Successo per il seminario formativo con il Dott. Giuliani. Due obiettivi: far cadere i preconcetti sull’imposta sui consumi e approfondire le sue potenzialità una volta “tarata” sul sistema sammarinese, anche prevedendo tutele per alcuni settori.
di Daniele Bartolucci
“IVA, approfondire per scegliere”. Questo il titolo del convegno che si è svolto venerdì 25 ottobre, alla Sala Montelupo di Domagnano, a cui sono stati invitati tutti gli stakeholder sammarinesi, dai rappresentanti dei partiti e movimenti politici a quelli delle altre associazioni di categoria, oltre che dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, che ha accreditato l’evento per i crediti formativi ai propri iscritti. L’attenzione sul tema è massima, tanto che la sala era gremita e i 150 posti sono andati esauriti già alcuni giorni prima.
“Il capitolo delle imposte indirette è fondamentale per tutto il Paese, perché la scelta di quale sistema attuare ne determinerà il futuro”, spiega il Segretario Generale di ANIS, William Vagnini. “Per questo motivo abbiamo deciso di organizzare un seminario di approfondimento sullo strumento IVA, perché tutti possano valutarlo al meglio, senza preconcetti. In tal senso abbiamo chiesto la collaborazione del Dottor Giampaolo Giuliani, uno dei maggiori esperti a livello nazionale sulla disciplina dell’IVA in Italia (già docente presso la Scuola superiore di Economia e delle finanze a Roma, Esperto del Sole 24 Ore, ndr), ma che conosce profondamente anche il sistema sammarinese”.
“NÉ BUONA NÉ CATTIVA, DIPENDA DA COME LA SI USA”
Il Dott. Giuliani, dopo una breve ma efficace cronistoria dell’IVA, riepilogando le motivazioni tecniche e politiche per cui oggi oltre 150 Paesi nel mondo l’hanno adottata, l’ha messa a confronto con l’imposta monofase sammarinese, allargando l’orizzonte all’Unione Europea e ai suoi meccanismi – sia quelli di oggi che quelli futuri – a cui San Marino deve guardare con attenzione. “Questo convegno”, ha spiegato il Dott. Giuliani, “nel quale sarà lasciato molto spazio al dibattito e alle domande che perverranno dai partecipanti, si pone come obiettivo principale di mettere in chiaro le caratteristiche di questa imposta. La speranza è di fare cadere in questo modo i tanti equivoci che ne hanno accompagnato da sempre le accese discussioni per una sua eventuale introduzione in San Marino”. “L’IVA non è né buona né cattiva”, ha ribadito più volte, esemplificando il tutto con l’aeroplano: “Un aereo è un mezzo per spostare cose e persone da un posto all’altro, se porta delle bombe per la guerra è un conto, ma un altro è se porta aiuti umanitari”. Il concetto, compreso molto bene dalla platea, riporta la discussione all’origine: “L’IVA è un’imposta sui consumi e una delle sue caratteristiche principali è la trasparenza e la neutralità per gli operatori”, ricorda il Dottor Giuliani, “per cui una volta comprese le potenzialità dello strumento e le possibili applicazioni è relativamente facile comprenderne le ricadute sull’economia del Paese e dunque fare delle scelte ponderate che naturalmente spettano alla politica”. Sullo strumento, quindi, non possono esserci dubbi o critiche, ma appunto solo pregiudizi, spesso motivati dalla non piena conoscenza dell’IVA o, legittimamente, la resistenza al cambiamento. Un cambiamento che comunque all’esterno è già avvenuto e continua ad avvenire: Nel 2021, ad esempio, entreranno in vigore nella UE nuove Direttive in materia di imposta sul valore aggiunto in tema di vendite a distanza e per San Marino queste novità determineranno importanti cambiamenti”. Cambiamenti che vanno anticipati, anche monitorando l’evolversi di leggi, normative e direttive UE, altrimenti, ha messo in guardia il Dott. Giuliani, “rischiate solo di subirli”.
“BASTA PREGIUDIZI, NO AL DOPPIO BINARIO”
“Molto spazio”, prosegue Vagnini, “è stato riservato poi alle domande dal pubblico, a cui il Dott. Giuliani ha risposto rimarcando sempre il proprio ruolo tecnico, ma proprio per questo ancora più efficace nel far cadere uno ad uno i pregiudizi sull’IVA, a iniziare dall’automatismo secondo cui ci sarebbe un aumento dei prezzi. E’ impossibile stabilirlo a priori, perché non si conoscono né la base imponibile né le aliquote, che sono prerogativa della politica, di chi governa il Paese”. Facendo sue le spiegazioni tecniche di Giuliani, anche Vagnini ricorda che il Governo del Paese “potrebbe scegliere di ‘fare cassa’ tenendo le aliquote alte – anche se, come ha spiegato il Dott. Giuliani, nel caso specifico di San Marino sarebbe controproducente perché penalizzando i consumi interni sarebbe molto semplice rifornirsi fuori confine e quindi si avrebbe un minore gettito – oppure potrebbe scegliere di favorire l’economia, applicandole in maniera molto competitiva rispetto all’esterno”. Che è poi l’ipotesi che le categorie economiche potrebbero spingere, anche per recuperare competitività sui prezzi, anche per il commercio interno, oggi in difficoltà.
“Stesso discorso”, prosegue Vagnini, “sul cosiddetto doppio binario, a cui ancora qualcuno si appella: sarebbe assurdo”, chiosa il Segretario Generale dell’ANIS, “di fronte all’esigenza di semplificare e ridurre la macchina burocratica tenere in piedi una struttura desueta come quella della monofase e costruirci di fianco anche quella dell’IVA”. Notoriamente tale ipotesi (IVA per le esportazioni e monofase per il mercato interno) è caldeggiata da alcune categorie economiche, che per natura e operatività non hanno l’esigenza dell’esportazione, ad esempio: “Comprendiamo l’esigenza di tutelare alcuni settori e servizi”, spiega Vagnini, “ma la soluzione, come ha spiegato il Dott. Giuliani, è già prevista dall’IVA, con le franchigie, le aliquote agevolate ed eventualmente dei regimi forfettari transitori”. Tradotto, il sistema IVA, se realmente tarato sulla realtà sammarinese, potrebbe garantire comunque certe tutele ai settori più coinvolti nei consumi interni, evitando al tempo stesso che gli altri settori vengano penalizzati dal mantenimento della monofase, considerato ormai dalla maggior parte degli operatori (interni e soprattutto esterni) un sistema vecchio e poco efficace sul mercato internazionale a cui San Marino si riferisce.
“BUROCRAZIA E PROCEDURE OBSOLETE, SIAMO INDIETRO”
Molte le critiche anche dei singoli commercialisti presenti, che sono intervenuti per chiedere spiegazioni ma anche riguardo alle attuali procedure burocratiche e alle carenze del sistema sammarinese, come ad esempio la fatturazione elettronica. “Condividiamo la loro preoccupazione che tale arretratezza rispetto ai competitor penalizzi l’intera economia”, commenta la Presidente di ANIS, Neni Rossini. “Per questo non può più essere in discussione l’IVA e lo abbiamo ribadito anche negli incontri con tutti i partiti e movimenti politici candidati alle elezioni. Abbiamo voluto, ancora una volta, cercare di rimuovere tutti i pregiudizi su questo strumento, che invece potrebbe rilanciare la nostra economia, riportandoci su quel percorso di armonizzazione con l’Unione Europea che è il nostro principale mercato di riferimento, semplificando l’interscambio commerciale e renderci più competitivi di oggi. Abbiamo già perso molta strada e non possiamo permetterci di isolarci ancora di più. Il confronto che è scaturito da questa giornata è stato sicuramente molto positivo e ci induce a promuovere altri momenti di incontro e approfondimento”.