Home FixingFixing “Dalla consapevolezza della grave situazione discendano le soluzioni”

“Dalla consapevolezza della grave situazione discendano le soluzioni”

da Redazione

ANIS ha incontrato partiti e movimenti politici per conoscere i loro programmi e condividere le priorità: sistema bancario, Bilancio dello Stato, riforma pensioni, IVA, rapporti con Italia ed Europa.

ANIS incontro partiti

 

di Daniele Bartolucci

 

“Dalla piena consapevolezza della grave situazione che stiamo vivendo si costruiscano un piano strategico e adeguate soluzioni per tutto il sistema”. È questo lo stimolo che ANIS ha voluto dare ai partiti e movimenti che si presenteranno alle prossime elezioni dell’8 dicembre. Su invito dell’Associazione, infatti, si sono svolti martedì scorso gli incontri con i rappresentanti delle forze politiche, per confrontarsi sulle soluzioni alle principali criticità del sistema e presentare le loro proposte programmatiche. L’iniziativa, ideata dal Consiglio Direttivo, conferma quindi il ruolo attivo e propositivo che ANIS ha sempre avuto nei confronti della politica e delle Istituzioni sammarinesi, a maggior ragione in questa fase di elaborazione dei programmi elettorali, dove si dovranno concretizzare le diverse idee dei singoli partiti o delle coalizioni.

Da una parte dunque le priorità (dal Bilancio dello Stato al sistema bancario, fino alle principali riforme, come quella delle pensioni o il passaggio ad un sistema IVA per le imposte indirette) a cui vanno affiancate nuove e incisive politiche per lo sviluppo. A tal proposito ANIS ha ribadito la necessità di un metodo di lavoro diverso, che riconduca le principali tematiche a una cabina di regia, e da essa vengano poi indirizzati i vari interventi. È fondamentale che vi partecipino tutte le parti sociali e ci sia un confronto reale a partire dalla condivisione dei dati. E su questi aspetti è stato chiesto ai singoli partiti di assumere una posizione certa e netta. Nell’occasione i vertici ANIS hanno presentato anche le principali istanze degli imprenditori e delle imprese, chiedendo di condividere la propria visione sistemica e quindi l’urgenza di un Piano Strategico, dove tutte le parti debbano concorrere allo sviluppo, unica leva in grado di sostenere tutto il resto, a partire dallo Stato e quindi il welfare che esso garantisce. Molto spazio, però, è stato lasciato all’illustrazione dei programmi elettorali e dei principali progetti che partiti e movimenti hanno ideato per il futuro del Paese, che ANIS vuole conoscere e approfondire, per poterli condividere e apportare, come sempre, il proprio contributo di idee, esperienza e di collegamento con l’economia reale, che le proprie imprese associate rappresentano.

 

“CONSAPEVOLEZZA E SCELTE IMPOPOLARI”


“Ringraziamo tutti i partecipanti per la disponibilità dimostrata e per lo spirito costruttivo con cui si sono confrontati con noi”, commenta la Presidente ANIS, Neni Rossini, “soprattutto sulle principali criticità, ormai ampiamente note. Proprio su questo aspetto abbiamo voluto focalizzare l’attenzione, portando a supporto i dati economici ufficiali e le analisi tecniche del nostro Osservatorio, auspicando che dalla piena consapevolezza della grave situazione che stiamo vivendo si costruiscano un piano strategico e adeguate soluzioni per tutto il sistema”. I vertici ANIS hanno quindi illustrato e consegnato a tutti gli intervenuti un documento contenente alcuni dati significativi: come rendicontato nelle analisi dell’Osservatorio, il comparto manifatturiero continua a essere il principale traino dell’economia sammarinese, con un contributo pari al 31,01% del Prodotto Interno Lordo. È quello che ha creato e crea il maggior numero di posti di lavoro. Contribuisce maggiormente all’interscambio con l’estero, rappresentando il 61,1% delle esportazioni totali e il 50,4% delle importazioni totali. Senza dimenticare che l’imposta IGR versata dalle sole aziende del campione ANIS analizzato (205 società) rappresentava il 50,28% dell’IGR complessiva. Da queste considerazioni, ANIS ha poi individuato e inserito nel documento le priorità per il Paese e i principali interventi per lo sviluppo emersi dal confronto interno con gli Associati.

 

LE SEI PRIORITÀ DEL SISTEMA PAESE


“Tra i molteplici temi, emergono con forza alcune priorità sulle quali confidiamo che tutti condividano l’urgenza di intervenire, per evitare che la situazione peggiori ulteriormente, pur consapevoli della complessità e della difficoltà per la politica di affrontare scelte spesso impopolari e tuttavia necessarie”. Nel documento consegnato ai partiti, ANIS ha sintetizzato (anche graficamente con una “piramide delle priorità”) gli interventi prioritari: ristrutturazione e rilancio del settore bancario e finanziario, sia perché l’attuale difficoltà di alcuni istituti ricade anche sul Bilancio dello Stato, sia perché l’accesso al credito è fondamentale per lo sviluppo delle imprese e anche per la crescita del Paese; riforma delle imposte indirette e introduzione del sistema IVA, che costituirebbe una leva ulteriore al risanamento delle casse dello Stato, oltre a rappresentare un passo in avanti per l’interscambio commerciale con l’estero, in particolare il mercato europeo; riforma delle pensioni, il cui attuale sistema – come le imposte indirette e le banche – ha riflessi negativi sul Bilancio dello Stato, oltre a rappresentare un rischio per il futuro di migliaia di lavoratori; messa in sicurezza del Bilancio dello Stato (anche con gli interventi appena elencati), avviando una seria ed efficace azione di spending review; rapporti con l’Italia, che vanno rilanciati (anche per evitare “errori” come il caso delle targhe estere); Accordo di Associazione con l’Unione Europea, trattando sui singoli aspetti perché siano realmente favorevoli allo sviluppo di San Marino senza appesantirne burocrazia e senza creare eccessivi oneri.

 

GLI INTERVENTI PER LO SVILUPPO ECONOMICO

 

“Non dimentichiamo tutti gli altri provvedimenti”, commenta la Presidente Rossini, “anch’essi indifferibili, per ridare competitività al sistema economico sammarinese in un mondo globalizzato che ha regole e dinamiche a cui le nostre imprese devono allinearsi. Ed è ovvio che in questo contesto le relazioni internazionali diventino ancora più importanti, a iniziare dai rapporti con l’Italia e con l’Unione Europea, che vanno assolutamente rilanciati”. Il Segretario Generale William Vagnini ha illustrato diversi interventi necessari, “alcuni più complessi, altri meno ma ugualmente fondamentali, come la fatturazione elettronica. C’è già un accordo a livello politico con l’Italia, resta da formalizzare l’aspetto tecnico e auspichiamo che il prossimo Governo prosegua su questa strada per permettere alle imprese sammarinesi di interfacciarsi al meglio con i loro fornitori e clienti italiani. Non possiamo permetterci di non concludere questo passaggio”. Tra gli altri toccati durante gli incontri si possono citare la semplificazione burocratica e digitalizzazione dei documenti, la promozione del sistema San Marino volta ad attrarre importanti imprese in settori ad alto valore aggiunto, ma anche piani di sviluppo per il settore sanitario e per il settore turistico. E soprattutto il Piano Regolatore Generale, di cui le imprese (in particolare quelle del comparto edile, che necessitano finalmente di un progetto di rilancio del settore) ma anche tutte le altri componenti della società sammarinese attendono notizie. Senza dimenticare l’annosa questione delle autonomie, in particolare quella energetica (acqua, energia, gas), ma anche quella dello smaltimento dei rifiuti, che sta diventando una nuova emergenza per le imprese sammarinesi.

 

IL QUESTIONARIO


“È stato solo un primo incontro, a cui ne seguiranno altri”, ha annunciato la Presidente Rossini, “probabilmente per approfondire temi più specifici, una volta che avremo condiviso quanto emerso con gli Associati. A tal proposito, abbiamo proposto un questionario a risposta chiusa – Sì o No – su alcune delle tematiche che interessano maggiormente gli imprenditori”.

“Premesso che le risposte saranno condivise solo all’interno dell’Associazione, si tratta di uno strumento forse nuovo nelle dinamiche pre-elettorali, che servirà a fare maggiore chiarezza, dando modo agli stessi partiti e movimenti di definire la propria posizione su determinati interventi”.

Ecco le 27 domande più una 28esima “aperta” sulle azioni da mettere in campo per ridurre il debito pubblico, su cui i partiti potranno esprimere la propria posizione favorevole o contraria.


Imposte indirette

1) Introduzione del sistema IVA dal 1° gennaio 2021.


Pensioni

2) Riforma delle pensioni entro il 30 giugno 2020.

3) Innalzamento del tetto pensionistico.

4) Innalzamento della quota della pensione di anzianità da 100 a 103.

5) Aumento della contribuzione, senza innalzare il costo del lavoro, attraverso l’utilizzo graduale dell’indennità di anzianità.

6) Trasferimento al fondo pensioni di una quota percentuale oggi destinata alle gestioni assegni familiari e indennità economica attualmente in attivo.

7) Innalzamento della soglia di deducibilità dei contributi versati per il terzo pilastro.


Sistema bancario

8) Definizione del progetto Npl per introdurre misure atte a semplificare e agevolare il recupero dei crediti non performing.

9) Apertura verso il mercato esterno attraverso il Memorandum d’Intesa con Banca d’Italia.


Spending review

10) Significativa riduzione graduale della spesa corrente (almeno dall’attuale 88% al 70% in 3 anni).

11) Ridimensionamento e razionalizzazione della Cassa di Risparmio

12) Trasformazione di BNS Banca Nazionale Sammarinese in società di gestione Npl.

13) Liquidazione di BNS.

14) Rivalutazione di attribuzioni e compiti di Banca Centrale.

15) Riposizionamento strategico delle Aziende Autonome di Stato in maniera funzionale alla competitività del sistema paese.

16) Centralizzazione degli acquisti stazioni appaltanti (ISS, Aziende Autonome, ecc.).

17) Rinegoziazione del Contratto di Lavoro del Pubblico Impiego e del Settore Pubblico Allargato con l’obiettivo di parificare il trattamento normativo ed economico del personale pubblico a quello dei dipendenti del settore privato (orari, permessi, ecc.)

18) Riduzione di due festività come già previsto nel relativo Odg del 2012


Italia

19) Istituzione di un organismo di coordinamento tecnico-politico per affrontare in maniera organica tutti gli aspetti convenzionali esistenti con l’Italia.


Unione Europea

20) Accordo di associazione all’Unione Europea.

21) Formalizzare un tavolo di lavoro al quale partecipino anche le parti sociali e dotarlo di tutti gli strumenti tecnici utili al suo funzionamento.


Azioni per lo sviluppo

22) Attrazione di imprese leader in settori ad alto valore aggiunto.

23) Progetto di rilancio del settore edile.

24) Definizione e condivisione nuovo PRG per ottimizzare l’utilizzo del territorio.

25) Fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2020.


Smaltimento rifiuti

26) Nuove convenzioni con altre Regioni.

27) Realizzazione di un progetto interno per recupero/smaltimento al fine di conseguire la più ampia autonomia.


Debito pubblico

28) Principali linee di azione per far fronte all’indebitamento del bilancio dello Stato (in questo caso, viene richiesto di ipotizzare le linee di azione).

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