Home FixingFixing Consorzio Terra di San Marino e la vendemmia 2019: davvero una buona annata

Consorzio Terra di San Marino e la vendemmia 2019: davvero una buona annata

da Redazione

L’enologo Michele Margotti: “Siamo molto soddisfatti per la qualità, l’uva è sana e ha maturato regolarmente”.

CTSM Michele Margotti vendemmia

 

“Chi buon graticci appresta; / altri riponsi in testa / gran corba e gran paniere / pien d’uve bianche e nere; / chi pigia e cresce il vino / al ben cerchiato tino”. Sono trascorsi oltre 400 anni da quando Gabriello Chiabrera scrisse il poemetto “Le vendemmie del Parnaso”, eppure sembra di avvertirlo ancora oggi con pienezza quel profumo di grappoli, dolce e inconfondibile, che entra come un respiro nelle narici. È lo stesso che si avverte quando si entra nella cantina del Consorzio Vini di San Marino, la “casa” di chi dedica parte del proprio tempo alla vigna e al nettare di Bacco.

“La vendemmia 2019 è iniziata l’8 agosto – racconta l’enologo Michele Margotti – con il Pinot nero, il Pinot bianco, e lo Chardonnay, le basi degli spumanti Briza, Riserva Titano e Nove, poi è stata la volta del Moscato precoce. In questi giorni stiamo invece raccogliendo il Merlot e la Ribolla. Dal punto di vista della quantità, rispetto al 2018 – un’annata piuttosto abbondante e che si è chiusa con 9.300 tonnellate di raccolta – stimiamo un 20% in meno di uva, con una previsione finale attorno ai 7.500 quintali. Sotto il profilo della qualità invece siamo molto soddisfatti: l’uva è sana e ha maturato regolarmente. La stagione clou – quella estiva – non è stata ‘bollentissima’ come altre del passato: le piogge di maggio hanno creato solo qualche difficoltà iniziale per la gestione della difesa fito-sanitaria, giugno invece è stato un mese caldo ma non troppo e luglio, con qualche temporale, ha permesso di avere le necessarie risorse idriche, indispensabili per una corretta maturazione”.

Nel 2019 la stagione per i 100 soci e i loro 120 ettari di terra coltivata a vigneto è iniziata un po’ in ritardo. “Più o meno di una settimana rispetto allo scorso anno – aggiunge Michele Margotti – che tradotto significa che le uve tardive, il Cabernet e il Montepulciano, verranno raccolte entro la prima settimana di ottobre. Speriamo che settembre ci doni belle giornate così da poter raccogliere e lavorare al meglio” spiega l’enologo del Consorzio Vini di San Marino prima di “entrare” nello “spessore” dei nettari di Bacco del 2019. “Quest’anno i vini rossi non avranno alcol estremo, saranno invece equilibrati, piacevoli e con un ottima bevibilità, i bianchi saranno dotati di un’interessante aromaticità in quanto il caldo non ha ‘scottato’ le uve”.

Dietro a Michele una fila di bottiglie dalle etichette frizzanti e accattivanti. In attesa della fine della raccolta, parliamo un po’ delle novità 2019. “Abbiamo lavorato su più fronti”. Tra le new entry, due catturano l’attenzione. “La prima è ‘L’intruso’, un vino che ha visto l’impegno dell’artista Nicoletta Ceccoli: è stata lei a disegnare l’etichetta. È un rosso ottenuto da uve coltivate in regime di agricoltura biologica e vinificato senza l’aggiunta di solfiti. Il prodotto è piaciuto molto ed è quasi esaurito”. La seconda etichetta invece riporta direttamente agli anni Settanta e Ottanta. “Esatto – afferma Michele -. Si tratta di Lupin III. L’etichetta è nuova ed è arrivata direttamente dal Giappone. Inoltre abbiamo presentato, un’edizione speciale del Brugneto, un’etichetta ad hoc per il ‘Giro d’Italia’ che è passato per la Repubblica di San Marino a maggio”.

“E perché meno ammiri la parola, / guarda il calor del sole che si fa vino, / giunto a l’omor che de la vite cola”. Dante Alighieri, “La Divina Commedia”.

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