Home FixingEditoriali Editoriale: San Marino, un Tavolo Istituzionale senza strumenti né vincoli

Editoriale: San Marino, un Tavolo Istituzionale senza strumenti né vincoli

da Redazione

Perché, ci si chiede, quando il Governo aveva i pieni poteri – e parliamo della scorsa primavera – non l’ha fatto e ora che è “decaduto” lo ha lanciato?

 

di Alessandro Carli

 

Se dovesse venire presa una decisione all’interno del Tavolo Istituzionale, non c’è il Parlamento che possa legiferare e sarebbe tutto rimandato ai prossimi mesi, quando si sarà insediato un nuovo Governo. Il quale, però, potrebbe rimettere in gioco tutto quanto.

C’è più di una perplessità attorno a questo Tavolo che, seppur condividendone il principio (anzi, abbiamo lanciato probabilmente per primi l’idea in tempi non sospetti), è partito con i tempi sbagliati. Perché, ci si chiede, quando il Governo aveva i pieni poteri – e parliamo della scorsa primavera – non l’ha fatto e ora che è “decaduto” lo ha lanciato?

Il Tavolo Istituzionale ha, lo ripetiamo, alcuni aspetti positivi – tutti coloro che vi siedono hanno lo stesso “peso” e quindi quello che ne uscirà è stato concordato e discusso da tutti gli attori – ma ha anche un limite oggettivo: ogni intervento approvato non è detto che abbia un futuro. Per questo nelle regole di ingaggio (che non può scriverle la politica e poi, a posteriori, chiamare le parti sociali a rispettarle) ci dovrebbe essere anche un vincolo formale. Un “impegno” sia per chi vincerà sia per chi perderà: tutti dovranno portare avanti quanto deciso al Tavolo.

L’unico spazio di azione, dove si può intervenire veramente perché ci sarà una Legge da approvare, è sul Bilancio previsionale per il 2020. Sarebbe opportuno ad esempio capire se c’è il modo per contenere il disavanzo, che è pesante, quali leve si possono muovere per riequilibrare e mettere in sicurezza i conti.

Vedremo in questi pochi giorni cosa si potrà inserire oltre alla parte “tecnica”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento