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Buone pratiche per l’efficienza energetica in ufficio: dal computer alla stampante

da Redazione

Impostando l’opzione di risparmio energetico il consumo di un pc scende del 37%.

PC

 

Un pc acceso per 9 ore al giorno arriva a consumare fino a 175 kWh in un anno. Impostando l’opzione di risparmio energetico il consumo scende del 37%, con un risparmio di anidride carbonica emessa in atmosfera di circa 49 kg. Si stima che oggi vi siano nel mondo 315 milioni di pc obsoleti. Questo equivale a 600 milioni di kg di piombo, 1 milione di kg di cadmio e 200.000 kg di mercurio che possono disperdersi nell’ambiente se non correttamente gestiti. Tra le “Buone pratiche per l’efficienza energetica e la tutela ambientale” firmate dall’Ing. Laura Michetti, Energy Manager di Blutec, c’è una sezione dedicata al mondo delle imprese: piccole ma importanti “attenzioni” per salvaguardare l’ambiente e per “abbattere i costi”. Oltre ai consumi dei pc, la relazione si sofferma anche su altre componentistiche, come ad esempio la stampante che può arrivare a consumare 63 kWh/anno di energia elettrica. Tale valore di consumo corrisponde alle emissioni di 48 Kg/anno di CO2 emessa in ambiente. Scollegando la stampante fuori dall’orario di ufficio, i consumi possono scendere a 48 kWh/anno, con un risparmio di CO2 emessa di circa 12 Kg/anno e di una quantità di polveri sottili paragonabili a quelle emesse da un motore diesel Euro IV in circa 210 km di percorrenza. L’8% del consumo energetico complessivo è dovuto alla fase di stampa, il 49% è “speso” nella fase di stand-by e il 43% in quella di spegnimento (con la spina inserita).

 

PC MENO “ENERGIVORO”


Al fine di ridurre il consumo energetico dovuto all’utilizzo di un computer bastano pochi e semplici “accorgimenti”.

1 – Impostare la disattivazione del monitor del PC dopo 5 minuti di inattività. Un monitor PC consuma circa 90 Watt, quindi spegnere il monitor anche solo durante l’ora di pausa pranzo;

2 – Attivare la funzione stand-by o da tastiera o dalle impostazioni del sistema operativo durante le pause caffè.

3 – Eliminare qualsiasi “salvaschermo” (screen saver);

4 – Ricordarsi di spegnere il PC nel caso di utilizzo sporadico, o nel caso esso dovesse rimanere inutilizzato per lungo tempo;

5 – Staccare la spina del computer a fine giornata lavorativa. In questo modo è possibile “tagliare” una spesa annua che può variare da 28 euro a 56 euro per ogni singolo PC.

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