Home FixingFixing San Marino, IAM srl: un anno di cambiamenti epocali, ecco i perché

San Marino, IAM srl: un anno di cambiamenti epocali, ecco i perché

da Redazione

Il problema è che le quotazioni dei materiali non hanno arrestato il loro crollo verticale, anche a causa della massiccia presenza.

 

di Mirkare Manzi

 

In prima battuta, un doveroso e sentito “buon anno” a tutti. Prendo a prestito, ma solo idealmente, un album dei Timoria (l’ex gruppo di Francesco Renga), “2020 Speedball”, per “entrare” in un tema davvero caldo per le aziende, quello cioè degli scarti di carta, plastica e legno. Il 2020 difatti sarà un anno di cambiamento epocale per il mondo dei rifiuti.

Ora, sull’argomento ci siamo già espressi: nei mesi scorsi abbiamo ricordato più volte le difficoltà legate alla gestione. Come IAM abbiamo sempre cercato di mantenere il timone dritto e di calmierare i costi e non invece di aumentarli come ha fatto la vicina Italia.

Abbiamo messo in campo sforzi enormi per riuscire a “bloccare” i prezzi. E per molto tempo ci siamo riusciti, anche grazie ad alcuni investimenti piuttosto importanti.

Non da ultimo, l’inaugurazione di polo per la compattazione delle Materie Prime Seconde, le cosiddette “MPS”, in località Gualdicciolo: una struttura di 350 metri quadrati con contiene al suo interno una pressa compattatrice e una piccola macchina preposta alla selezione e che separa di fatto il “Cartone 100” dalla comune “cartaccia”.

Il problema è che le quotazioni dei materiali non hanno arrestato il loro crollo verticale, anche a causa della massiccia presenza. Anzi: sono davvero lievitati in maniera esponenziale e fuori controllo.

Cosa sta succedendo quindi? In estrema sintesi, vengono prodotti troppi rifiuti e quindi i prezzi ne hanno risentito. Per alcune tipologie di rifiuti i minimi guadagni di un tempo si sono trasformati addirittura in costi, in altri invece le strutture che li ricevono hanno messo le sbarre e non li accettano più.

Come ci insegna l’economia, spesso è il mercato a fare i prezzi. E quelli della carta e della plastica sono entrati in terreno negativo.

Stiamo quindi lavorando assieme all’Associazione Nazionale Industria San Marino per trovare una soluzione per capire e analizzare tutti gli aspetti burocratici (ma non solo) legati agli impianti italiani.

C’è, non lo possiamo negare, la concreta possibilità di dover innalzare, nostro malgrado, i prezzi. Prima di farlo però vogliamo capire sino in fondo le dinamiche dei mercati ma anche la possibilità di trovare risposte diversificate, magari in altre Regioni oppure interne alla Repubblica di San Marino.

Insomma, come è facile intuire, il mondo dei rifiuti sta attraverso una fase di grande movimento. E su alcuni rifiuti si farà davvero fatica a garantire gli stessi contratti del passato. Ma se in parte l’andamento della carta e della plastica era prevedibile (i lettori più attenti ricorderanno di certo i nostri interventi sul tema),dalla fine del 2019 si è aggiunto un materiale “nuovo” ma allo stesso tempo “antico” come il mondo: il legno.

Se sino a pochi mesi fa era una fonte di recupero, adesso si consegna quasi gratuitamente.

Gli impianti preposti sono ingolfati e saturi, e quindi non chiedono più 15 euro a tonnellata bensì 60 o 70. E sempre per lo stesso quantitativo!

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