Home categorieCultura Blu Morciano, teatri e persone: il programma della stagione 2019-2020

Blu Morciano, teatri e persone: il programma della stagione 2019-2020

da Redazione

Sabato 26 ottobre Enzo Iacchetti apre la rassegna con una sorta di intervista-live-performance.

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di Teresio Troll

 

MORCIANO (RN) – Mariaelena Forti è per me come un personaggio di Verne; mi muove l’attenzione sempre verso nuove e difficili avventure.

Ieri, nuovo orizzonte e nuova terra da esplorare, Morciano di Romagna si aggiunge con uno spazio teatrale ai tanti comuni, piccoli e grandi che, con maggiore e minore fortuna, portano avanti la proposta di un cartellone/spazio/coinvolgimento teatrale o comunque legato allo spettacolo.

La sfida non è facile ma forse la sete forse la popolarità social di buona parte dei nomi proposti penso sia di buon auspicio.

L’obiettivo, dice aprendo la conferenza stampa il sindaco Giorgio Ciotti, è “trovare una modalità nuova e recuperare lo stare insieme di questo paese. Avvio di una collaborazione con ATER (co-organizzatore di BLU Morciano) che sia più che una stagione teatrale, per fare cultura in maniera professionale”.

Presenti Ilenia Malavasi, presidentessa, e Pasquale Vita di ATER associazione che vanta un numero di oltre 30 teatri fondatori, con una mirabile longevità di circa 50 anni di attività.

Il titolo ‘BLU’ dato alla rassegna è motivato da due ragioni: il blu è il colore della calma (non saprei, odio il blue-ray e dormo benissimo con il Giallo Pantone 120…) ed è uno dei colori fondamentali di Umberto Boccioni la cui famiglia era di quel di Morciano.

Il programma, dicevo, in testa all’articolo, è ricco di facce note al pubblico social/TV. In primis, sabato 26 ottobre Enzo Iacchetti che apre la rassegna con una sorta di intervista-live-performance e Ivano Marescotti, Romagna IGT-DOCG che la chiude insieme all’orchestra Liscio IGT DOCG Mirko Casadei. Interessanti: Matthias Martelli (nella foto) a ripetere, bella sfida, il ruolo e la parte (dove di grotteschi fallimenti troppi se ne vedono…) di Dario Fo in “Mistero buffo” nel 50° anno dalla prima rappresentazione; “Angeli” il 19 dicembre, dove si porta avanti, come lo scorso anno, grazie al Protocollo di Intesa “Teatro e salute mentale” la proposta di uno degli appuntamenti ad un laboratorio ‘di guarigione’ con pazienti ed educatori psicoterapeuti (gli uni e gli altri) insieme in scena.

Tutto, come precisa Gabellini di ‘Il NidoFormica’ (rassegna per scuole e famiglie confermata anche quest’anno), all’interno di un capannone, la struttura fieristica, perché si faccia teatro in ogni luogo di questo paese in cui ogni azione possa essere occasione di ‘stare insieme’ e non essere i pendolari dell’informazione e della cultura.

Una nota di plauso sempre di buon augurio: “Falsariga”, la location e messa in scena della presentazione, e il tocco dello chef Andrea.

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