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Dodici mesi assieme ai ragazzi e alle ragazze della Generazione 2000

da Redazione

Cassa di Risparmio: calendario in due formati e mostra alla SUMS. Idea sviluppata dall’Ufficio Marketing e Comunicazione con foto di Simone Maria Fiorani.

Carisp calendario gruppo

 

di Alessandro Carli

 

Una mostra fotografica che è anche un calendario. Un calendario che è diventato anche una mostra fotografica. Nell’incrocio di queste traiettorie ha preso corpo (e matericità) il progetto “Generazione Z2K” lì dove la “Z” indica i nati nella seconda metà degli anni ’90 e la fine degli anni 2000 e il “2K” invece zooma un anno specifico, il 2000 appunto. Sono difatti i volti dei giovani sammarinesi il fil rouge (anche se sarebbe più corretto chiamarlo blanc et noir, vista la scelta poetica del fotografo Simone Maria Fiorani) dell’idea di Cassa di Risparmio di San Marino per i 12 mesi che stanno per arrivare: un calendario, come detto, in due formati (uno da tavolo e uno da appendere al muro), e una esposizione di tutte le immagini realizzate, ospitata all’interno di Palazzo SUMS.

 

LE PAROLE DI CARISP


“Cassa di Risparmio ha pensato di porre al centro di un articolato progetto i giovani sammarinesi che nel 2020 compiranno 20 anni, cristallizzandoli artisticamente in una mostra di fotografie riprese direttamente dal calendario. Queste immagini della ‘Generazione Z’. che interpretano i giovani in un contesto evolutivo che parte dalle radici sammarinesi, acquisiranno nel tempo un valore visivo significativo e diverranno un capitolo della nostra storia, in bianco e nero e intramezzata di toni contemporanei del giallo, con l’ottimismo dei giovani, proiettato verso un futuro nuovo e promettente” spiegano il Presidente John Mazza e l’AD Franco Gallia.

 

IL PROGETTO NEI DETTAGLI

 

La cifra stilistica delle fotografie in mostra nasce nel 2015 quando il fotografo Simone Maria Fiorani si reca, assieme al figlio, a New York. Davanti al ponte di Brooklyn scatta una foto “particolare”: il viso del ragazzo è tagliato a metà. Una “modalità” di fotografare che la Generazione Z conosce bene in quanto la utilizza con una certa frequenza su Instagram. Il “taglio” piace a Cassa che rilancia: perché non creare un “censimento” di chi è nato (o è residente) sul Monte Titano? Con soddisfazione (e un pizzico di stupore) la ricerca condotta da Cassa di Risparmio porta ottimi risultati: i “2K” disposti a partecipare al progetto sono più di 100. L’Ufficio Marketing e la Comunicazione Esterna dell’istituto bancario – Mark Ercolani, Chiara Gatti e Valentina Garavini – sviluppa l’idea dell’articolato progetto: si parte. Il linguaggio e la comunicazione – estremante caratterizzati vista l’età dei ragazzi e delle ragazze – richiede un quid in più, il dinamismo. Così entra nel progetto un team di giovani qualificati professionisti: Nunzia Ponsillo che ha curato la grafica, Giovanni Vincenzi – è lui che ha curato la mostra – Roberto Ercolani ha condotto un’indagine sociologica e il videomaker Luca Lazzari, chiamato a girare un video in cui i protagonisti vengono intervistati. Immagini quindi (bella l’idea del formato quadrato, così dialogante con i social) ma anche voce, dubbi, imbarazzi, perplessità. E sogni, tanti. Sul proprio futuro e su quello della Repubblica.

La mostra è aperta sino al 6 gennaio 2020 dal venerdì alla domenica (anche il 26 dicembre) dalle 14.30 alle 18.30; il calendario è disponibile nelle filiali di Carisp.

 

IL FOTOGRAFO

 

“Ci sono molti ‘perché’ nei 106 ritratti fatti ai nati del 2000 a San Marino: perché finalmente ho usato la mia fotografia per comunicare, perché un’idea che si era trasformata in un desiderio è diventata un progetto grazie a delle persone che hanno creduto in me, perché osservando dei dettagli si è creato un vero Team efficiente e operativo, perché dietro ad una banca esistono persone capaci e che si sacrificano credendo in quello che fanno, perché ho imparato che sfidare se stessi è un modo di crescere, perché ho creduto nelle persone che hanno partecipato al progetto, perché ricevere i ringraziamenti dal proprio figlio per quello che si è fatto e che si è detto è la maggior soddisfazione di un padre” scrive Simone Maria Fiorani.

Fotografo dagli anni ’90, Fiorani ha viaggiato in Africa, Cuba, Brasile, New York, Irlanda, Scozia, Grecia. Lo contraddistingue un approccio invisibile ed empatico che lo porta a fissare l’unicità di un luogo o di un volto: “Guardare e fissare qualsiasi cosa cercandone l’anima”.

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