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Il sistema di pagamento più utilizzato è il SCT

da Redazione

Da gennaio a settembre 2019 l’ammontare è stato di 886.560.759 €. Banca Centrale di San Marino: gli assegni al secondo posto per importo.

SCT

 

di Alessandro Carli

 

La Banca Centrale di San Marino, nell’ambito della gestione del sistema dei pagamenti nazionale, consente la canalizzazione degli strumenti di pagamento quali i Sepa Credit Transfer (SCT), i Sepa Direct Debit (SDD) della Pubblica Amministrazione allargata e gli assegni, nonché gli incassi e pagamenti della Tesoreria di Stato e gli incassi dell’Esattoria di Stato.

La canalizzazione è resa possibile avvalendosi della comunicazione interbancaria garantita dall’utilizzo della Rete Interbancaria Sammarinese (RIS) e grazie al servizio di Scambio dei Recapiti Domestici (SRD) che si svolge presso la sede della banca medesima. Attraverso il servizio SRD, le banche sammarinesi scambiano gli assegni nazionali, i documenti e la corrispondenza secondo tempi e modi appositamente regolamentati.

In particolare, per lo scambio degli assegni nazionali, negoziati e tratti su banche sammarinesi, è condizione necessaria la perfetta corrispondenza tra la materialità e i relativi flussi contabili e immagini canalizzati attraverso la RIS. Con riferimento all’insieme degli strumenti di pagamento canalizzati sulla RIS (SCT, SDD e assegni), da gennaio a settembre 2019, si legge nel Bollettino Informativo del terzo trimestre 2019, il sistema bancario ha trasmesso i seguenti dati.

Per quel che riguarda i Sepa Credit Transfer, ne sono stai effettuati 366.590 per un importo di 886.560.759 euro. Gli SDD sono stati 262.120 per un importo di 61.358.575 euro mentre gli assegni sono stati 108.697 per un importo di 278.778.030 euro.

 

LE BANCONOTE FALSE


La Banca Centrale della Repubblica di San Marino, ai sensi del Reg. n. 2013-04 denominato “Regolamento in materia di banconote e monete in euro”, nella veste di autorità nazionale competente, gestisce tra l’altro le banconote e le monete in euro sospette di falsità individuate dai gestori del contante, provvedendo altresì al loro inoltro alle corrispondenti strutture di analisi italiane per le conseguenti attività di verifica ed esito.

“L’eventuale individuazione di banconote e monete sospette di falsità denominate in divise diverse dall’euro – si legge nel Bollettino Informativo del terzo trimestre 2019 -, poiché le stesse non rientrano nell’ambito di applicazione del Regolamento n. 2013-04, sono inviate direttamente dai gestori del contante all’Ufficio Centrale per il Falso Monetario (UCFM), istituito presso l’Ufficio Centrale Nazionale Interpol della Repubblica di San Marino”.

Sempre nel periodo che va da gennaio a settembre 2019 sono state riconosciute e ritirate dalla circolazione tre banconote da 5 euro, due da 10 euro, dieci da 20 euro, diciassette da 50 euro e sei da 100 euro. Per quel che concerne le monete invece, ne sono state riconosciute false due da 1 euro e una da 2 euro.

 

INFORMATIVA PROTESTI


Le banche sammarinesi e Poste San Marino S.p.A., quali soggetti tenuti a segnalare i nominativi protestati, inviano mensilmente i dati relativi agli assegni protestati nel mese di riferimento avvalendosi della menzionata procedura informatica. BCSM, di conseguenza, provvede ad acquisire e aggregare i dati ricevuti, al fine di trasmettere l’elaborato con la stessa periodicità ai soggetti destinatari (banche sammarinesi, società finanziarie e Poste San Marino S.p.A.). Da gennaio a settembre 2019 il numero degli assegni protestati è stato di 70 per un importo complessivo di 413 milioni e 946 euro.

 

LA GESTIONE DEL CONTANTE

 

Ai sensi del Regolamento CE 1889/2005, nonché del D. D. n. 74 del 19 giugno 2009 e successive modifiche, per ogni approvvigionamento di contante dall’Italia, nonché per ogni riversamento verso l’Italia di banconote inidonee alla circolazione, sono state osservate le formalità richieste dalle normative dei rispettivi paesi interessati, segnatamente alle dichiarazioni di trasporto di denaro contante di importo complessivo pari o superiore al controvalore di 10.000 euro, fornite a cura dei vettori specializzati incaricati al trasporto.

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