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San Marino, la 9° edizione della “Freedom Drive” – la Marcia Europea per la Libertà

da Redazione

La 9° edizione della “Freedom Drive” – la Marcia Europea per la Libertà dal 1 al 3 ottobre prossimi si svolgerà a Bruxelles.

E’ la più importante manifestazione all’interno del Vecchio Continente promossa da ENIL il Movimento Europeo per la Vita Indipendente a cui aderisce anche l’associazione sammarinese Attiva-Mente.

Ogni due anni dal 2003 (le prime 5 edizioni si sono svolte a Strasburgo), i sostenitori del Movimento e persone con disabilità gravi provenienti dai vari Paesi membri, si incontrano per scambiare esperienze di vita, idee e per promuovere e rivendicare insieme l’esigibilità del modello sociale della Vita Indipendente secondo i principi contenuti nella CRPD. Non solo dunque una marcia simbolica verso l’Europarlamento, ma anche incontri, conferenze, workshop e, soprattutto, interazione con gli Parlamentari europei per promuovere e discutere dei principi, dei diritti e di questioni relative alle libertà fondamentali sanciti nella CRPD e nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (CEDU) https://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf, a cui aderiscono tutti i 47 membri del Consiglio d’Europa.

Un evento di grande rilievo la cui finalità è quella di mantenere alta l’attenzione sui diritti umani, soggettivi, di uguaglianza e cittadinanza e per vedersi riconoscere dignità, giustizia, libertà. Una forma di lotta civile per contrastare la segregazione e l’isolamento, dire stop all’istituzionalizzazione e ai tagli sui servizi primari e all’assistenza.

San Marino non è certo avulso da tutto questo. Anzi. La libertà di poter scegliere circa la propria vita, da parte delle persone e i giovani sammarinesi con disabilità e non autosufficienti dipende ancora dagli altri, la Vita Indipendente e l’Assistente Personale sono tuttora un’illusione, e le altre situazioni emergenziali continuano ad essere rimandate.

Sino a quando a San Marino le persone con disabilità saranno viste solo come un costo, considerate malate, inabili, speciali, ecc. e non saranno nella condizione di poter godere di tutti i diritti civili, economici, sociali e culturali, definizioni quali pari opportunità, equità, partecipazione e libertà, resteranno, per loro, solo pie parole.

 

Attiva-Mente

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