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Cesena, teatro Bonci: la stagione 2019-2020 nel segno di “Bye Bye ‘900?”

da Redazione

CESENA – Dopo la pausa estiva, la città torna a rianimarsi e il teatro riprende il suo ciclo naturale, con un nuovo anno di attività che ERT Fondazione propone a Cesena nel suo spazio, il Teatro Bonci. Lo fa iniziando con una festa d’inaugurazione, che riapre simbolicamente le porte su piazza Guidazzi domenica 15 settembre, un invito a ritrovarsi rivolto agli spettatori.

Il titolo scelto per la stagione 2019/ 2020 è “Bye bye 900′?” , che vuole essere un’occasione per riflettere sul presente, interrogandoci su quali strumenti di analisi siamo in grado di ereditare dal secolo scorso e su chi siamo e come cambiamo.

«Come noi, oggi, costruiamo la nostra identità originale, sullo sfondo del paesaggio che ci precede? – scrive il Direttore Claudio Longhi – Che lascito ci ha trasmesso il Novecento? È stato davvero il “secolo breve”, nato quattordici anni dopo la sua genesi e morto undici anni prima di finire, o è un secolo lungo lunghissimo che in forme striscianti e vischiose, impastate di inerzia e di viltà, di smemoratezza e di ignoranza, ancora si ostina, tenacemente, a non lasciarci? E voltandogli le spalle, che futuro ci aspetta? Per noi così restii a fare i conti radicalmente con qualcosa o qualcuno, dunque, fare i conti con noi stessi, oggi, è un po’ fare i conti con il Novecento. Hello and good-bye, si diceva…».

Porre domande, suscitare dubbi, sollevare riflessioni, innescare stimoli è parte stessa del teatro, nel suo essere luogo di incontro e condivisione, per il singolo cittadino e per la comunità.

In coerenza con questa idea di teatro, nonostante la delicata e difficile situazione di sofferenza generale del sistema teatrale italiano, ERT Fondazione, in quanto Teatro Nazionale e Teatro Stabile Regionale, si assume la responsabilità a cui è chiamata: svolgere un servizio pubblico, con la ferma volontà di non venire meno agli impegni presi con le istituzioni, gli spettatori e gli artisti e di portare avanti la sua progettualità, pensata e costruita, giorno per giorno, in tre anni di lavoro.

L’impegno è tanto più significativo se si considera anche la recente decurtazione da parte del MIBAC, a fronte di una conferma della qualità e della dimensione dell’offerta culturale della struttura, riconosciuta dal Ministero stesso – con i suoi 95,85 punti – come il primo Teatro Nazionale del Paese.

«Per un verso su questo taglio», dichiara Longhi, «pesa l’esiguità delle risorse messe a disposizione del sistema teatrale nazionale, insufficienti anche in rapporto alla mole di attività che la logica competitiva ha generato in questi ultimi anni. A questo si associa un meccanismo di assegnazione dei finanziamenti che genera effetti distorsivi proprio rispetto a quel principio di competitività su cui si regge il Decreto di riparto del FUS (ad esempio tagli a fronte di aumenti di punteggio). Confidiamo dunque nel fatto che il Ministro voglia prendere atto di questa situazione, ponendovi al più presto rimedio».

Al fine di dare forza e continuità alla propria progettualità, la Fondazione lancia LovERT una “chiamata” alle aziende, agli imprenditori e ai professionisti, che condividono gli intenti di ERT e scelgono di supportarla per un maggior benessere sociale, culturale, civile ed economico del nostro territorio, storicamente sensibile a questi valori e a quest’idea di sviluppo.

A Cesena vanno in scena da settembre ad aprile 37 diversi titoli, di cui 4 delle 24 nuove produzioni ERT della stagione 2019-2020 e 1 ripresa, per un totale di 68 serate di spettacolo, a cui si aggiungono 8 appuntamenti della rassegna “Libretti Cesenati per Alessandro Bonci”, organizzata in collaborazione con varie realtà strettamente in relazione con la città e il Teatro, per festeggiare il 150° della nascita del tenore cesenate (1870).

La stagione è un racconto firmato da tanti artisti: i maestri del teatro e i nuovi nomi della scena culturale italiana, che abitualmente si muovono fra palcoscenico e cinema, come Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka, Luigi Lo Cascio, Giuseppe Battiston, Ottavia Piccolo, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Sebastiano Lo Monaco, Massimo Popolizio e Maria Paiato, Daniele Russo, Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna; autori e registi che con lo specchio della drammaturgia ci parlano del presente, raccontando i momenti storici di trasformazione e avvento del nuovo, come Carlo Gabardini, Stefano Massini, Ivano Dionigi, Claudio Longhi, Marta Cuscunà, Michele Di Giacomo, Michela Marzano, Massimo Furlan, Laura Sicignano, Andrew Bovell, Lisa Ferlazzo Natoli, Giulia Minoli, Alessandro Gassmann, Serena Sinigaglia; fuoriclasse del divertimento d’autore come Antonio Rezza e Arturo Brachetti; i danzatori classici del Ballet from Russia, quelli contemporanei di Monica Casadei (Artemis Danza) e Aterballetto, gli “acrobati” di Evolution Dance Theater. Al centro del cartellone musicale ci sono gli inediti omaggi a Bach, in dialogo con la musica jazz, di Noa e di Ramin Bahrami con Danilo Rea; un’anima jazz hanno anche i concerti di Omar Sosa con Seckou Keita e Vincent Peirani con il quintetto Living Being. Posto d’onore è riservato all’Orchestra Sinfonica del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor. Nell’ambito del teatro musicale sono ospiti l’Orchestra di Piazza Vittorio e Le voci della Scala.

Per la notte di Capodanno è attesa la magia di Bells and Spells, lo spettacolo ideato e diretto da Victoria Chaplin, interpretato dalla figlia Aurélia Thierrée.

La Societas e il Teatro Valdoca, compagnie che fanno di Cesena una delle capitali del teatro europeo, alla loro città dedicano, per il terzo anno, un progetto comune, “Disgelo dei nomi”, che presenta il lavoro di giovani artisti: Dewey Dell, Scuola di movimento ritmico “Mòra” diretta da Claudia Castellucci e Opera Bianco.

«La presentazione del cartellone del Teatro Bonci è uno degli eventi culturali più attesi dell’anno. Dopo il successo della precedente stagione, viene riproposta alla città un’ampia offerta di eventi in programma. Anche quest’anno, il calendario comprende attività per le scuole, in particolare la stagione del Teatro Ragazzi che, giunta al suo quarantennale, deve il successo a una metodologia unica e alla partecipazione dei suoi utenti, insegnanti e studenti» dichiarano il Sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, e l’Assessore ai Servizi Culturali, Carlo Verona.

Oltre agli spettacoli, fondamentale e irrinunciabile per ERT è “L’altra stagione”: l’universo delle attività che si irradiano sul territorio coinvolgendo le istituzioni cittadine più importanti fino ad alcune realtà simbolo del mondo culturale italiano, per creare un’intensa agenda di incontri ed eventi speciali.

«Il nostro impegno mira – come infatti sostiene il Presidente Giuliano Barbolini – a far sì che la Fondazione si connoti e sia riconosciuta come interlocutore fondamentale nelle pratiche culturali della città e che il Teatro venga sentito come “luogo necessario” alla sua vita civile e sociale, in virtù di un modo di intendere la programmazione che non si esaurisce solo nell’offerta degli spettacoli (assai valida per noi, rimessa però al giudizio di spettatori e critica), ma comprende anche una ricca progettualità di attività, pensate come parte integrante della stagione e realizzate grazie a una capillare rete di collaborazioni con importanti istituzioni cittadine».

Grande novità della stagione, la nuova collaborazione con la maggiore manifestazione dedicata all’editoria, il Salone Internazionale del Libro di Torino, con tre appuntamenti d’eccezione, che caratterizzano le programmazioni di Cesena, Bologna, Modena e che vedranno protagonisti ospiti di rilevanza internazionale e nazionale, in dialogo tra narrativa, giornalismo, cinema e musica.

Continuano le attività svolte in sinergia con alcune delle maggiori istituzioni della città, come la Biblioteca Malatestiana, il Centro Cinema e il Conservatorio Bruno Maderna e con We Reading, Katrièm Associazione e altri ancora.

Nella volontà di creare un rapporto privilegiato con la cittadinanza, nasce inoltre la nuova Compagnia stabile di ERT Fondazione, alla cui cura sono affidate molte attività della stagione, dalle letture a puntate fino alle lezioni spettacolo.

Sul “versante Scuola” proseguono le attività dedicate agli studenti: dalla storica rassegna di Teatro Ragazzi, che ha ormai valicato la 40esima edizione, al Festival Nazionale del Teatro Scolastico “Elisabetta Turroni”, una delle più importanti manifestazioni nell’ambito del teatro prodotto dalle scuole: la 22esima edizione è prevista dal 5 al 9 maggio 2020. Entrambi sono promossi da ERT e Amministrazione Comunale con il sostegno di BPER Banca. E ancora Teatro in classe, le Lezioni spettacolo, i Classroomplay, i corsi Ad Alta voce dedicati anche ai docenti. In coerenza con la mole di lavoro destinata alla formazione, è stato infatti appena rinnovato il Protocollo d’Intesa triennale con l’Ufficio scolastico della Regione Emilia-Romagna per i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro), che conducono gli alunni a vivere il mondo teatrale e le sue dinamiche a diretto contatto con i professionisti del settore.

Alla radio sono dedicati due importanti progetti: Dietro le quinte: il teatro come non lo avete mai sentito, ideato con NetLit, che per il secondo anno porta il teatro negli studi di Radio Città del Capo (programma, realizzato e condotto da Massimiliano Colletti e Chiara Colasanti); e L’ora del vero sentire. Passioni, incontri e scaramanzie dei protagonisti della stagione ERT, quindici appuntamenti curati da Piera Raimondi Cominesi su RadioEmiliaRomagna per scoprire i segreti di chi sale sul palco.

Per la stagione 2019-20 RAI Radio 3 diventa main partner della Fondazione, anche in virtù di una comune progettazione su vari fronti, mentre Teleromagna e Uniradio sono i nuovi media partner della stagione del Teatro Bonci, che si aggiungono alle storiche collaborazioni con Radio Icaro (ora allargata al portale Newsrimini) e Radio Gamma.

Domenica 15 settembre la nuova stagione si presenta alla città: dalle ore 18 ERT apre le porte del Teatro con una festa d’inaugurazione pensata per tutte le età. Due ospiti d’eccezione, Michela Murgia e Marta Cuscunà, letture, improvvisazioni, performance e collegamenti con altri artisti animeranno il Bonci dal tardo pomeriggio (con aperitivo offerto) fino all’inizio (ore 21) del reading di Lino Guanciale “Se un giorno di scuola il teatro… Frammenti di un discorso pedagogico” (organizzato nell’ambito della rassegna del Comune di Cesena Mappe per il ritorno): un appassionato viaggio “sentimentale” attraverso le terre di confine tra scuola e teatro, la narrazione dei tanti modi in cui l’esperienza scolastica e la scoperta del teatro negli anni dell’adolescenza possono intrecciarsi, dando vita a trasformazioni e svolte profonde nella vita delle persone.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. La biglietteria sarà aperta dalle 18 alle 23.30 per l’acquisto degli abbonamenti a posto fisso e anche della formula Speciale Festa, valida soltanto per la serata, che prevede un pacchetto di 5 titoli (dal cartellone di Teatro 8) a soli 60 euro.

Partita il 25 giugno scorso, la campagna abbonamenti riapre martedì 24 settembre e continua fino al 19 ottobre: durante questa seconda parte sarà possibile acquistare le tessere a posto fisso, che garantiscono la poltrona prenotata per tutta la stagione, e gli abbonamenti flessibili, che permettono a ciascun spettatore di costruire il suo personale viaggio attraverso il cartellone.

La prevendita dei biglietti inizia martedì 22 ottobre (eccetto per lo spettacolo “Rigoletto”: dal 19 settembre). Importanti novità sono i servizi “Una biglietteria, tanti teatri” e “Tutti a bordo: si parte” con cui ERT promuove la mobilità del suo pubblico.

La prima iniziativa permette di acquistare a Cesena i biglietti anche per i teatri: Arena del Sole di Bologna, Storchi e delle Passioni di Modena, Fabbri di Vignola e Dadà di Castelfranco Emilia. Agli abbonati del Bonci è riservata una tariffa scontata al 50% per tanti spettacoli in cartellone nei teatri gestiti dalla Fondazione. La seconda novità sono alcune “gite teatrali” nelle altre città, organizzate con navette gratuite: da Cesena sono previste il 6 e il 17 novembre per assistere alla prima nazionale de La valle dell’Eden diretta da Antonio Latella (in allestimento al Bonci fra settembre e ottobre) e il 10 maggio per la prima nazionale di Das Weinen di Christoph Marthaler.

 

GLI SPETTACOLI


Anteprima del cartellone (21 e 22 settembre 2019) è, come da tradizione, l’annuale allestimento del Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena realizzato (in prima assoluta) con gli allievi e i giovani cantanti selezionati attraverso il Concorso nazionale “Primo Palcoscenico”: “Rigoletto”, la prima opera della cosiddetta trilogia verdiana, su libretto di Francesco Maria Piave, trae il soggetto da Le roi s’amuse di Victor Hugo, uno dei portabandiera della “rivoluzione dei sentimenti”, il romanticismo.

Inaugura la stagione teatrale (dal 7 al 10 novembre) “Falstaff e il suo Servo” di Nicola Fano e Antonio Calenda: il testo, diretto da Calenda, racconta le tragicomiche avventure del popolarissimo personaggio shakespeariano – interpretate da una straordinaria coppia di attori, Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka – fino all’epilogo drammatico.

Il 14 novembre un raffinato concerto-reading ripercorre l’avvincente storia dei manoscritti di Vivaldi e di come rischiarono di andare perduti: Luigi Lo Cascio interpreta “L’Affare Vivaldi” di Federico Maria Sardelli (edito da Sellerio, vincitore del premio Comisso 2015 per la narrativa) dialogando con le musiche inedite del giovane musicista, magistralmente eseguite dall’Ensemble barocco Modo Antiquo.

La figura di Wiston Churchill è al centro del testo di Carlo Gabartini “Winston vs Churchill”, affidato alla potente interpretazione di Giuseppe Battiston: lo spettacolo è in programma dal 21 al 24 novembre. Churchill è per certi versi il Novecento, l’Europa, è forse colui che, grazie alle sue scelte politiche, ha salvato l’umanità dall’autodistruzione durante il bellicoso trentennio che va dal 1915 al 1945.

Francesco Piccolo, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo, torna sui palcoscenici italiani accompagnato da Pif, già protagonista del film “Momenti di trascurabile felicità”, scritto a quattro mani dall’autore con Daniele Lucchetti: lo spettacolo “Momenti di trascurabile (in)felicità” arriva a Cesena il 30 novembre.

Dal 5 all’8 dicembre sono attesi Ottavia Piccolo ed Enrico Fink con l’Orchestra Multietnica di Arezzo, che raccolgono la sfida di mettere in scena fra parole e musica un doloroso frammento del nostro tempo: “Occident Express” di Stefano Massini racconta una storia vera, un piccolo pezzo di vita che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino, la terribile corsa per la sopravvivenza di una donna in fuga dall’Iraq.

In scena al Bonci il 14 e 15 dicembre 2019, “Quando la vita ti viene a trovare. Dialogo tra Lucrezio e Seneca” è una nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Cooperativa Le tre corde-Compagnia Vetrano/Randisi e Ravenna Festival, dove ha debuttato il 20 giugno. Scritto dal latinista Ivano Dionigi (l’omonimo libro è edito da Laterza) e affidato all’interpretazione di due artisti di eccezionale sensibilità come Enzo Vetrano e Stefano Randisi, questo dialogo immaginario fra due maestri del pensiero europeo racconta concezioni rivali del mondo: scegliere la politica o l’antipolitica? Adottare le leggi universali o personali? Un confronto attualissimo fra due diverse anime che abitano la cultura occidentale da secoli: ogni volta che ci si schiera per l’uno si è assaliti dal dubbio che la ragione stia con l’altro, perché entrambi hanno scritto di noi e per noi.

Debutta a Modena il 27 novembre ed è attesa al Bonci dal 9 al 12 gennaio 2020 una coproduzione ERT con Teatro di Roma, Fondazione Teatro della Toscana e Lugano Arte e Cultura, il nuovo lavoro di Claudio Longhi, che porta in scena Elias Canetti: quasi trenta interpreti – fra cui Fausto Russo Alesi, Aglaia Pappas e la straordinaria compagine di attori di ERT – per proporre al pubblico italiano il grande autore premio Nobel attraverso una delle sue opere più attuali, “La commedia della vanità”. Scritta nel 1933, La commedia della vanità descrive un mondo grottesco e distopico, dove sono banditi tutti gli specchi. Ma a venir distrutta non è l’autocelebrazione, è l’idea stessa di identità che si costruisce attraverso le immagini. Che cosa rimane? Una babele di voci, che debordando dal palcoscenico a investire la platea, restituisce al pubblico tutta l’urgenza e la profondità – ma anche il divertimento – di questa allegoria, sullo sfondo di una dittatura nascente.

Per un presente che si dibatte tra potere e anarchia, eroi del bene e del male, identità e stratificazione di popoli, Laura Sicignano propone di rileggere il destino tragico di “Antigone”, la diversa, figlia di un incesto, profuga a causa del padre Edipo, sorella di due fratricidi: in cartellone dal 23 al 26 gennaio 2020, la versione da lei diretta, con Sebastiano Lo Monaco e un gruppo di giovani attori, contrappone la pietas dei giovani – che giunge agli estremi del desiderio di morire – e la Ragion di Stato appena stabilita dagli adulti.

Programmati nell’ambito della rassegna di Teatro Ragazzi, il 27 gennaio e il 29 gennaio (al Teatro Verdi) replicano alle ore 21 per gli adulti i lavori di Marta Cuscunà (la giovane ma già pluripremiata artista che ha reinventato il teatro di figura), “È bello vivere liberi!”, e di Michele Di Giacomo, “Vita dei Galilei”. Il primo è un progetto di teatro civile per un’attrice, cinque burattini e un pupazzo, ispirato alla biografia di Ondina Peteani, la prima staffetta partigiana d’Italia deportata ad Auschwitz, e racconta lo straordinario candore di un’adolescente che ha sfidato l’orrore, in un periodo cruciale di quella storia che ancora siamo, in cui tutto sembrava possibile. Il secondo è dedicato alle biografie parallele dei Galilei, padre e figlio: due teorici moderni che hanno sognato una scienza libera dal bavaglio del potere.

Dal 6 al 9 febbraio 2020 si riprende a Cesena “When the Rain Stops Falling (Quando la pioggia finirà)”, la fortunata coproduzione 2019 di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma e Fondazione Teatro Due (con il sostegno di Ambasciata d’Australia e Qantas) diretta da Lisa Ferlazzo Natoli (per cui Camilla Semino Favro è stata premiata come Migliore attrice emergente Le Maschere del Teatro Italiano 2019): disegnato con il meccanismo quasi perfetto di un bomba a orologeria, il testo epico dell’australiano Andrew Bovell è una saga familiare di quattro generazioni che ci porta – muovendosi avanti e indietro nel tempo, dalla Londra del 1959 all’Australia del 2039 – alle soglie di un incredibile diluvio torrenziale dal sapore eccentrico e favoloso della pioggia di rane in “Magnolia” di Paul Thomas Anderson.

Con un’affascinante struttura drammaturgica, dove i diversi fili narrativi, il sovrapporsi fluido delle temporalità e l’incrocio dei destini, testimoniano una corrispondenza così profonda tra le esperienze di ognuno, da suggerire che negli alberi genealogici non vi siano ‘scritti’ solo i nomi dei protagonisti, ma anche i comportamenti, le inclinazioni, i desideri e gli errori.

Prendendo parte a un grande progetto di collaborazione internazionale, ERT Fondazione coproduce con altre 13 realtà europee la nuova creazione di Massimo Furlan, artista di origine italiana nato in Svizzera, che lavora sulla memoria collettiva di un’intera generazione immaginando una parodia del noto format televisivo canoro degli anni ’70 Eurovision: l’obiettivo è reintrodurre il pensiero nel cuore stesso dell’intrattenimento, conducendo una riflessione intorno all’identità dell’Europa e alle questioni cruciali del nostro oggi con un linguaggio squisitamente pop.

Concorso europeo della canzone filosofica, che strizza l’occhio a uno progetto realizzato dal regista nel 2010 per il Festival di Avignone, arriva a Cesena in prima nazionale il 22 e 23 febbraio 2020 (ha debuttato in prima assoluta il 5 settembre al Théâtre Vidy-Lausanne). Il contest chiama in causa 8 paesi del continente con altrettante canzoni commissionate a filosofi e studiosi tra i più autorevoli delle varie nazioni (per l’Italia Michela Marzano, voce importante nei campi della bioetica, della filosofia morale e politica), musicate dalla Haute École de Musique di Losanna e interpretate dal vivo come in un concorso televisivo in diretta, con una giuria locale che valuta e innesca un dibattito.

Il 28 febbraio, al Teatro Comandini, si apre il terzo anno del progetto “Disgelo dei nomi”, di Societas e Teatro Valdoca: in scena Dewey Dell (Agata, Demetrio, Teodora Castellucci e Eugenio Resta) con “Storm Atlas – Live Concert”, una esplosione di suoni, movimenti e luci che catapulta lo spettatore nel cuore di una tempesta. Al termine, dj-set di Black Fanfare. Il progetto prosegue con “Jump!” di Opera Bianco, in prima nazionale il 16 e 17 aprile al Teatro Bonci (con il pubblico sul palcoscenico). Marta Bichisao e Vincenzo Schino tornano a lavorare sulla figura del clown, cara fin dagli esordi al loro potente immaginario di archetipi: il suo incessante cadere e rialzarsi è il motore della danza di tre performer in uno spazio vuoto. Il 17 aprile alle ore 18, nel foyer, gli autori dialogano con Claudio Longhi, direttore di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Mariangela Gualtieri e Cesare Ronconi del Teatro Valdoca, in un incontro pubblico.

In chiusura, il 26 aprile, la Compagnia della Scuola di movimento ritmico “Mòra”, basata a Cesena, diretta da Claudia Castellucci, presenta Fisica dell’aspra comunione, una partitura per sei corpi, un movimento che tende alla continuità, come un unico respiro, ispirato alla vita segreta degli uccelli.

Di società nuove che nascono dall’incontro fra culture è emblema l’Orchestra di Piazza Vittorio, incredibile esperienza di lingue e strumenti da ogni angolo del pianeta, fusi in una musica mai esistita prima: l’8 marzo in Orchestra di Piazza Vittorio all’Opera dodici musicisti e cantanti ripropongono alcune arie popolari tratte da “Il Flauto Magico”, “Don Giovanni”, “Carmen” e da autori come Giuseppe Verdi e Kurt Weill.

Dopo il successo del pasoliniano “Ragazzi di vita”, Massimo Popolizio presenta a Cesena (il 17 e 18 marzo) un testo classico di forte attualità: “Un nemico del popolo” di Henrik Ibsen. Affiancato sul palcoscenico da Maria Paiato, Popolizio indaga i grandi temi della nostra società: dalla corruzione alla responsabilità etica per l’ambiente, dal ruolo dei media alla creazione del consenso nei rapporti fra massa e potere.

Prosegue nelle varie regioni italiane il progetto Il Palcoscenico della legalità: per questa stagione Giulia Minoli e Emanuela Giordano mettono in scena Se dicessimo la verità, un altro lavoro per parlare di legalità oggi, un affondo nel mondo della corruzione e una riflessione sul nostro futuro, minacciato dal disimpegno che lascia spazio al potere criminale.

Dal 26 al 29 marzo “Fronte del porto”, uno dei lavori di Alessandro Gassmann nati dall’incrocio tra teatro e cinema, cala la vicenda immaginata dall’americano Budd Schulberg (per il monumentale film di Elias Kazan, interpretato da Marlon Brando) nella nostrana Napoli degli anni ’80, con Daniele Russo protagonista di una storia corale tra caporalato, soprusi e gestione violenta del mercato del lavoro. Enrico Ianniello è traduttore e autore dell’adattamento.

Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna sono gli interpreti principali di “Macbeth”, allestimento in arrivo dal 2 al 5 aprile, che conferma l’inconfondibile impronta artistica di Serena Sinigaglia: adattando il testo con Letizia Russo, la regista rilegge l’opera enigmatica di Shakespeare da una prospettiva nuova e scopre che Macbeth e la Lady non sono due “mostri” ma la fotografia spietata, e purtroppo reale, di un’umanità fragile e smarrita.

In cartellone anche due fuoriclasse del “surreale” a teatro. Una è, in realtà, una coppia artistica, Leone d’oro alla carriera per il Teatro nel 2018: “RezzaMastrella” ovvero Antonio Rezza e Flavia Mastrella, autori di spettacoli divertenti e terribili, anarchici e geniali. Per la prima volta al Teatro Bonci, portano in scena, il 15 e 16 febbraio, 7-14-21-28, spettacolo che è parte di una personale a loro dedicata da ERT fra Bologna, Modena e Cesena. L’altro è Arturo Brachetti, il grande maestro internazionale di quick change: l’11 e il 12 marzo sarà in scena con “Solo”, funambolico viaggio di cui protagonista è il trasformismo, l’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo e qui incanta grandi e piccini, con oltre 60 personaggi.

Per la notte di Capodanno, un appuntamento dedicato a tutta la famiglia: “Bells and Spells”, diretto da Victoria Chaplin e interpretato dalla figlia Aurélia Thierrée, apre il 30 e 31 dicembre 2019 una programmazione di danza in cui trovano spazio stili diversi, dal balletto al physical theater. “Bells and Spells” è un viaggio tra meraviglia e circo: Aurélia Thierrée, leggiadra ed eterea, ci apre le porte della sua immaginazione, venata di poesia e inquietudine, che combina umorismo surreale e magia.

Il 15 gennaio 2020 si rinnova la tradizionale serata dedicata al balletto russo con “Il Lago dei Cigni” interpretato dal Ballet from Russia, compagnia fondata nel 1980 dal coreografo e solista del Bolshoi Stanislav Konstantinovich Vlasov e diretta dall’étoile e insegnante Ekaterina Shalyapina.

Sul fronte dell’operetta, ospite di riguardo è, come di consueto, il Maestro Corrado Abbati che firma l’adattamento e la regia de “Il Pipistrello” di Johann Strauss, in scena il 18 gennaio.

Il 12 febbraio è atteso il ritorno di Monica Casadei che con la Compagnia Artemis Danza presenta “Butterfly”. Colori proibiti, frutto del pluriennale progetto Corpi(n)azione_opera, con cui l’eclettica coreografa emiliana indaga i personaggi e i temi dell’opera lirica attraverso il linguaggio fisico e fortemente emotivo della sua danza. La drammaturgia musicale alterna i brani originali di Puccini e le atmosfere apocalittiche, evocative di antichi rituali, create dal compositore Luca Vianini.

Ospite per la prima volta al Bonci è invece Evolution Dance Theater, fondata a Roma nel 2008 dall’artista americano Anthony Heinl, già membro dei Momix: “The Magic Of Light”, in programma il 14 marzo, raccoglie e reinterpreta alcune delle coreografie più sorprendenti della Compagnia, alchimia perfetta fra danza e illusionismo, atletismo e tecnologia. La luce, vera protagonista dello spettacolo, conduce lo spettatore in un sorprendente viaggio attraverso mondi immaginifici.

Il nuovo spettacolo di Aterballetto arriva a Cesena il 20 marzo: “Dreamers”, questo il titolo di un trittico che raccoglie pièce di diversi autori, conferma l’attenzione dell’ensemble emiliano verso i maestri della coreografia, come l’israeliano Ohad Naharin, direttore artistico della Batsheva Dance Company, e giovani talenti come Philippe Kratz e Rihoko Sato, musa di Saburo Teshigawara.

Nel 270esimo anniversario della morte di Johann Sebastian Bach, il cartellone dei concerti al Teatro Bonci gli rende omaggio con due progetti in cui la “musica sublime” del compositore si apre al dialogo con la canzone e con il jazz. Il 14 febbraio torna a Cesena Noa, cantante di origine yemenita, israeliana e americana che ha affascinato il mondo con la sua presenza magnetica sul palco, uno stile unico, passionale, intelligente e la profonda umanità del suo messaggio. In “Letters to Bach”, lavoro creato con Gil Dor, interpreta 12 brani strumentali del grande musicista con nuovi arrangiamenti e parole originali. Ramin Bahrami, l’interprete di Bach per eccellenza, accetta la sfida di “improvvisare” con un altro straordinario pianista, ricercatissimo dai principali cantautori italiani, Danilo Rea: Bach is in the Air è atteso il 30 gennaio.

Il jazz è l’anima anche dei concerti in programma il 3 e il 22 marzo. Pianista e compositore cubano di fama mondiale, Omar Sosa fonde attraverso questo genere i sound di Caraibi, America Latina e continente africano: in “Transparent Water” duetta con il cantante e maestro di Kora senegalese Seckou Keita. Vincent Peirani è invece uno dei musicisti più versatili della nuova generazione jazz e in questo ambito ha completamente rinnovato il linguaggio della fisarmonica: “Night Walker” è il titolo del suo secondo album con il quintetto Living Being.

Il 19 aprile è la volta di un pianista più decisamente versato al pop, Geoff Westley, che nella sua lunga e brillante carriera è stato anche produttore e arrangiatore di musicisti e cantanti di fama mondiale e ha lavorato con le più importanti orchestre del mondo. Voluto da Claudio Baglioni come Direttore Musicale per la 68° edizione del Festival di Sanremo, è stato riconfermato anche per l’edizione 2019. A marzo 2019 ha pubblicato l’album di piano solo con le sue composizioni originali.

Sul versante della classica, l’Orchestra Sinfonica del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor diretta dal Maestro Simon Krecic con Pavel Berman al violino solista, presenta il 21 gennaio un programma dedicato a Ludwig van Beethoven e Felix Mendelssohn dal suggestivo titolo Tra Classicismo e Romanticismo; il Conservatorio “Bruno Maderna” organizza una Serata Mozart il 6 marzo, con Paolo Chiavacci concertatore e al violino solista, Luisa Prandina all’arpa, Olga Arzilli alla viola e Francesco Fagioli al flauto. Un vero e proprio concerto di musica classica vocale è “Classicheggiando di Italian Harmonists – Le voci della Scala”, un quintetto di grandi interpreti lirici che condividono l’esperienza artistica quotidiana nel teatro più famoso al mondo, ospiti a Cesena il 7 aprile.

 

Informazioni


Teatro A. Bonci, Piazza Guidazzi – Cesena

Biglietteria 0547 355959 fax 0547 355910 info@teatrobonci.it

cesena.emiliaromagnateatro.com

Aperta dal 24 settembre: dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 12.30 e dalle ore 16.30 alle 19.

Vendita abbonamenti: da martedì 24 settembre

Vendita biglietti: da martedì 22 ottobre (eccetto per lo spettacolo Rigoletto: dal 19 settembre).

Biglietteria telefonica 0547 355959

Vendita online abbonamenti e card: cesena.emiliaromagnateatro.com

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