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“Le voci dell’anima” o la libertà di essere sempre e comunque controcorrente

da Redazione

Gli spettacoli si svolgeranno nei tre spazi del Teatro degli Atti (Rimini, Via Cairoli 42) dalle 20.30 alle 23.00.

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Si apre il sipario della XVII edizione del festival Le Voci dell’Anima che dal 9 al 13 ottobre porterà al Teatro degli Atti di Rimini espressioni autentiche e di qualità nel nome del teatro e della danza.

“Una creatura ribelle non tace, non resta zitta, non mette la testa giù nascosta nella terra anche se ha paura perché nel vuoto c’è sempre una scommessa, un buio tale e non si sa mai dove si va… ma si va! Con tenacia e pazienza si va! […] Un ribelle è trappola per ogni gioco che rende schiavi, che piega alla routine di una vita torbida, meschina, frigida e pusillanime. […] È vita in pieno! Un ribelle è creatura che resiste ai fantasmi, alle ombre dei mercanti di illusioni.”

Queste le parole di Ilaria Drago a introdurre CREATURE RIBELLI, titolo e tema della XVII edizione diretta come sempre da Maurizio Argàn e Alessandro Carli. Il festival presenta un intenso programma: diaciannove spettacoli, in concorso e ospiti, per cinque serate che si concluderanno con la premiazione della compagnia vincitrice del festival 2019.

Una novità assoluta configura quest’edizione come uno starter interessante per il futuro: due, tre, quattro proposte, studi/spettacoli di forme teatrali di natura diversa (danza e/o teatro) si susseguiranno nella medesima serata nei tre spazi del Teatro degli Atti (Corte degli Agostiniani, Teatro degli Atti, Sala Pamphili). Sarà possibile arrivare a teatro dalle 20.30 in poi e spostarsi da una scena all’altra grazie alla soluzione economica di un solo biglietto (intero 12.00€, ridotto over 65 e studenti 8€) valido per tutti gli eventi della serata.

Con l’intento di agevolare la fruizione e portare a teatro il maggior numero possibile di persone, specialmente neofiti, è inoltre possibile sottoscrivere un abbonamento a tutti gli spettacoli delle 5 serate a soli 35€ (acquistando due abbonamenti il costo si abbassa ulteriormente a 30€).

Oltre agli spettacoli segnaliamo anche l’interessante seminario in programma sabato 12 e domenica 13 ottobre a cura di Ilaria Drago dal titolo CREATURE RIBELLI.

Un seminario aperto a tutti coloro che sono o desiderano entrare nell’esperienza del teatro (o della vita!) con la libertà e l’ardire di chi vuole uscire dalle false credenze e dai cliché per entrare, cavalcare, portare il sogno, il corpo, la voce, la propria poesia nel mondo.

È il coraggio dell’essere prima che del fare o del produrre! È il coraggio di entrare in contatto con la propria autenticità e farne un’azione scenica.

(Costo del seminario 120€. Massimo 12 partecipanti. Per iscrizioni e contatti: info@ilariadrago.it)


IL PROGRAMMA

 

Ogni serata, dalle 20.30 alle 21.00, si aprirà con Animali da palco: le voci di Teresio Massimo Troll ed Elisa Barucchieri, accompagnate dalla chitarra di Laura Michetti e i loro ospiti, interpreteranno le ‘creature ribelli’ della poesia italiana, dialettale e americana spaziando dalla poesia alla canzone di protesta, dagli isolati ai maledetti.

Diversi anche i personaggi ‘ribelli’ e i temi affrontati negli spettacoli teatrali e nelle performance di danza in programma: vite e voci di donne, soprusi antichi e contemporanei, mafie, paure, desideri, passioni, lotte e resistenza.

Prima giornata mercoledì 9 ottobre, al termine di Animali da palco, alle ore 21.00 presso la Corte degli Agostiniani Valentina Cidda (nella foto di Stefano Scheda) presenta “Priscilla” una performance di teatro che parla di una verità che uccide e libera. A condurci con se nel suo viaggio è una morta, più viva che mai, anima intrappolata nella dimensione terrestre perché ha qualcosa da dire, da mostrare, da raccontare e il cielo solo sa quanto i morti possano essere sfrontati, sinceri, appassionati. Priscilla è una voce di donna. Priscilla è una voce umana. Disperatamente umana. Semplicemente umana. Priscilla non chiede il permesso. Entra. Scavalca. Dice. Quello che c’è da dire. Che è niente. Ed è fin troppo.

Segue dalle ore 21.40 in Sala Pamphili il progetto coreografico “Memorie della Terra 500-50-10” della Rete Korto Circuito. Fuori della logica dei circuiti, rompendone gli schemi e affiancando intenti alternativi e/o integrativi (da qui il nome) Korto Circuito, si propone come network nazionale, abbracciando attualmente 5 regioni italiane da sud a nord: Abruzzo, Lazio, Sicilia, Piemonte, Puglia. I 500 anni dalla morte di Leonardo, i 50 anni dal primo allunaggio e i 10 anni dal devastante terremoto dell’Aquila, sono le linee tracciate dalla rete per offrire al pubblico stimolanti momenti di riflessione, condivisone e confronto e, allo stesso tempo, permettere agli artisti il confronto su temi raccolti nel segno della memoria che è alla base della nostra storia e del fare arte.

Si prosegue giovedì 10 ottobre, al termine di Animali da palco, alle ore 21.00 al Teatro degli Atti il Balletto di Sardegna presenta “Lumen me lumen” la ricerca di una possibile equazione che risolva i contrasti che il corpo vive all’interno di sé, un analisi del rapporto tra me-qui e me-lì che si rigenera alla luce di un percorso interiore di abitazione mai fissa dei luoghi. Alle ore 21.30 in Sala Pamphili il Teatro dellarmadio con Fabio Marceddu e Antonello Murgia presenta “Bestie Feroc”i. Lo spettacolo è una “sinfoniamosaico” impostata in quattro movimenti-moduli, per due voci , una chitarra classica e un pianoforte in miniatura. “Bestie Feroci” racconta i nostri tempi col solo uso del patrimonio musicale di tanti decenni. Il gioco è quello di legare, cucire, tagliare, accostare strofe, ritornelli, sigle, per creare un discorso, per raccontare le contraddizioni e la follia, le bestialità e le meraviglie del tempo che viviamo o che crediamo di vivere, in un dialogo ininterrotto tra mondi lontani e diversi.

Chiude la serata al Teatro degli Atti alle 22.30 lo spettacolo teatrale vincitore del festival 2018: “La fanciulla con la cesta” di frutta della compagnia The Ghepards. Uno spettacolo esilarante e irriverente in cui le opere d’arte del Museo di Galleria Borghese prendono vita nel tentavo di ribellarsi al loro destino.

Venerdi 11 ottobre, al termine di Animali da palco, alle ore 21.00 al Teatro degli Atti Marta Lucchini presenta il suo progetto coreografico dal titolo “Gemma. Visioni che si concretano mettendo a nudo con precisione il corpo e la sua anatomia. Gemma si muove da dentro, da sotto pelle, in ascolto di una memoria antica, alla ricerca di un gesto che misuri la vicinanza e la lontananza a se stessa, allo spazio, a chi guarda, al fiore che la accompagna silenzioso.

Segue alle ore 21.45 in Sala Pamphili “Migrazioni Antigone, duo concert” di Ilaria Drago e Stefano Scatozzi. Nel chiuso della grotta dove è stata rinchiusa per avere disobbedito a Creonte che le negava la sepoltura del fratello Polinice, un’Antigone visionaria e potente parlerà di dignità umane negate, di tutti quegli infelici che il potere di una politica indifferente, ostinata e cieca riduce a meri numeri di una statistica, tenuti in scacco da un’economia che consuma e svilisce la vita ammantandola di paura.

Chiude la serata al Teatro degli Atti dalle ore 22.45 lo spettacolo teatrale “Gli ultimi nastri di Marilyn” di Ariateatro/Rautraum/Teatring con Marianna Esposito. Un viaggio all’interno delle ultime 24 ore di Norma Jean Baker ovvero Marilyn Monroe. Il testo prende spunto dai nastri che Marilyn consegnò, poco prima di morire, al suo psichiatra. Un flusso di coscienza ininterrotto dettato alle bobine di un registratore in cui mette a nudo debolezze, amori, pensieri della donna dell’attrice, del mito, del simbolo di perfezione e bellezza. Il ritratto graffiante e sincero di una donna che ogni uomo voleva possedere, ma che nessuno ha mai voluto davvero conoscere.

Si apre il fine settimana sabato 12 ottobre. Al termine di Animali da palco, alle ore 21.00 in Sala Pamphili il Teatro Grimaldello presenta “Fiore ammazzato”. Lo spettacolo, liberamente ispirato da storie di malavita locale tra l’Agronocerino sarnese e l’hinterland vesuviano, è stato scritto da Alfonso Tramontano Guerritore per la regia di Antonio Grimaldi. Una storia di vita e malavita, nata tra i vicoli di un quartiere popolare. Amori rinnegati, gioventù, droga e bastardi. Mentre la voce del popolo continua a bisbigliare quello che tutti già sanno. Alle ore 22.00 al Teatro degli Atti Scena Teatro presenta “Ammazzali” con Carmen Maria Amoroso, Caterina Ianni e Anna Maria Lorena Stimolo. Tre sorelle rinchiuse in una cantina o forse semplicemente in una stanza, giocano ossessivamente ad un gioco allucinante: l’assassinio dei propri genitori. In forma quasi psicodrammatica, assumono i ruoli degli assassini, delle vittime, dei vicini curiosi, della polizia che indaga, dei funzionari del processo, a cui intervengono, in qualità di testimoni, gli stessi genitori uccisi. Un testo dai toni grotteschi con richiami evidenti al teatro dell’assurdo. Alle ore 23.00 Sala Pamphili Tessuto Corporeo e Factory Compagnia Transadriatica presentano un progetto di teatro danza dal titolo “Corri, Dafne!” con Ilaria Carlucci. Sulla riva limacciosa di un fiume, in una notte di luna piena, nasce dal fango una ninfa. Leggera, curiosa, spettinata. È Dafne, che nuota, salta, rotola, si arrampica, respirando al ritmo degli animali del bosco. Intanto, oltre le chiome degli alberi si staglia nel cielo terso la sagoma scintillante di Apollo il iù bello tra tutti gli dei, tanto desiderato quanto sprezzante. Due universi lontani si incontrano per l’intervento dispettoso di un paio d’ali spennacchiate e due frecce malandrine, quelle di Cupido, il bambino eterno, il dio dell’amore.

Domenica 13 ottobre giornata di chiusura del festival. Al termine di Animali da palco, alle ore 21 al Teatro degli Atti la compagnia Teatricomio presenta “Angelus domini” di Francesco Maria Siani, il racconto di Adelina, un’anima perduta, alla deriva, schiacciata dalla memoria. Una vita subita, imprigionata nel ruolo di figlia, di sposa, di madre. Una verità atroce raccontata ad un figlio, una sfida con il destino, una storia di resistenza femminile. Alle ore 22.00 in Sala Pamphili il teatrodanza di Resextensa presenta la figura di “Erodiade”. Madre di Salomè, concubina di Erode Antipa, fratello del suo legittimo marito Filippo, causa di disperazione per molte madri del suo regno. Regina potente, senza scrupoli, sprezzante delle leggi, è lei che per ottenere la morte di Giovanni Battista, Jokanaan, spinge sua figlia a danzare per il suo amante. La notte dopo il banchetto, dopo la danza di Salomè, dopo l’uccisione di Jokanaan, si troverà sola, in un buio che la trafigge, elegante, ornata, pesante. Donna e mostro, innamorata e assassina, regina e donna persa. Alle ore 23.00 al Teatro degli Atti Gennaro Maione e Elena Schisano della Compagnia Koerper “Ego-Sistema”. Una rappresentazione coreografica della svalutazione del corpo ridotto a immagine stilizzata da vendere come un prodotto. Una riflessione sulla necessità di essere amati che oggigiorno sembra possa avvenire solo tramite il raggiungimento di canoni estetici imposti: un naso più piccolo, un seno più grande, pelle più distesa, gambe più lunghe, pancia piatta.

A seguire premiazione della compagnia vincitrice del festival 2019 e premio del pubblico.


TEATRO DEGLI ATTI

 

via Cairoli 42, Rimini

Gli spettacoli (3/4 per sera, con unico biglietto) si svolgeranno nei tre spazi del Teatro degli Atti (Corte degli Agostiniani, Teatro degli Atti, Sala Pamphili)

Orari spettacoli: dalle ore 20.30 alle 23.00.

Biglietti: si potrà accedere agli spettacoli pagando un unico biglietto valido per tutta la serata, entrando a inizio serata o tra uno spettacolo e l’altro

Costi: intero 12.00€; ridotto (studenti e over 65) 8€

Abbonamento a tutti gli spettacoli delle 5 serate: 35€ (con l’acquisto di due abbonamenti il costo di ciascun abbonamento diventa 30€)

Informazioni e prenotazioni

teatrodellacentena@pianoterra.org

333 8870576 – 0541 793824

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