SAN MARINO – Il più grande giallista italiano torna al Salotto letterario dell’Ente Cassa di Faetano per presentare “Peccato mortale – Un’indagine del commissario De Luca”. Martedì 12 novembre, ore 21, Villa Manzoni RSM. Ingresso libero.
È dai tempi di Scerbanenco che l’Italia incontra la sua anima più oscura nel noir. Poi arriva la tv: cronaca nera, cold case, delitti in famiglia. Gli sforzi dello Stato per contrastare la criminalità organizzata. Il crime, dati alla mano, è l’ultima passione della televisione italiana.
Carlo Lucarelli né è uno dei maestri incontrastati: primo, perché trasforma le indagini in racconti che incollano il lettore alla poltrona; secondo, perché il lato oscuro della realtà, interessa, incuriosisce ed emoziona. La sua capacità di mescolare sapientemente generi diversi tra loro ottenendo risultati sorprendenti, è ormai nota e lo ha ampiamente accreditato non solo presso il pubblico ma anche fra gli “addetti ai lavori”, ovvero registi e sceneggiatori.
La conseguenza è che ormai Lucarelli, abituato a muoversi fra torbidi intrighi, con quella sua faccia da bravo ragazzo, non più solo sulla carta ma anche in televisione, nel cinema e nel teatro, non ha più il tempo neanche per guardarsi allo specchio.
Ente Cassa di Faetano – fondazione Banca di San Marino è quindi lieto di poterlo presentare come ospite della serata finale del Salotto di Villa Manzoni 2019. In questa speciale occasione Lucarelli presenterà il suo romanzo Peccato mortale – Un’indagine del commissario De Luca.
Il commissario De Luca è nato in parti uguali dall’inventiva letteraria dello scrittore e dai documenti storici. Inizia cronologicamente con lui il tipico personaggio realistico del nuovo giallo italiano, inciso sullo sfondo delle vicende politico sociali e del carattere nazionale. Lo si incontra inizialmente in tre inchieste in cui si incrociano storia e cronaca nera, a cavallo tra l’ultimo mese di Salò e le elezioni del 1948, anni che lo cambiano, come dovettero cambiare i suoi modelli reali: da fidato poliziotto, a epurato, a reintegrato nei ranghi. Il suo temperamento antiretorico, come non lo ha fatto stare a suo bell’agio sotto il regime, lo impaccia anche alle prime ipocrisie repubblicane. Ma è soprattutto, e rimane, un fedele servitore dello Stato.
In questo libro, Lucarelli fa un salto indietro nel tempo, al luglio del ’43, riportando il suo personaggio in un momento oscuro della storia patria. L’Italia si sveglia una mattina senza più il fascismo e praticamente la mattina dopo con i tedeschi in casa. Proprio nel caos di quei giorni De Luca, in forza alla polizia criminale di Bologna, si trova a indagare su un corpo senza testa. Semplice, perché in fondo si tratta di un omicidio, un lavoro da cane da caccia: chilometri a vuoto, piste da seguire e qualche cazzotto da mettere in conto se ficchi il naso dove non dovresti. Complicato, perché la vicenda assume presto risvolti politici che, date le circostanze, diventano molto pericolosi. Comunque sia, com’è nella natura di De Luca, il caso va risolto. Sempre. Anche a costo di accettare un compromesso.
Una serata davvero da non perdere, a Villa Manzoni, il 12 novembre, alle ore 21.00. L’ingresso è libero e aperto a tutti.
L’autore
Carlo Lucarelli (Parma, 1960) è autore di romanzi, saggi e sceneggiature. Tra i suoi ultimi libri usciti per Einaudi Stile Libero: Albergo Italia (2014), Il tempo delle iene (2015), Intrigo italiano (2017) e Peccato mortale (2018). Questi ultimi due romanzi hanno segnato il ritorno sulla scena del commissario De Luca, già protagonista di una trilogia (pubblicata in origine da Sellerio e ora da Einaudi Stile Libero) che comprende Carta bianca, L’estate torbida e Via delle Oche. Sempre per Einaudi Stile Libero ha pubblicato il romanzo-inchiesta Navi a perdere (2018). Tra i suoi romanzi ricordiamo Almost Blue, Lupo Mannaro, L’ottava vibrazione, Falange Armata, Il giorno del Lupo, Un giorno dopo l’altro, Guernica e L’isola dell’angelo caduto, tutti pubblicati da Einaudi. Ha scritto di saggistica e di teatro. Alcuni suoi libri sono diventati film e serial tivù. Da molti anni conduce trasmissioni televisive in cui ripercorre celebri casi criminali esaminandone gli aspetti rimasti oscuri.