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San Marino, calano gli impieghi lordi verso la clientela

da Redazione

BCSM: nel terzo trimestre del 2019 sono diminuiti di 97 milioni di euro. I fondi comuni di diritto sammarinese gestiti dalle tre SG sono invece 20.

BCSM raccolta

 

di Alessandro Carli

 

Nel terzo trimestre del 2019 gli impieghi lordi verso clientela sono diminuiti di 97 milioni di euro, attestandosi 2.687 milioni, principalmente in ragione della cessione dei crediti non performing (prima tranche) al Veicolo Pubblico di Segregazione Fondi Pensioni S.p.A. nell’ambito del citato programma di risoluzione e, in minor misura, dei rimborsi di finanziamenti.

Il Bollettino informativo trimestrale di Banca Centrale della Repubblica di San Marino spiega che “le sofferenze lorde, pari a 700 milioni, hanno registrato un incremento di 123 milioni, principalmente a seguito della riclassificazione di crediti già inseriti ad incaglio nella categoria ‘Sofferenze’ deliberata dagli Organi della Procedura della banca in amministrazione straordinaria, parzialmente compensata dalla menzionata cessione di crediti non performing al Veicolo Pubblico”.

Gli impieghi netti verso clientela, pari a 1.685 milioni di euro, sono risultati in calo di 57 milioni, prevalentemente in ragione dei rientri sui finanziamenti, della citata cessione al Veicolo Pubblico di Segregazione Fondi Pensioni S.p.A nonché delle rettifiche operate.

I crediti in bonis netti – rimarca il documento di BCSM – sono diminuiti di 29 milioni, attestandosi a 1.146 milioni mentre i crediti non performing netti, pari a 539 milioni, che rappresentano il 32% del totale degli impieghi, risultano in calo di 28 milioni rispetto al trimestre precedente.

Tra i crediti dubbi netti, si evidenziano sofferenze per 232 milioni (+44 milioni), crediti ristrutturati per 198 milioni (-3 milioni), incagli per 105 milioni (-68 milioni) e scaduti/sconfinanti per 4 milioni (-1 milione).

Il coverage ratio sui crediti dubbi è aumentato al 64,8% dal precedente 64,6%, mentre il coverage ratio sulle sofferenze è diminuito al 66,8% (67,4% a fine giugno 2019).

 

IL PATRIMONIO


Nel trimestre in esame il patrimonio netto del sistema bancario risulta in aumento di 65 milioni, ragguagliandosi a 236 milioni, sostanzialmente in ragione delle rilevazioni contabili degli effetti derivanti dalla rimozione del deficit patrimoniale provvisorio dell’istituto in amministrazione straordinaria – come stabilito dal programma di risoluzione e in conformità a quanto previsto dalle Leggi n. 102/2019 e n. 115/2019 – e della ricapitalizzazione intervenuta, parzialmente compensate dall’incremento della perdita netta di periodo registrata dal resto del sistema.

 

LE SOCIETÀ DI GESTIONE

 

A fine settembre 2019 i fondi comuni di diritto sammarinese attivi e gestiti dalle tre SG erano n. 20, di cui n. 4 istituiti ai sensi di specifici decreti-legge nell’ambito di operazioni di ristrutturazione bancarie, di tipo chiuso e riservati esclusivamente alle banche sammarinesi, con attivi riconducibili prevalentemente a crediti deteriorati.

Il patrimonio netto dei citati n. 20 fondi risultava pari a 209,2 milioni, rispetto ai 200,7 milioni di euro di fine giugno 2019(8).

L’aumento delle masse gestite è riconducibile prevalentemente a una società di gestione, relativamente a fondi di tipo aperto. Del citato importo di 209,2 milioni, la parte riferita ai menzionati 4 fondi di crediti è pari a 93,4 milioni.

 

FINANZIARIE E FIDUCIARIE

 

Al 30 settembre 2019 il comparto delle società finanziarie/fiduciarie risulta composto da n. 3 operatori. L’ammontare dell’attivo del citato comparto, al 30 settembre 2019, è pari a 126,2 milioni (-2,7 milioni rispetto al trimestre precedente). Gli impieghi lordi si attestano a 100,5 milioni, in diminuzione di 0,1 milioni rispetto al trimestre precedente, mentre le sofferenze lorde, pari a 80,9 milioni, risultano in calo di 0,4 milioni.

A valori netti, gli impieghi si attestano a 71,7 milioni (-0,7 milioni), di cui 52,9 milioni riferiti a crediti in sofferenza. Le altre componenti dell’attivo non registrano sostanziali variazioni. Dal lato del passivo, si registra la diminuzione dei debiti verso enti creditizi, che passano da 95,4 a 93,2 milioni (-2,3%).

Il patrimonio netto si attesta a 27,9 milioni (-0,2%).

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