Home FixingFixing Osservatorio ANIS: innovazione e internazionalizzazione spingono i fatturati

Osservatorio ANIS: innovazione e internazionalizzazione spingono i fatturati

da Redazione

Nell’analisi sui bilanci delle 211 aziende associate selezionate presentata dal Dott. Simone Selva emerge anche un +9,47% dei lavoratori occupati nel quadriennio 2015-2018.

tabella selva

 

di Daniele Bartolucci

 

Il quadro generale delle aziende associate ANIS evidenzia una situazione positiva, considerando il trend di crescita dei fatturati e del numero di occupati, ma soprattutto la propensione all’innovazione e all’internazionalizzazione del comparto manifatturiero. E’ questa in estrema sintesi l’analisi proposta dall’Osservatorio ANIS che ha preso in esame i bilanci di un campione significativo di aziende associate (211) per il quadriennio 2015-2018. L’andamento delle aziende associate, elaborato come sempre dallo Studio Selva, è stato anche questa volta uno dei protagonisti dell’Assemblea Generale ANIS, svoltasi per l’occasione il 3 dicembre al Centro Congressi Kursaal.

 

IL QUADRO GENERALE RESTA POSITIVO


Come spiegato dal Dott. Simone Selva dal palco, “il quadro generale delle aziende associate ANIS evidenzia una situazione positiva dal punto di vista della solidità e della crescita del tessuto industriale” e “nel 2018 si assiste ad un ulteriore crescita dei ricavi a livello di sistema e all’incremento dell’occupazione con un tasso certamente sostenuto”.

Ma “il dato su cui porre l’attenzione è il calo degli investimenti, che nel 2018 evidenziano un valore nettamente inferiore a quello dei 2 anni precedenti. La capitalizzazione delle imprese, per la prima volta in 4 anni, presenta un trend in diminuzione”. “Le potenziali cause di questo rallentamento sono identificabili in uno scarso ricorso al debito bancario, che si contrae ulteriormente nel 2018. In secondo luogo nell’esercizio si e verificato un prelievo di utili nettamente maggiore ai periodi precedenti, ma certamente preventivabile nell’arco del quadriennio, ancor più per un tessuto imprenditoriale che fa dell’autofinanziamento la principale leva di sviluppo. In tal senso la auto-generazione di liquidita continua a testimoniare la solidità e sostenibilità di questo contesto imprenditoriale. Unitamente agli elementi identificati, la forte aleatorietà rilevata nell’esercizio, soprattutto in termini di variabilità nella crescita dei ricavi, può aver rappresentato un ulteriore freno agli investimenti”.

“Al riguardo, si segnala la crescita dei costi del personale che, come di seguito evidenziato, e determinata sia da un incremento delle assunzioni che da un incremento del costo pro-capite”. Infatti, utilizzando il dato fornito dall’Ufficio Statistica relativo all’occupazione media annua generata dalle imprese nel periodo di osservazione, “il numero di occupati e cresciuto complessivamente del 9,47% nel quadriennio, con un costo del personale pro-capite cresciuto del 2,46%” e “le imprese associate hanno continuato ad assumere per tutto il periodo di osservazione”.

 

LE AZIENDE ANIS E IL CONTRIBUTO FISCALE

 

“Le aziende associate ANIS hanno contribuito in modo pressoché costante nel quadriennio 2015-2018, con una riduzione nell’esercizio 2017, dovuta principalmente agli sgravi fiscali concessi in relazione alle assunzioni, che sono cresciute in modo significativo in questo anno di riferimento”. Va precisato che “nel 2018 tali sgravi hanno avuto effetti più contenuti in quanto sono stati sensibilmente ridotti”. Al netto di questo, “le aziende del campione rappresentano il 6,41% dei soggetti giuridici e hanno contribuito per il 42,02% dell’IGR complessiva versata nel 2018”.

 

L’ANALISI STRATEGICA E ORGANIZZATIVA

 

Premesso che “l’attuale contesto competitivo comporta la necessità di disporre di dati il più possibile aggiornati, fruibili e significativi, l’Osservatorio ANIS ha portato avanti un percorso di selezione di 43 aziende rappresentative del comparto manifatturiero”, ha spiegato il Dott. Selva, restringendo il campione delle 211 originarie per “sviluppare un vero e proprio coinvolgimento delle imprese selezionate nel progetto, mantenendo comunque una forte rappresentatività delle informazioni raccolte”. In pratica, “al campione delle 43 aziende è stato somministrato un questionario allo scopo di approfondire e corroborare le analisi quantitative effettuate sui dati di bilancio. Il questionario si concentra su tematiche organizzative e strategiche al fine di identificare le determinanti delle performance economico-finanziarie raggiunte. In particolare le aziende partner sono state intervistate su tre direttrici: Modello organizzativo e sviluppo HR; Modello di internazionalizzazione; Modello di innovazione”. Questi dati “vogliono analizzare in particolare le direttrici che stanno alla base della crescita dei fatturati, ossia il modello di internazionalizzazione e di innovazione, offrendo un confronto con il questionario inerente all’anno 2017”.

 

INTERNAZIONALIZZAZIONE E MERCATI

 

“Essere presenti sui mercati esteri”, emerge dall’analisi presentata dal Dott. Selva, “è sempre più una primaria necessita”. Nello specifico, “la percezione di questa necessità e cresciuta notevolmente tra 2017 e 2018. Le modalità più premianti, in termini di fatturato, per presidiare i mercati esteri, sono quelle della creazione di stabili organizzazioni o vere e proprie strutture internazionali (con management ad-hoc). La prossimità ai clienti”, in definitiva, “sembra essere una chiave determinante per lo sviluppo nei mercati esteri”. E infatti, “le imprese che hanno intrapreso tale percorso con scelte strutturali hanno ottenuto risultati più efficaci in termini di internazionalizzazione. In tal senso si rileva, per l’anno 2018, una crescente esposizione verso i mercati esteri, oltre i confini dell’Italia. Tale aspetto si rivela essenziale per una minor rischiosità di tutto il sistema: la progressiva crescita delle quote sui mercati esteri permetterà di ridurre l’elevata dipendenza dell’economia sammarinese da quella italiana, e di mitigare il rischio di rallentamento della crescita”.

Infine, come detto poco prima, “per aggredire i mercati esteri con efficacia sembra sempre più necessario creare delle strutture adeguate e di prossimità (stabili organizzazioni o centri di responsabilità). In tal senso la capacita delle aziende di investire per penetrare i mercati esteri si rivelerà fondamentale”.

 

INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO


“L’innovazione viene costantemente portata avanti, e prevalentemente condotta mediante autofinanziamento, anche se nel 2018 ampio spazio ha trovato l’utilizzo di crediti di imposta dedicati a R&S. Gli investimenti in R&S hanno rappresentato un efficace volano per la crescita dei fatturati, sia grazie all’innovazione progettata a partire dall’azienda (push) che e soprattutto per quell’innovazione trainata dai clienti (pull)”. In definitiva, “nel contesto attuale, sia in termini di innovazione che di internazionalizzazione, la crescita sembra avere il suo driver nella capacita di rispondere efficacemente alle richieste di clienti. Le imprese”, ha avvertito Selva, “per continuare a crescere dovranno rispondere sempre più puntualmente ed efficacemente a questa sfida”.

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