SAN MARINO – Ente Cassa di Faetano e Banca di San Marino si preparano a festeggiare i cento anni dalla nascita della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Faetano, fondata il 20 dicembre 1920.
L’occasione è stata offerta dalla presenza a Villa Manzoni del noto economista Alan Friedman, invitato da Banca di San Marino a presentare sul Titano il suo ultimo libro “Questa non è l’Italia”.
In apertura il Presidente BSM Marcello Malpeli ed il Presidente ECF Giuseppe Guidi hanno “svelato”, difronte al folto pubblico in sala, il logo dedicato al centenario della fondazione della Cassa Rurale di Faetano, che accompagnerà le due istituzioni fino al 20 dicembre 2020.
Il logo del centenario vuole restituire al colpo d’occhio le tappe di un percorso nato e cresciuto dentro il profondo radicamento nel territorio sammarinese e il riferimento alle migliori ispirazioni del cattolicesimo sociale di inizio ‘900.
La Cassa fu fondata infatti su iniziativa del parroco, don Eugenio Fabbri e di un gruppo di parrocchiani nella forma della società cooperativa in nome collettivo. L’atto ufficiale di costituzione venne redatto nella casa parrocchiale, di fronte al notaio Giuliano Gozi, il 20 dicembre del 1920. Primo Presidente è Paolo Moroni, Consiglieri i signori Marino Mularoni, Antonio Vannucci, Marino Simbeni, Gelasio Grossi, Pio Nicolini e Marino Bucci. La Cassa Rurale comincia a funzionare il 15 gennaio 1921, con sede provvisoria presso un locale della canonica e – nonostante le tante difficoltà dei primi tempi – da subito ha svolto un ruolo determinante nell’aiutare le fasce sociali più umili, soprattutto per quanto riguardava le esigenze lavorative, sanitarie ed educative.
Questa piccola cooperativa, in cui i soci rispondevano direttamente con il proprio capitale personale, ha rappresentato per molti anni l’unico strumento di sostegno – o meglio di autosostegno – per la piccola comunità di un castello periferico e limitato come Faetano, ma che nel tempo ha saputo svilupparsi, allargando la propria attività a tutto il territorio di San Marino.
“Il 2020 segna per noi un traguardo importante – afferma il Presidente BSM Marcello Malpeli -, un secolo di storia che ha caratterizzato la Banca di San Marino che ha saputo evolversi nel tempo, per rispondere alle esigenze manifestate dalla popolazione sammarinese. Sono sicuro che questa capacità sarà presente anche negli anni a venire, sostenuta dal non sopito spirito di cooperazione che l’ha mossa fin dall’inizio”.
“Vogliamo condividere un momento così importante – riprende il Presidente ECF Giuseppe Guidi – con tutta la popolazione sammarinese, i soci, i clienti e tutte le persone che in questi anni ci hanno sostenuti. Si tratta di una grande occasione per riscoprire gli ideali che hanno animato i nostri Soci fondatori, ricostruire al meglio la storia della Cassa Rurale a presente e futura memoria, ma soprattutto confermare e far conoscere ulteriormente i nostri valori e la nostra attività sul territorio sammarinese.”
Un piccolo seme, che piano piano è germogliato dando vita ad un soggetto divenuto colonna portante della vita economica e sociale della Repubblica di San Marino. La stretta relazione tra ente morale ed impresa bancaria incarna oggi lo spirito dei fondatori e testimonia come sia possibile coniugare profitto e valori, esigenze aziendali e impegno sociale, nell’ottica di un’economia che pone al centro la persona e la comunità.