SAN MARINO – Lunedì 25 novembre, nella Sala del Castello di Serravalle, si è parlato di lavoro ed impresa, nello specifico di come incentivare gli imprenditori a scegliere San Marino come luogo ideale.
La serata si è focalizzata sulle domande che sono state rivolte ai relatori da parte della cittadinanza, domande raccolte negli ultimi giorni dai profili social del PDCS e dal sito internet. La cittadinanza ha posto moltissime domande, quasi tutte relative a quella che forse è la questione più importante per chi già fa impresa nel Paese: Come incentivare le imprese esistenti e fare in modo che gli imprenditori non “scappino” da San Marino.
Il PDCS ha risposto in modo esauriente proponendo una serie di iniziative a sostegno delle imprese esistenti, un sistema di tutele che mirano ad incentivare chi ha continuato, nonostante la crisi e la situazione economica che tutti conosciamo, a fare impresa.
Proprio a questo proposito, il programma elettorale del PDCS non è stato basato su semplici slogan e creando promesse difficilmente mantenibili ma confrontandosi con imprenditori, professionisti ed esperti creando una serie di azioni concrete col fine di aiutare tutte le imprese. Una su tutte l’intervento sul sistema bancario: un sistema bancario e finanziario che deve essere un sostegno a chi vuole fare impresa in maniera attiva ed efficace.
Un altro aspetto fondamentale dove si intende intervenire, nell’ambito del sostegno efficace all’impresa e all’investitore, è quello della “certezza del diritto”, elemento fondamentale per il PDCS per far tornare il Paese credibile agli occhi degli imprenditori, siano essi nuovi o già attivi sul territorio.
Sempre rispondendo alle domande del pubblico pervenute online, ha trovato spazio una discussione relativa alla tutela della Centrale del Latte dove sono emersi alcuni interventi in progetto relativi ad incentivare le eccellenze sammarinesi che scelgono la qualità senza dover forzatamente intervenire con protezionismi di Stato, ma semplicemente, creando delle condizioni favorevoli per fare impresa, portando avanti normative che da sole tutelino tutte le imprese seppur lasciando le attività libere di operare. Il punto chiave emerso dalla discussione è che lo Stato non dovrebbe definire cosa l’imprenditore può fare ma piuttosto quello che non deve fare. L’impresa, la startup deve essere lasciata libera di creare ed innovare.
Un altro aspetto fondamentale che è stato trattato su richiesta del pubblico è quello relativo al problema tanto grave quanto surreale, dove l’amministratore di una impresa deve forzatamente versare i contributi anche come dipendente. Questa stortura, che ha ricordato la sala è fortemente sostenuto dall’ultimo segretario all’industria, è un fattore che mette in crisi la piccola impresa oltre ad essere una legge assurda che dovrà assolutamente essere abrogata, in quanto non è logicamente possibile.
Il PDCS ringrazia per la grande partecipazione della cittadinanza a questa serata e ricorda l’appuntamento di questa sera a Borgo Maggiore con una serata specifica dedicata ad uno dei temi che più sta a cuore ai sammarinesi: impresa e lavoro.