abbia notevoli vantaggi; in genere però non abbiamo mai riproposto in blocco la formazione titolare a distanza di tre giorni dall’impegno precedente – nemmeno nelle European Qualifiers -. Anzi alcune delle nostre migliori prestazioni, come ad esempio la trasferta in Kazakhstan immediatamente dopo l’impegno in Russia, sono arrivate proprio in questa condizione”.