Home FixingFixing Repubblica di San Marino, “Allapari”: per vincere la violenza sulle donne

Repubblica di San Marino, “Allapari”: per vincere la violenza sulle donne

da Redazione

La seconda edizione del corso di autodifesa voluto da Cassa di Risparmio. I duri allenamenti di Giacomo Bologna, le parole di alcune partecipanti.

Carisp alla pari gruppo

 

di Alessandro Carli

 

L’educazione culturale al rispetto per le donne andrebbe fatta a monte, magari coinvolgendo anche chi, purtroppo, si rende “protagonista” delle violenze. In attesa che questa forma mentis di civiltà trovi terreno fertile, Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino ha promosso – in sinergia con la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, la Segreteria di Stato per la Sanità, il Corpo della Gendarmeria, l’Authority e la Commissione per le Pari Opportunità della Repubblica di San Marino – la seconda edizione di “Allapari”, il corso gratuito di autodifesa femminile.

Corsa, flessioni, schiaffi al “colpitore a mano”, avambraccio che ripara la testa. A lezione Giacomo Bologna (istruttore accreditato Krav Maga e dipendente del corpo gendarmeria) spiega, corregge gli errori di impostazione perché “non sai mai come l’aggressore ti colpirà, se con un pugno, un colpo con le gambe, una stretta al collo”.

Le prepara così, Giacomo. Calcio all’altezza del bacino, braccia interne per liberarsi dalla presa, aggancio e ginocchiata. “Non mi appoggio ma attacco” dice alle corsiste. “Calcio e torno indietro”. A fine lezione sono stanche ma soddisfatte. Stanche perché le lezioni sono “dure”, com’è giusto che sia. Soddisfatte perché hanno appreso, se non una formazione completa, perlomeno un primo “abbecedario” per sapere come rispondere in caso di aggressione. “Allapari” non è solo un corso “fisico”: serve per aumentare l’autocontrollo e per gestire lo stress legato alle diverse situazioni, dalla molestia verbale al contatto fisico.

 

LE LORO PAROLE

 

La prima a raccontarsi è Terzina Fattori, 66 anni. “Ho deciso di partecipare a questo corso perché, in una società spesso maschilista, servirebbe un cambiamento socio-culturale. Io sono battagliera per natura: nella mia vita ho attraversato molte cose, anche legate alla salute ma non solo. Mi sono laureata a Urbino in ‘Sociologia’, lavoravo e studiavo con un figlio piccolo. ‘Allapari’ l’ho trovato utile. Pensavo comunque che fosse più faticoso”.

Di tutt’altro parere è invece Margarete Jenewein, 47 anni. “Per me , sinceramente, le lezioni sono fisicamente impegnative. Giacomo ha un linguaggio chiaro e diretto e ci corregge quando sbagliamo. Io avevo paura di dare colpi ‘non troppo leggeri’ e invece ci ha spiegato che serve forza. Spero non mi servano mai i suoi insegnamenti, di certo da questo corso esco più preparata, anche perché ci vuole sempre molta, molta attenzione”.

Luana Cesarini ha 24 anni. Si avvicina: è stanca ma sorride. “Queste lezioni sono molto istruttive: nella vita bisogna imparare a difendersi. Per me è abbastanza faticoso perché non sono abituata. Mi è piaciuto e in futuro non escludo di approfondire l’argomento”.

“Ho seguito questo corso per migliorare l’autocontrollo – racconta Isabella Pelliccioni, 51 anni -. Sono soddisfatta per la serietà dell’istruttore: abbiamo la consapevolezza di saperci difendere in caso di aggressione”.

Maria Katia Savoretti (49 anni) si è iscritta “per curiosità. Sono molto contenta: abbiamo imparato una serie di tecniche di autodifesa. Certo, non è semplice: un conto sono le simulazioni in palestra, un altro quello che potrebbe accadere fuori. Ad oggi comunque siamo tutte un po’ più preparate”.

Maria Luisa Gennari (54 anni), dopo aver evidenziato “la trasversalità dell’età delle partecipanti” (dai 20 o poco più ai 60 anni) spiega che “sapere come difendersi fa la differenza. Il corso è impegnativo e concentrato e è davvero utile a capire e ‘leggere’ le situazioni che potrebbero accadere nella quotidianità”.

 

IL PRESIDENTE JOHN MAZZA

 

“Dopo il successo della prima edizione, con un impegno rinnovato a favore della collettività, Cassa di Risparmio insieme alle istituzioni sammarinesi, ha dato il via alla II° edizione del progetto di autodifesa personale ‘Allapari’ – spiega John Mazza, Presidente di Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino -. Il corso formativo nasce dalla volontà comune di affrontare concretamente il tema della sicurezza personale femminile, sostenendo e proponendo attività che possano migliorare la percezione e le conoscenze in materia di difesa personale. La difesa al femminile va infatti concepita come una vera e propria educazione alla sicurezza, con grande rilevanza alla prevenzione dei rischi e all’impatto psicologico che una violenza può generare. Il progetto dimostra la profonda attenzione di Cassa di Risparmio nei confronti di tematiche connesse alla sensibilizzazione del senso civico e la numerosa platea femminile che ha aderito al progetto, il ruolo attivo delle istituzioni coinvolte, hanno confermato nuovamente l’importanza e l’utilità di ‘Allapari'”.

 

TUTTI I NOMI DELLE PARTECIPANTI

 

Il Progetto “Allapari” coinvolge professionisti di spessore nella difesa personale e nelle materie ad essa ricollegabili e si prefigge, attraverso lezioni teoriche e pratiche – che sono partite il 2 ottobre e che termineranno il 6 novembre – di offrire alle donne una nuova e più completa valutazione dell’ambiente esterno, attivando comportamenti più funzionali ed efficaci, sviluppando capacità di valutazione pre e post evento, con l’ausilio di strumenti tecnico-pratici utili a ridurre i danni correlati ad un’eventuale aggressione.

Alla seconda edizione di “Allapari” partecipano: Antunovic Tanja, Bernabini Milena, Billi Rosy, Camporesi Fulvia, Ceccoli Carlotta, Cesarini Gemma, Cesarini Luana, Fattori Terzina, Felici Susanna, Gennari Maria Luisa, Giardi Katia, Jenewein Margarete, La Porta Cinzia, Malinovski Tatiana, Mancini Giada, Massari Marta, Munoz Guerrero Xiomara, Pedini Cecilia, Pedini Marina, Pelliccioni Isabella, Ricci Alessandra, Righi Flaviana, Savoretti Maria Katia, Selva Anna Viola, Suzzi Valli Elena, Tsingos Ecaterini.

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