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Editoriale, San Marino: la copertina dell’agenda di Governo

da Redazione

E’ arrivato il momento di aprirla, scriverci tutte le cose che si vogliono fare e soprattutto quando.

 

di Daniele Bartolucci

 

Non c’è tempo da perdere. Lo dicono da tempo gli industriali di ANIS, lo ha ribadito il FMI e, almeno da un mese e mezzo, lo sostiene anche il Governo. Non ci sono i canonici sei mesi di tempo per prendere cognizione della situazione, in pratica. E’ anche vero, però, che si è votato l’8 dicembre del 2019 e la prossima settimana il calendario segnerà marzo 2020. Qualcosa per la primavera toccherà metterla in campo, realizzare le fondamenta delle grandi riforme, se non si vuole arrivare all’estate con il “cantiere” ancora aprire.

La missione del FMI, come prevedibile, ha confermato tutte le criticità del sistema, dal Bilancio dello Stato al settore bancario, passando per le pensioni, il mercato del lavoro e ovviamente la fiscalità, a cui l’introduzione dell’IVA darebbe finalmente un po’ di equilibrio. Questa è stata poi la base di confronto tra il Governo e le parti sociali, avviato proprio la settimana scorsa. Le priorità sono sempre quelle, e il Governo lo sa bene, avendole indicate nel suo programma. Il “warm up”, come lo avevamo chiamato, è finito e la macchina è sulla linea di partenza.

C’è il “semaforo verde”, ma non parte. Un via libera dato da un’ampissima maggioranza e da un consenso raccolto solo pochi mesi fa che dovrebbe permettere di fare anche interventi impopolari, ma necessari. Più si attende e più si rischia che quel consenso, enorme, si riposizioni all’interno dei singoli orticelli e allora si tornerà all’immobilismo che San Marino conosce da anni.

Siamo solo alla copertina dell’agenda di Governo.

E’ arrivato il momento di aprirla, scriverci tutte le cose che si vogliono fare e soprattutto quando.

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