Home FixingFixing Non ci sono dubbi: alla fine della notte sorge sempre il sole

Non ci sono dubbi: alla fine della notte sorge sempre il sole

da Redazione

Il miracolo accade ogni mattina, indipendentemente dai tuoi affanni. Fatevi un regalo prestando attenzione a quando accade una meraviglia.

Ernest-Hemingway

 

di Simona Bisacchi

 

Eppure il sole sorge, ogni mattina. Per quanto la notte sia stata intrattabile, per quanto le giornate possano essere scontrose, non c’è dubbio sul fatto che intorno alle sei il sole sorgerà. Indipendentemente dai tuoi affari e dai tuoi affanni. Indipendentemente da te.

Anche quando speri tardi un pochino, per poter dormire qualche minuto in più.

Anche quando non te ne accorgi, perché la tua mente è addormentata nella notte dei tuoi guai. Lui sorge. Magari in mezzo alla pioggia. Magari nascosto tra le nuvole. Ma sorge. E dove c’era buio arriva la luce.

Un dato di fatto.

Una delle poche certezze dell’esistenza. Un evento scontato. Così scontato, che non ci facevo più caso. E quando mia sorella mi ha fatto notare che il sole sorge ogni mattina e tramonta ogni sera, senza che gli uomini e le loro vicende possano fermarlo, sono rimasta sorpresa. Indignata per non averci più pensato da tanto tempo. Confortata.

È confermato: dopo la notte arriva il sole.

Del resto lo dice anche Hemingway (nella foto), con altre parole, nella sua incompiuta “Festa mobile”: “sapevi che sarebbe tornata la primavera, come sapevi che il fiume riprenderà a scorrere dopo essere stato gelato”.

Lo conferma il Natale, che nella religione cristiana è la nascita del Salvatore, l’annuncio di un nuovo sole che illuminerà la terra, anche in mezzo ai tormenti del mondo donerà pace nei cuori degli uomini… Sì, ma non in tutti, in quelli di buona volontà. Quelli che non si lasciano spaventare da quanto sia difficile fare la cosa giusta, quelli che sono pronti a lottare, accettare, aspettare, ma non a scendere a compromessi con ciò che è più comodo, più ovvio, di più facile successo. E mentre le gioie e i dolori si susseguono come le ore di latino e ginnastica a scuola, e non c’è evento importante che non ci colga impreparati – come il primo freddo di stagione, che ci sorprende ancora avvolti in abiti di cotone e con gli armadi pieni di magliette a maniche corte – “il sole splende e riscalda e ci illumina e non abbiamo curiosità di sapere perché è così; e invece ci chiediamo la ragione di ogni male, del dolore e della fame, e delle zanzare e delle persone stupide”, come ci insegna il filosofo statunitense Ralph Emerson.

Ma almeno a dicembre, almeno in queste poche settimane che precedono le feste natalizie, perché non farsi un regalo prestando attenzione a quando una meraviglia accade?

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