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Nuovo record di incassi per l’USBM: 1,5 milioni di euro

da Redazione

Aumentano depositi e rinnovi dei brevetti, ancora pochi i marchi. Cresce l’attività dell’Ufficio, sempre più accreditato a livello internazionale.

Silvia Rossi USBM

 

di Daniele Bartolucci

 

Nuovo record di incassi per l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi: nel 2019 raggiunta quota 1.570.153 euro, praticamente sette volte quanto incassato dieci anni prima. Un segno tangibile dell’importanza per San Marino di questo Ufficio, non solo in termini di risorse incamerate, ma anche come riferimento sempre più accreditato nel mondo sia per le imprese sia per le istituzioni, in particolare EPO, EUIPO e WIPO, gli organismi internazionali più importanti per la tutela della proprietà intellettuale, rispettivamente europeo e mondiale.

Grazie anche alle numerose attività svolte dall’Ufficio e dalle relazioni internazionali che hanno portato a implementazioni tecnologiche, gli incassi sono aumentati costantemente e potrebbero aumentare ancora, se San Marino si dotasse di nuovi strumenti, anche normativi, e investisse di più sulla ricerca e sviluppo (sono ancora pochi infatti i brevetti e i marchi nazionali). Ma anche sull’Ufficio stesso, il cui fabbisogno ha ancora oggi alcune posizioni non ricoperte, senza considerare distacchi e pensionamenti che potrebbero ulteriormente ridurre la forza lavoro dell’Ufficio nei prossimi mesi. E questo nonostante da anni stia aumentando anche il numero di atti e procedure ricadenti sull’USBM.

 

GLI INCASSI AUMENTANO OGNI ANNO

 

I dati relativi agli incassi sono disponibili solo in forma aggregata, in base a quanto risulta versato sul capitolo unico di incasso n. 465 denominato “Proventi interni e internazionali USBM”, ma una valutazione parziale delle principali voci di incasso si può comunque fare disaggregando le somme riscosse direttamente dall’USBM da quelle che vengono invece riscosse dal WIPO e successivamente girate all’Ufficio. Nel primo caso, cioè le tasse di deposito e le annualità di rinnovo di brevetto o tassa di rinnovazione decennale di marchio, tassa di rinnovo quinquennale sui disegni, riscosse su domande o rinnovi nazionali, nel 2019 l’Ufficio ha riscosso in totale 1.180.832 euro. Un dato molto significativo perché testimonia dell’aumento di pratiche depositate presso I’USBM e lavorate dall’Ufficio, con il conseguente aumento di lavoro.

 

BREVETTI, CRESCONO DEPOSITI E RINNOVI

 

Anche il numero totale di domande di brevetto depositate nel 2019 sono state 752, in aumentato rispetto all’anno precedente e sono aumentati in modo considerevole i rinnovi annuali di brevetto. “All’aumento delle domande di brevetto europeo e dei rinnovi”, spiega il Direttore dell’USBM Silvia Rossi, “va ricondotto l’aumento del valore degli incassi registrati nel 2019 e negli ultimi 5 anni. Suddividendo le domande per tipologia, le validazioni di brevetti europei (effettuate da soggetti esteri) registrano uno stabile aumento dal 2011 (anno di effettiva entrata in vigore della procedura EPO) al 2019. Ancora più significativo il trend di crescita delle annualità di rinnovo di brevetti (tot. 2.342 nel 2019), riconducibile anch’esso all’aumento dei brevetti europei validati nella Repubblica di San Marino. La crescita di questa voce di entrata è destinata a ripetersi anche in futuro se si considera che il numero delle convalide di brevetti europei registrato finora a San Marino è ancora molto più basso se confrontato con quello registrato in altri piccoli Stati, come Principato di Monaco o Lussemburgo. A titolo di esempio si può citare il Lussemburgo, che nel 2012 ha avuto 20.973 annualità riscosse, con un incasso complessivo di 3,5 milioni di euro, in cui le annualità sui brevetti europei costituiscono la voce più importante di incasso”. Ovviamente, anche l’aumento delle annualità di rinnovo sui brevetti comporta per I’USBM un aumento di atti (pratiche di incasso, compilazione dei report periodici da inviare all’EPO, verifica di decadenza o rinnovo del brevetto, pubblicazioni).

A proposito di brevetti, spiega il Direttore Silvia Rossi, “nel 2016 è stato disdetto dall’Ufficio Austriaco dei Brevetti il memorandum di intesa sottoscritto fra USBM San Marino e APO – Austria nel 2005 con cui si disciplinava la possibilità di effettuare ricerche ed esami brevettuali presso l’Ufficio Austriaco dei brevetti. L’USBM si è attivato per ricercare un nuovo partner, e nel dicembre 2017 si è addivenuti alla firma di un accordo con l’Ufficio svedese dei brevetti, che è entrato in vigore a inizio 2018”.

 

MARCHI NAZIONALI: NUMERI ANCORA PICCOLI

 

Al contrario dei brevetti, il numero di depositi di domande di registrazione di marchi nazionali ricevuti dall’USBM nel 2019 si mantiene sempre su piccoli numeri, anche se in aumento rispetto al 2018. Va però detto, spiega il Direttore Silvia Rossi, che “con l’adesione all’Accordo dell’Aia in materia di registrazione internazionale di modelli e disegni, entrato in vigore il 26 gennaio 2019, si registra una nuova tipologia di entrata, riscossa dal WIPO e girata periodicamente all’USBM”. E solo nel “nel 2019 sono state fatte 14 registrazioni internazionali presso il WIPO, con un incasso complessivo di 466 euro”.

Inoltre l’Ufficio gestisce anche le pratiche per la concessione dell’uso dello Stemma di San Marino. Nel corso del 2017 erano stati conclusi 9 contratti, con un incasso complessivo di 5.599 euro. Nel 2018, a seguito delle modifiche apportate dalla legge 7 agosto 2017 n. 94, e l’istituzione di una tassa annuale fissa di 100 euro per ogni operatore che sfrutti a livello commerciale lo stemma, gli incassi complessivi derivanti dalla tassa sullo stemma sono stati di 12.800 euro. Nel 2019 l’incasso complessivo derivante dalla tassa sullo stemma ammonta invece a 7.200 euro.

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