Home FixingFixing Fatture PA: i pagamenti avvengono in 100 giorni

Fatture PA: i pagamenti avvengono in 100 giorni

da Redazione

I dati della Contabilità dello Stato di San Marino per l’anno 2018. Stessi tempi per le imprese che lavorano con l’Istituto per la Sicurezza Sociale.

Fattura PA

 

di Alessandro Carli

 

Nel periodo che va dal 1 gennaio al 31dicembre 2018 (ultimi dati ufficiali) il tempo medio di pagamento delle fatture che riguardano la Pubblica Amministrazione è stato di 100 giorni, ben inferiore quindi a quello dell’Italia. Lo spiega la Contabilità di Stato della Repubblica di San Marino. La PA, per quel che concerne le gare d’appalto pubbliche, ha adottato un “Capitolato generale per la fornitura o somministrazione di beni o servizi in favore dell’amministrazione” che deve essere sottoscritto dai vincitori della fornitura.

Secondo quanto chiarito dall’articolo 26 del Decreto Delegato numero 26 del 2015, “il pagamento verrà effettuato a 120 giorni data fattura fine mese” e verrà effettuato sul conto corrente che l’impresa segnalerà assieme alle coordinate bancarie internazionali (IBAN). I 100 giorni quindi – e per il 2019 la scadenza potrebbe essere rivista lievemente a ribasso – rientrano pienamente in quanto previsto dalla Legge. Sono sempre 100 i giorni che impiega l’Istituto per la Sicurezza Sociale per evadere le fatture delle imprese. Tempi decisamente più ridotti invece per quelle che vengono emesse per pagare i professionisti: in genere entro 5 giorni lavorativi.

Sempre l’ISS poi fa emergere un “piccolo nodo”: molte imprese si lamentano per un obolo che intacca l’importo. Nel caso di appalti di importo inferiore a 25.000 euro difatti, sul pagamento viene applicata l’imposta di bollo di quietanza pari allo 0,15%. Per semplificare quindi, su una fattura di 1.000 euro all’azienda “entrano” 998,50 euro. Da questo 0,15% lo Stato incassa tra i 400 e i 500 mila euro all’anno.

 

PAGAMENTO FATTURE: LE PROCEDURE


L’impresa è tenuta a produrre fatturazione secondo la diligenza e le norme che regolano la materia così da rendere i riscontri più facili ed immediati. A tal fine le fatture dovranno riportare il numero d’ordine ricevuto, il numero di riferimento del documento di accompagnamento della merce ed il numero della gara cui si riferiscono. Le fatture devono essere presentate in n. 2 originali, esenti da IVA per merce proveniente da imprese italiane e/o per i servizi connessi (ai sensi degli articoli 8, 9 e 71 del D.P.R. 26 ottobre 1972 n.633 e del D.M. 24 dicembre 1993), esenti da imposta monofase per merce proveniente da imprese sammarinesi. I pagamenti saranno effettuati solo dopo il controllo di regolarità delle fatture e delle prestazioni contrattuali oggetto degli ordinativi. A titolo di garanzia dell’esatto adempimento del contratto, “l’Amministrazione trattiene un decimo del compenso finale per una durata di diciotto mesi dopo le verifiche di conformità” (art. 27 del DD 26/2015).

 

IN ITALIA SI SUPERA ANCHE L’ANNO

 

In Italia le dilazioni risultano essere in media di 4 mesi con casi estremi che arrivano oltre l’anno, soprattutto nelle regioni del Sud. In Campania si sono registrati fino a 415 giorni di ritardo, in Sicilia 369 e in Calabria 354. Anche se il record assoluto di ritardi si è avuto in Piemonte dove ci sono stati casi di rinvii fino a 573 giorni. Le imprese più colpite sono le sanitarie e quelle che gestiscono appalti, che a causa degli innumerevoli ritardi spesso rischiano il fallimento. Secondo la stima riportata nella “Relazione annuale 2018”, presentata dal Governatore della Banca d’Italia, l’ammontare complessivo dei debiti commerciali PA italiana sarebbe pari a 53 miliardi di euro, in calo, rispetto al 2017, di 4 miliardi. Nel biennio 2013-2014, ricorda la CGIA di Mestre, i governi Monti, Letta e Renzi stanziarono circa 50 miliardi di euro per onorare il pagamento dei debiti commerciali che, alla fine del 2012, risultavano essere “certi, liquidi ed esigibili”.

 

COMUNE DI RIMINI: UN CASO VIRTUOSO

 

Il Comune di Rimini accelera i pagamenti ai fornitori. Continua a essere positiva la performance dell’Amministrazione Comunale sul fronte della tempestività del pagamenti alle imprese debitrici: anche nel terzo trimestre del 2019 infatti l’indice risulta essere negativo, quindi l’Ente continua a pagare in anticipo rispetto alle scadenza. Stando alla fotografia scattata dal settore bilancio dell’Ente, nel 2019 l’indice al terzo trimestre è stato di -1,76, cioè il Comune è stato in grado di saldare i propri impegni prima della scadenza delle fatture. Un risultato in continuità con la tendenza registrata nelle precedenti rilevazioni, che hanno sempre fatto registrare un indice negativo e soprattutto in costante miglioramento.

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