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San Marino in prima linea con l’Italia in favore della dieta mediterranea

da Redazione

Si è svolto ieri a Roma il primo di una serie di eventi promossi da FAO, UNESCO e Governo della Repubblica Italiana in merito alla promozione della dieta mediterranea. San Marino si è espressa in questa sede, a favore dell’iniziativa mirata altresì ad analizzare scientificamente i principi alla base della dieta mediterranea e soprattutto a determinare come essi possano contribuire al conseguimento degli obiettivi tracciati nell’Agenda 2030.

“La produzione, la tutela e la vendita di prodotti locali è per San Marino di importanza fondamentale – ha detto il Segretario di Stato Nicola Renzi – non solo per continuare a garantire la possibilità ai cittadini di adottare abitudini alimentari corrette e sostenibili ma anche per promuovere la nostra immagine all’estero, perché il modo in cui mangiamo è parte integrante anche della nostra cultura e della nostra storia”.

La dieta mediterranea, che l’anno prossimo festeggia i dieci anni di iscrizione al Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco, non è infatti solamente un modello antico, millenario, che ha dato forma nel tempo alle tradizione enogastronomica di moltissimi Paesi dell’area mediterranea, ma anche una risorsa globale di inestimabile valore nell’ottica dello sviluppo sostenibile, in quanto promuove la produzione responsabile e il consumo locale.

“Sono lieta di annunciare che i Paesi della dieta mediterranea all’Unesco – Cipro, Croazia, Grecia, Marocco, Portogallo, Spagna e altri Paesi del Mediterraneo, la Giordania, il Libano, la Tunisia, San Marino e di recente anche l’Egitto – hanno voluto istituire con noi l’alleanza per i principi della dieta mediterranea – ha detto il Segretario Generale del Ministero degli Esteri italiano, Elisabetta Belloni – È un’alleanza aperta, e auspichiamo che altri Paesi possano ritrovarsi nei principi di questo viaggio che iniziamo oggi”.

Ogni iniziativa volta al mantenimento della dieta mediterranea è di vitale importanza, ha enfatizzato poi il Direttore Generale della FAO Generale Qu Dongyu, in un contesto globale che vede le abitudini alimentari cambiare vertiginosamente a favore di un modello di easy-eating promosso da fast-food e supermarket, a causa della crescita demografica, dell’urbanizzazione e delle pressioni economiche.

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